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C’era una volta l’accisa sui carburanti…c’è nuovamente

E siamo di nuovo qui a dare l’allarme per il prezzo di benzina e gasolio che dopo i record storici degli ultimi giorni, apro parentesi vale la pena chiamarli storici se ogni giorno aumentano? Chiusa parentesi, da giovedì primo maggio scatterà un aumento di ben due centesimi al litro. Questo aumento spingerà la benzina è già sopra quota 1,43 euro al litro e il gasolio ben oltre 1,4 euro al litro. Scade infatti mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008.

La misura – dicono gli esperti – potrebbe essere estesa al prossimo trimestre, ma per farlo servono tempi tecnici: almeno una decina di giorni che, dovrebbero coincidere – tra l’altro – con l’avvicendamento tra il governo uscente e quello entrante. Facendo il conto noi italiani dal primo maggio spenderemo oltre 12 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all’anno scorso e una spesa di quasi 7 euro più per un rifornimento completo di benzina di un’auto di medio-alta cilindrata.

Dalla Coldiretti dieci regole per risparmiare e rispettare l’ambiente

Avete notato che tutto ciò che fa bene alla salute e rispetta l’ambiente fa bene anche alle nostre tasche? Ve ne abbiamo già parlato a proposito di mercati locali, gruppi di acquisto solidale e menu a kilometro 0. Vogliamo ribadirlo presentandovi il decalogo “Clima: istruzioni per l’uso” che la Coldiretti ha diffuso in occasione dell’Earth day tenutosi lo scorso 22 aprile a Roma. Si tratta di dieci semplici regole da osservare per tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas a effetto serra di 2mila chilogrammi (CO2 equivalenti) all’anno.

In questo modo ciascuno di noi potrà contribuire in prima persona al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto: e cioè, fermare gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici. Quello che noi vogliamo farvi notare è che osservando questi piccoli accorgimenti potrete anche risparmiare qualcosa sulla spesa e sulla bolletta. Per capire come vediamo uno per uno i consigli di Coldiretti:

– Preferire l’acquisto di prodotti locali che non devono subire lunghi trasporti con mezzi inquinanti;

– Scegliere frutta e verdura di stagione che non consumano energia per la conservazione;

– Ridurre le intermediazioni fino a fare acquisti direttamente dal produttore per evitare passaggi di mano del prodotto che spesso significano inutili trasporti;

– Privilegiare i prodotti sfusi che non consumano imballaggi;

– Acquistare confezioni formato famiglia rispetto a quelle monodose per ridurre il consumo di imballaggi per quantità di cibo consumato;

– Fare acquisti di gruppo (anche in condominio) per ridurre i consumi di energia nei trasporti per fare la spesa;

Risparmiare sulla benzina, i consigli del sole24ore

Come detto più volte il prezzo della benzina ha raggiunto cifre da capogiro e ognuno si affanna in un modo o nell’altro cercando di risparmiare anche l’ultima goccia di benzina. Per far ciò ogni ente, associazione, etc. dà dei consigli che possono essere più o meno validi. Oggi voglio condividere con tutti voi le 10 regole del sole24ore che mi sembrano davvero ottime e attente alle esigenza di chi comunque non vuole andare in giro a 15km/h per risparmiare benzina. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

1 – Non portate mai il motore oltre i 2.000 giri se a gasolio e i 3.000 se a benzina.
2 – Non scendete sotto i 1.500 giri.
3 – In ogni caso, ricordate che i consumi salgono rapidamente se si fa girare il motore oltre i 2/3 del regime massimo.
4 – Se vi serve guadagnare velocità con una certa rapidità, dovete scegliere se tirare le marce basse e premere poco l’acceleratore o passare alle marce alte e schiacciare molto. Se potete, è preferibile la seconda opzione..
5 – Se siete a un semaforo di cui sapete che ha tempi d’attesa lunghi, spegnete il motore.

Ecco 7 regole per risparmiare sulla benzina

Il prezzo della benzina come detto più volte è in forte crescita, infatti oggi per un litro di verde occorre 1,41 euro, e nessun marchio fa eccezione. Tutti hanno rivisto al rialzo i listini del carburante: Api, Erg, Ip e Total, che si posizionano così su livelli record di 1,412-1,413 euro al litro. Per un pieno di benzina di un’auto di media cilindrata ci vogliono quasi 71 euro.

Di poco inferiore – circa 70 euro – un pieno di diesel, visto che il gasolio resta sui massimi e sfiora quota 1,40. E visto che tra il 25 aprile e il primo maggio circa 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio, in prevalenza con la propria automobile, l’ Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) ci da 7 regole per evitare di spendere molto alla voce Benzina. In attesa, dice l’ Associazione, che il Governo diminuisca la tassazione, responsabile per il 66% del prezzo. Questi i consigli del Aduc:

180 e 324 euro in più all’anno rispettivamente per benzina e gasolio

Come detto più volte il prezzo della benzina aumenta ad un ritmo preoccupante, proprio in questi giorni hanno raggiunto nuovi record, segnando rispettivamente 1,41 per la benzina e 1,39 per il gasolio (Euro al litro). Per questo è stato calcolato che un automobilista che fa in media due pieni al mese, dopo questi rincari, dovrà far fronte ad aumenti mensili di 15 euro per la benzina e di 27 euro per il gasolio.

Se andiamo a considerare un anno queste cifra si trasformano in 180 per la benzina e 324 per il gasolio. Aumenti da capogiro. Ma come si potrebbe fare per ridurre il costo dell’oro nero? Beh innanzitutto bisognerebbe avviare un processo di liberalizzazioni, permettendo ai distributori di comprare direttamente almeno il 50 per cento del carburante che eroga.

Costo del petrolio. 25 Aprile all’insegna del caro-benzina per gli italiani

Il tanto atteso ponte del 25 Aprile si preannuncia piuttosto salato per gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze in macchina. Infatti, visti gli attuali prezzi del carburante (1,402 euro al litro per benzina e 1,389 per il gasolio) si stima un aumento, rispetto allo scorso anno, di 15,6 euro a famiglia per chi ha una macchina a benzina, e uno di ben 36,15 euro per chi invece possiede una macchina diesel. Sono in molti quelli che rischiano così di dovere rinunciare a qualche giorno di meritato riposo.

Per questo motivo il Codacons ha già rivolto un appello al nuovo governo perchè prenda dei provvedimenti immediati a tutela delle famiglie e dei consumatori. L’aumento continuo del costo del carburante comporterà infatti una vera e propria stangata pari a 500-600 euro l’anno a famiglia dovuta non solo alle maggiori spese per il rifornimento dell’automobile, ma anche alle ricadute, a dir poco negative, del fenomeno sulle tariffe di luce, gas e sul prezzo dei beni alimentari.

Corre ancora l’inflazione, raggiunti nuovi record

Ed eccoci qui come al solito con il nostro bollettino sull’inflazione mensile, si conferma la tendenza degli ultimi mesi, infatti corrono i beni di consumo. Lo scorso mese l’inflazione è salita al 3,3 per cento, dal 2,8 di febbraio. Almeno questi sono i dati che annuncia l’Istat, si tratta di una stima provvisoria, ma sicuramente si tratterà di quella finale.

È il dato più alto da settembre 1996, quando il carovita marciò al ritmo del 3,4 per cento. Quanto ai prodotti acquistati con maggior frequenza, alimentari, carburanti e spese per la casa, l’Istat registra un’inflazione tendenziale in crescita al 5,2 per cento, contro il +5 per cento di febbraio. La variazione al netto dei prodotti energetici è stata del +2,8 per cento, contro il +2,4 per cento di febbraio. L’indice armonizzato registra una variazione congiunturale pari a +1,6 per cento e tendenziale del +3,6 per cento.

Il caro-benzina colpisce ancora

Brutte notizie per tutti gli automobilisti, negli ultimi giorni approfittando del fatto che tutta l’attenzione del opinione pubblica era focalizzata sulle elezioni, le compagnie petrolifere hanno deciso di aumentare i prezzi di Verde e Gasolio. Rispetto al 9 aprile, quanto c’è stata una prima, generalizzata raffica di aumenti, i rincari sono stati tra i 5 e 9 millesimi di euro al litro per la verde e tra i 3 e i 7 millesimi per il gasolio.

Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il gasolio tra 1,8 e 2 centesimi al litro. Per Federconsumatori “non è più possibile tollerare una situazione del genere”. “Chiediamo che il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante dei prezzi intervengano urgentemente – sostiene l’associazione – per verificare, come noi sosteniamo da tempo, l’esistenza di speculazioni nella filiera”.

Indagine dell’Autorità sul costo del GPL in bombole

Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».

Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.

Evitare gli sprechi e risparmiare sulla spesa riutilizzando gli avanzi del cibo

Capita molto spesso alla fine di un pranzo o di una cena in compagnia di amici e parenti di accorgersi di aver acquistato troppo pane o di aver cucinato troppa pasta. A volte poi, presi dal timore che il cibo non sia abbastanza, prepariamo diverse porzioni di secondo più del necessario. Spesso vorremmo riutilizzare il cibo avanzato ma non sapendo come fare ci arrendiamo buttandone via, seppure a malincuore e dopo mille indugi, la gran parte. Eppure gli avanzi, soprattutto di pane e pasta, possono essere riutilizzati in moltissimi modi, anche per realizzare pietanze gustose e originali. Si tratta di ricette facili e veloci da preparare, che se da un lato ci permettono di variare il menu giornaliero, dall’altro ci consentono di ridurre il budget destinato alla spesa alimentare. Vediamo quindi come è possibile evitare che una risorsa preziosa come il cibo si trasformi immediatamente in rifiuto anche quando in realtà è ancora ottimo da consumare a tavola.

Cominciamo dal pane: se non vogliamo, o non possiamo, riutilizzarlo subito ma desideriamo gustarlo ancora fragrante possiamo congelarlo intero e tirarlo fuori dal frezeer un’ora prima di metterci a tavola scaldandolo poi nel forno tradizionale possibilmente ventilato. Allo stesso modo, possiamo congelarlo già tagliato a fette, soprattutto il classico sfilatino, per poi fare delle deliziose bruschette. Tagliando via le parti eventualmente già spezzate possiamo grattuggiarlo e utilizzarlo come pangrattato per panare cotolette, mozzarelline e così via, mentre ammorbidito in acqua o latte il pane raffermo può sostituire proprio il pangrattato nella preparazione delle classiche polpettine di carne macinata. Il pane avanzato può essere utilizzato anche come ingrediente di base di gustose ricette come il Condiggione e la Panzanella toscana.

Pulizia del viso fatta in casa. Scrub e Maschere di bellezza casalinghe per una pelle perfetta

Anche se i soldi non bastano più noi donne non rinunciamo certamente a farci belle: un viso curato, una pelle pulita e luminosa sono indispensabili per sentirci sempre a posto, a nostro agio con noi stesse e con gli altri. Ahinoi, purtroppo non sempre possiamo recarci al centro estetico e regalarci una bella maschera di pulizia o un buon peeling e anche acquistare questi prodotti in farmacia o sanitaria può avere dei costi che incidono sulla spesa. Siamo costrette a fare sempre i conti al centesimo e a qualcosa ci tocca rinunciare. Spesso questo qualcosa è la proprio la cura del nostro corpo e del nostro viso, soprattutto se abbiamo marito e figli e il nostro lavoro lo svolgiamo in casa.

Ma come abbiamo già avuto occasione di dirvi, noi donne siamo sempre piene di risorse e non ci lasciamo certamente intimorire dal caro-vita. Per questo motivo sono sempre più numerose quelle di noi che corrono ai ripari preparando in casa da sè alcuni semplici rimedi per la cura del viso: stando bene attente ad eventuali allergie e intolleranze potete farlo anche voi utilizzando, spesso, anche semplicemente gli ingredienti che si trovano comunemente nelle nostre cucine. Ecco di seguito qualche suggerimento per realizzare una bella pulizia del viso fatta in casa.

Dal primo maggio forti sconti per i prodotti tipici della spesa italiana

Buone notizie per tutti i consumatori che giornalmente andando a fare la spesa devono fare i conti (parola azzeccatissima) con il caro-prezzi, che da qualche anno travolge tutta l’Italia. Infatti la grande distribuzione lancerà una serie di sconti e promozioni contro il caro prezzi, con innanzitutto una campagna che dal primo maggio prossimo fino a dicembre porterà sugli scaffali un prodotto fortemente scontato, scelto tra tutti quelli che formano la base per la spesa alimentare degli italiani.

“È un segnale molto positivo ed è una via concreta per contrastare il rialzo dell’inflazione”. Così il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, commenta il piano di promozioni. “La grande distribuzione mostra di adottare gli impegni che abbiamo sempre chiesto durante gli incontri con le filiere produttive e distributive per affrontare il nodo del carovita”, sottolinea Lirosi -. L’iniziativa si aggiunge ad altre già partite sia a livello nazionale che locale, ma in più ha dalla sua la forza dell’ampiezza territoriale, perché toccherà 13mila punti vendita, e del numero dei prodotti coinvolti”.

Risparmiare preparando il pane in casa

E’ universalmente riconosciuto che preparare il pane in casa conviene al nostro portafoglio, è un operazione non molto difficile e che se sappiamo superare i primi ostacoli e fare un po d’esperienza, ci può regalare molte soddisfazioni. Si possono fare innumerevoli tipi di pane anche in casa, dal pane con la farina di frumento a quello integrale a quello al sesamo. Comunque ci sono alcune regole da saper rispettare: la farina di frumento deve costituire metà in peso dei componenti del pane, ad essa si può aggiungere qualsiasi tipologia di farina.
Si possono aggiungere (in proporzione del 10%) anche cereali in seme, come farro, avena, segale, grano saraceno. È possibile anche aggiungere all’impasto, in piccole quantità, cipolle (ottime quelle in pezzettini liofilizzate) e/o porri, melanzane tagliate, olive snocciolate, pezzetti di peperone semi piccante: (sono pani “conditi”, per usi particolari: antipasti, merende, ecc.). Le farine se possibile devono provenire da agricoltura biologica ed essere macinate non troppo tempo prima.

In Italia per l’energia si spendono 516 euro in più a famiglia

In Italia il fabbisogno energetico annuo corrisponde a 198 Mtep mentre il consumo effettivo è di soli 146Mtep con uno spreco di ben 20 miliardi di euro annui. Almeno questo è quanto emerge dal rapporto “100 casi di sprechi nell’energia” pubblicato la scorsa settimana da Confesercenti. Il documento parla di un costo salatissimo per i ritardi, gli sprechi e le inefficienze che accumulandosi provocano uno spreco di almeno 20 miliardi di euro all’anno. Senza cosi tanti sprechi ogni famiglia italiana potrebbe risparmiare ben 516 euro con la successiva riduzione di costi ed imposte.

“Il fabbisogno energetico è di 198 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), mentre il consumo effettivo e di 146 Mtep. Vale a dire che le perdite sono pari a più di un quarto. Basterebbe allora migliorare l’efficienza dei motori elettrici e dell’illuminazione per risparmiare 50 mld di Kwh ed azzerare l’importazione di energia elettrica”, aggiunge Confesercenti. La più sprecona in assoluto e l’illuminazione pubblica, infatti il 95 per cento delle sorgenti luminose utilizzate per l’illuminazione pubblica sono inefficienti, con un conseguente spreco del 45 per cento della luce erogata dai nostri lampioni che non viene utilizzata.