obesità

Obesità, sospetti sul farmaco sibutramina

L’obesità, a livello medico, è una delle tante piaghe del nostro Paese. Milioni sono le persone che ne soffrono, e altrettante quelle che cercano di rimediarvi, per non andare incontro ai vari problemi che conseguono dall’eccesso di grasso, fra cui quelli cardiaci. Esistono in commercio numerosi farmaci antiobesità, ma non tutti fanno bene alla nostra salute, anzi, concorrono ad aggravare patologie già esistenti o a crearne di nuove. Dal gennaio di quest’anno,  farmaci  antiobesità, contenenti sibutramina, sono stati tolti dal commercio di tutta Europa  a causa del rischio di infarto e ictus connesso alla sua assunzione. I rischi supererebbero i benefici derivanti dal farmaco, perciò la sibutramina non sarà più vendibile fino a quando non verrà dimostrato davvero il contrario. In Italia la sibutramina è stata somministrata attraverso la vendita di farmaci come Ectiva e  Reductil (entrambi dell’azienda farmaceutica Abbott).

Herbalife ed effetti, é un prodotto sicuro?

 Sono passati circa venti anni da quando Mark Hughes lanciò Herbalife vendendo il primo prodotto per il controllo del peso, direttamente dal baule della sua auto. Oggi Herbalife è un’azienda fortemente internazionalizzata. Con più di un milione di distributori che servono clienti in 72 Paesi, i suoi prodotti sono divenuti ormai celebri a noi tutti. Chissà quanti lettori di Guadagno proprio oggi guardandosi allo specchio hanno visto quel rotoletto in più che emergeva dalla cintura, o chi poggiando il piede sulla bilancia ha addirittura lanciato un urlo di spavento leggendo il proprio peso.

Guarda caso dopo un’ora é arrivata una telefonata a casa: una gentile signorina ci propone delle erbe che possono aiutarci a dimagrire, sono di Herbalife, afferma. Cosa fare? Fidarsi o non fidarsi? Girovagando sul web le opinioni lasciate dai forum sono parecchio difformi e non fanno altro che aumentare i nostri dubbi. Chi sostiene di essere dimagrito 30 Kg e poi averne riacquistati 40, chi ammette di non aver perso neanche un grammo, chi é alla ricerca disperata di informazioni, chi sostiene di essere supercontento dei risultati di Herbalife e chi finalmente, con i lumi della ragione, ricorda che a qualsiasi prodotto dietetico debba essere assimilata, sempre e comunque una dieta sana.

Prossimo check up gratuito contro l’obesità a San Benedetto del Tronto

 Il problema dell’obesità é ormai a livello mondiale, provoca problemi sanitari, sociali e di incremento della mortalità. Situazione che colpisce non solo i paesi sviluppati, ma anche quelli più poveri, difatti il numero di persone con obesità a livello mondiale è allarmante. Forse quando si parla di una persona obesa molti sono soliti immaginare un americano che affamato azzanna hamburger e patatine e per mandar giù l’avido boccone ingurgita altrettanto assetato un bicchiere di cola.

Invece non é così: la prevalenza di casi si trova in aumento tanto in USA come in Europa. Secondo un studio della NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) negli Stati Uniti il 30% degli adulti oltre i 20 anni sono obesi. Inoltre in Sudamerica il problema dell’Obesità cresce a dismisura tanto da essere già un problema di salute pubblica. In Europa i casi, seppur in misura inferiore agli Stati Uniti, stanno aumentando in una maniera esagerata.

Check-up di rilevazione obesità gratuiti all’Ipercoop

 Di solito andiamo al supermercato per fare acquisti soprattutto nel settore alimentare e magari, permetteci qualche peccato di gola. Sembra invece che tra poco nel supermercato troveremo anche chi ci aiuterà a mantenere la linea. Ogni giorno veniamo bombardati da messaggi pubblicitari su diete e prodotti dimagranti. Una linea perfetta è ritenuta necessaria per gli italiani?

L’obesità è una malattia complessa dovuta a fattori genetici, ambientali ed individuali con conseguente alterazione del bilancio energetico ed accumulo eccessivo di tessuto adiposo nell’organismo. L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria. le conseguenze dell’obesità sono (forse) note: malattie cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tumori (endometriale, colorettale, renale, della colecisti e della mammella in post-menopausa), malattie della colecisti, osteoartriti, ipertensione, ipercolesterolemia, apnea notturna e problemi respiratori, asma, aumento del rischio chirurgico, complicanze in gravidanza, irsutismo e irregolarità mestruali.

Risparmiare sul cibo? Più difficile per le donne

 La dieta non è un sacrificio e non deve essere considerato tale, altrimenti si partirà con il piede sbagliato. Occorre reperire le giuste informazioni sulle appropriate combinazioni degli alimenti, sulla costituzione del contenuto calorico del cibo che si mangia, poiché un alimento più grande non è detto che sia più calorico di un altro alimento più piccolo. Ci sembra il momento più appropriato per parlare di diete. Dopo le recenti abbuffate natalizie, sicuramente molti di voi lettori sarete alle prese con qualche chiletto di troppo. E avete deciso di iniziare la dieta. Ebbene, se siete donne l’impresa risulterà più difficile e non siamo noi ad affermarlo.

Secondo un gruppo di ricercatori del Brookhaven National Laboratory di New York, la differenza tra i due sessi sta tutta nel cervello. I dettagli della loro scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.

“Arrivederci penne”? I rincari e la dieta degli italiani

“Arrivederci penne? L’aumento dei prezzi ha effetto sulla dieta degli italiani”. Così la prima pagina del Wall Street Journal Europe, e a ritenere più che giustificato l’allarme del prestigioso quotidiano economico è la Coldiretti che, in occasione dell’apertura del vertice romano della Fao, sottolinea come i rincari relativi a pasta, pane, frutta e verdura stiano rendendo estremamente difficoltoso a milioni di italiani continuare ad alimentarsi correttamente seguendo la tradizionale dieta mediterranea.

Il consumo di questi prodotti è infatti crollato nel nostro paese con il -5,5% per il pane, -2,5% per la pasta, -5,5% per le verdure, avvicinando, commenta il prestigioso quotidiano, le abitudini alimentari degli italiani meno abbienti a quelle statunitensi caratterizzate dal consumo di cibo scadente ricco di grassi e sale. Non a caso l’obesità, che oltreoceano rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria, è sempre più diffusa anche nel paesi del bacino mediterraneo.