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Curare i talloni screpolati, i 5 rimedi naturali più efficaci e low cost

I talloni screpolati sono brutti da vedere, soprattutto in estate quando il piede è in bella vista. Molto spesso le cause che provocano questo tipo di inestetismo sono da ritrovare nelle temperature rigide, in una dieta particolarmente sbilanciata, in un paio di scarpe sbagliate che ci ostiniamo ad indossare oppure a una non corretta igiene. Come curare i talloni screpolati? Vi elenchiamo i 5 rimedi naturali più efficaci e low cost per coccolare i piedi senza spendere troppi soldi.

Unghie sfaldate, come rafforzarle con olio, limone e burro di karité

Se avete unghie che si sfaldano facilmente è necessario porre rimedio. Anche perché, sorvolando troppo sul problema, la situazione è destinata a peggiorare. Ma se quello che vi frena è l’idea di spendere troppi soldi per smalti rinforzanti, rilassatevi: ci sono moltissimi rimedi economici in alternativa che cureranno le vostre unghie senza farvi spendere troppo.

Consigli per risparmiare usando olio in cucina

 Parliamo oggi di uno dei più importanti condimenti in assoluto: l’olio da cucina, e cerchiamo di capire come è possibile risparmiare sull’olio d’oliva extravergine, che, nonostante il prezzo vari a seconda della qualità, è relativamente caro. Ecco allora alcuni consigli su quando non usarlo (sostituendolo con altro) e su come usarlo.

Recuperare l’olio usato con il progetto Recoil

 Cosa ci rimane dopo una bella frittura di pesce accompagnata da un buon vino bianco e un soffice dessert? Oltre all’odore di frittura che non accenna a scomparire dai nostri abiti, c’è qualcosa di cui dobbiamo disfarci immediatamente, nemico di pentole e padelle nonchè della nostra cucina: l’olio usato. Se state pensando di gettarlo nel lavandino o ancor peggio nel water state commettendo un grosso errore. Smaltire l’olio esausto della frittura, ha un’importanza fondamentale e può fare molto l’ambiente. L’olio gettato nel lavandino va a finire nella fognatura e di certo questa consuetudine non produce effetti positivi per il pianeta in cui viviamo. Tutt’altro.

Acquistare l’olio da parenti o amici, rapporto prezzo qualità

 Acquistare l’olio da parenti o amici, o produrlo é una consuetudine soprattutto delle zone di campagna. Nei paesini del Sud, non sono poche le famiglie che dispongono di un appezzamento di terreno e che si dedicano alla raccolta delle olive. Le olive sono tradizionalmente raccolte (in alcune regioni) battendo i rami con bastoni flessibili, in questo modo le olive cadono su apposite reti che vengono poi raccolte.  Queste olive vengono poi spedite presso gli oleifici che li trasformano nel profumato olio. Chi dispone della adeguata attrezzatura provvede da se. Chi invece non ha un oleificio e nemmeno un pezzo di terreno da dedicare a questa coltivazione, si avvale delle “gentile concessione” di parenti e amici.

Olio extravergine d’oliva sicuro: CDI OEVO, carta d’identità dal CNR di Pisa

 Per definire in modo sicuro e valorizzare l’olio extra vergine di oliva, l’Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio  nazionale delle ricerche di Pisa (Ipcf-Cnr) insieme ad alcuni produttori hanno la Carta di identità per l’olio CDI OEVO.
Il progetto ‘Carta di identità per la valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva’ (CDI OEVO), è uno strumento semplice a disposizione dei produttori e del consumatore a garanzia della tracciabilità del prodotto.

Olio Isio 4, occhio alle proprietà

 L’Olio Isio 4 viene pubblicizzato come un alimento ottimo per la nostra salute. Il prodotto, che è costituito da due diversi oli di semi, secondo alcune fonti certe, costa più del 160% degli oli di cui è prodotto. Nonostante sia raccomandato come un alimento buono per il nostro organismo, gli oli Isio 4 non contengono tanti omega 3, gli acidi grassi contenuti nel pesce, che sono quelli più preziosi.

Olio fritto: come smaltirlo in modo eco

 Patatine fritte? Arancini? Crocchette di pollo? Cosa hanno in comune queste gustose quanto grasse pietanze? Sono fritte, esatto. I dietologi sconsigliano a chi vuole tenersi in forma di assumere grandi quantità di olio, eppure esso é un ingrediente comunissimo della nostra cucina. I nutrizionisti consigliano di non esagerare con le fritture perché le alte temperature alterano la struttura molecolare dei grassi al punto da produrre sostanze nocive per la nostra salute. Dove gettiamo l’olio usato appena terminata la frittura? Nel lavandino? Nel water? Niente di più sbagliato! Buttarlo nel wc o nel lavandino è una pessima abitudine che sta provocando nel tempo seri danni all’ambiente. Dobbiamo sapere che anche l’olio usato può essere riciclato, infatti tramite processi di trattamento e riciclo, dall’olio usato si possono ottenere altri prodotti utili.

Milano, ecco la Guida ai consumi

[Foto | Angela Gennaro] Vivete a Milano? Ecco che cosa amate particolarmente consumare, e dove andate soprattutto a mangiare: friggitorie, gastronomie, take away, e non si negano prodotti in scatola né surgelati. Questi i dati presentati dalla Camera di Commercio di Milano. A Milano si corre, e si ha sempre meno tempo anche per mangiare – come confermato, evidentemente: i cibi pronti o precotti hanno rivoluzionato le abitudini nutrizionali di chi vive sotto la Madonnina, e/o a loro si sono “armonizzati”.

Secondo i numeri, le attività imprenditoriali in questo settore godono di ottima salute: a Milano sono aumentate di ben il 77,4% negli ultimi quattro anni. A Milano c’è il 36% del totale di tutte queste attività in Lombardia: ben 303 attività. Una fetta di mercato che, insomma, non conosce crisi a Milano. Questo, dal punto di vista delle aziende. Ma come va per i consumatori e per le spese nutrizionali di una vita così veloce? Una Guida ci aiuta a sopravvivere.

Pane cotto, economico e nutriente

Il pane cotto sa di inverno. E’ una ricetta economica, anzi economicissima. Si tratta del piatto più “povero” della cucina tradizionale salentina, ma la paternità viene rivendicata anche dalla Basilicata e dalla Campania. E’ un’ottima ricetta per riutilizzare gli avanzi di pane, soprattutto quando ormai è diventato molto duro.

Prendete il pane – duro – e tagliatelo a pezzetti. Mettetelo in una teglia tagliato e ricopritelo d’acqua, aggiungendo un po’ d’olio, un pizzico di sale e qualche foglia di alloro. Cuocere a fuoco lento, fino a quando non vedete che si condensa. Può essere servito nei piatti – è quasi una zuppa – con l’aggiunta di un po’ d’olio a crudo e (a gusto) una spolverata di formaggio parmigiano.

Ricette economiche: riutilizzare gli avanzi di pasta

Pasta, la passione degli italiani. Siamo famosi nel mondo per la nostra alimentazione, no? E per pane, pasta e derivati di cereali, l’italiano medio spende 84 euro al mese. Ma spesso, proprio perché italiani, ci scappa la mano in termini di quantità. E la pasta rimane lì, in attesa di una rinfrescata. Buttarla? Assolutamente no. Riutilizzare gli avanzi è non solo possibile, ma può anche dare esiti differenti. Ecco alcune ricette per riutilizzare gli avanzi di pasta ogni volta in modo diverso.

Il classico: la frittata di pasta. La passione delle mamme, ma non solo. La ricetta è molto semplice: “legare” la pasta rimasta con delle uova sbattute (a occhio, un uovo ogni 100/150 grammi di pasta), alle quali, se piace, aggiungere un pizzico di prezzemolo tritato, e, sempre a propria scelta, con tanto formaggio grattugiato, anche di più tipi (parmigiano, ricotta, pecorino). Attenti alla frittura e, soprattutto, al delicato momento di girare la frittata.

Cold cream: come prepararla in casa

La cold cream è una preparazione molto antica composta da un’emulsione di diversi grassi e acqua, che dà una piacevole sensazione di frescura sulla pelle (da cui la definizione “cold“, freddo). Ottima da usare come struccante ponendola sul viso e rimossa con un batuffolo di cotone. Si può anche usare come emolliente per la pelle screpolata. Non va però bene per chi ha la pelle molto grassa, perché è una crema che lascia un po’ di unto. Ottima per le pelli secche.

Ogni quanto cambiate l’olio all’auto? Se ogni 5000Km sbagliate!

Oggi voglio farvi una domanda, ogni quanto cambiate l’olio alla vostra auto? Molti di voi risponderanno ogni 5000 chilometri, questa cifra è frutto di una “moda”, se la possiamo definire cosi, che ogni anno fa spendere ai consumatori euro inutilmente. Inoltre molto spesso quando si va a cambiare l’olio dal meccanico questo stesso mette un adesivo dove possiamo leggere di cambiare olio tra 5000 mila chilometri o tre mesi, questa come detto non è una regola bensì un mito che oggi andremo a sfatare.

Infatti questi 5000 mila chilometri andavano bene molti anni fa, ma oggi, il processo di raffinazione del petrolio è migliorato quindi, anche quando i motori sono nuovi, questo benedetto olio dura molto di più.