normative e tasse

Tasse e scadenze, nuove scadenze in calendario

 Preparate il calendario e iniziate a scrivere le scadenze che vi comunicheremo e che vi serviranno a districarvi dal complesso mondo delle tasse e del pagamento dei tributi dovuti per l’anno 2013. A intaccare il reddito di tutti gli italiani vi saranno le novità riguardanti le tasse IVA, TARSU, TIA e IMU, aliquote che hanno subito un aumento importante.

Fisco Tour 2011: i consulenti del fisco (gratis)

 Non è sicuramente facile districarsi tra tasse, rimborsi, percentuali, scadenze e molto altro, per questo motivo e per soccorrere tutti i contribuenti senza dover pagare un solo euro, è nato ed è già partito il Fisco Tour, l’edizione 2011 che continuirà fino alla fine del mese di giugno. Il Fisco Tour è partito da Napoli lo scorso 5 aprile e toccherà tutte le città italiane creando una serie di appuntamenti e sportelli “in itinere”, una grande organizzazione che coinvolgerà cento “Angeli del fisco” appartenenti ad enti professionali come KRLS Network of Business Ethics e che includeranno avvocati, commercialisti e molti altri professionisti.

Esenzione ICI ecco il decreto ufficiale

Il testo del provvedimento sul abolizione del ICI non è stato ancora ufficializzato sulla Gazzetta Ufficiale, ma questo viene anticipato dal Sole24. In sostanza vengono confermate le anticipazioni circolate durante gli scorsi giorni, ad eccezione di qualche problema interpretativo che sicuramente verrà corretto durante l’iter parlamentare.

Innanzitutto Via l’Ici sulla prima casa escluse case signorili (categoria A1), ville (A8) e castelli (A9). Stop per regioni ed enti locali ad aumenti di tributi, addizionali e aliquote, infatti bisognerà attendere la definizione del nuovo patto di stabilità.

Attenzione ai bollettini ICI

Piccola news, per invitarvi all’attenzione, per quanto riguarda i bollettini per il pagamento dell’ICI. Infatti il Fisco aveva già avviato la procedura d’invio, prima che il governo decidesse l’esenzione per la prima casa.

Il versamento va fatto effettivamente solo dai contribuenti che non hanno diritto all’esenzione. A mettere sull’avviso i possessori di prima casa, è Equitalia, la società che cura la riscossione pubblica . “Gli opuscoli informativi relativi all’Imposta comunale sugli immobili (Ici), contenenti i bollettini di versamento per il 2008, sono in corso di distribuzione, anche quest’anno, da parte delle società del Gruppo Equitalia” avverte la società.

Dichiarazione dei redditi, ecco una guida

Chi non ha consegnato il 730 entro al fine d’aprile al proprio datore di lavoro ha tempo fino al 3 giugno per consegnare questo ai Caf o ai commercialisti. Chi paga invece le tasse attraverso il modello Unico ha tempo fino al 31 luglio, la dichiarazione andrà trasmessa per via telematica. Dichiarazione mai ricca di novità come quest’anno: cambiano le aliquote Irpef, le deduzioni per carichi di famiglia si trasformano in detrazioni, arriva lo sconto per chi sta in affitto. Per le famiglie gli sgravi si arricchiscono di una nuova detrazione per quelle famiglie numerose, quelle con almeno quattro figli.

Entrano in vigore anche gli sconti per la palestra o la piscina dei figli e il sostegno fiscale sull’affitto per i giovani dai 20 ai 30 anni che decidono di andare a vivere per conto loro. Per la casa proseguono le agevolazioni per chi vuole ristrutturare: non solo è riconfermato il bonus ormai storico del 36 per cento per tutti i lavori, ma anche la maxi-detrazione del 55 per cento per quelli che riqualificano la casa dal punto di vista energetico, dai pannelli solari alle finestre con i doppi vetri fino alle caldaie di nuova generazione. Nuovi scaglioni Irpef. Scattano con la dichiarazione di quest’anno le modifiche introdotte con la Finanziaria dell’anno scorso.

Nuove regole per gli assegni, oramai ci siamo

Obbligo di emettere solo assegni “non trasferibili” dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno qualora si vogliano emettere cheque liberi e l’impossibilità di emettere assegni “a me medesimo” se non per l’incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi. Queste sono solo alcune delle nuove regole per gli assegni che scatteranno da mercoledì prossimo, ovvero dal 30 aprile.

Tutte queste novità sono state pensate dal Ministero dell’Economia per combattere fenomeni di riciclaggio e per adeguarsi alla normativa del Unione Europea. Tra le novità, anche le modalità della cosiddetta girata: dovrà indicare, pena la sua nullità, anche il codice fiscale di chi la effettua. Ma ecco che l’Abi, associazione bancaria italiana, ci ricorda le sei regole principali per noi clienti.

Parte in Piemonte una campagna di informazione sullo “scontrino parlante”

Sono passati oramai nove mesi dall’introduzione dello scontrino parlante, ovvero il nuovo sistema di fatturazione per i medicinali, ma la confusione ad oggi è ancora tanta. Per questo motivo in Piemonte Federfarma in collaborazione con l’Agenzia delle Entrare hanno deciso di aiutare i contribuenti con una campagna informativa. Per questo motivo da ieri in più di 1400 farmacie piemontesi sono stati esposti dei manifesti esplicativi per la compilazione della dichiarazione dei redditi alla luce di questa novità.

Infatti stando a quanto stabilito nella scorsa Finanziaria dal 1 luglio 2007 per poter detrarre le spese sanitarie relative all’acquisto dei farmaci è necessario possedere il cosiddetto “scontrino parlante” che specifica la natura, quantità, e la qualità dei beni acquistati, oltre che al codice fiscale del destinatario del farmaco. Date le difficoltà legate all’introduzione, l’Agenzia delle Entrate ha poi previsto la possibilità di integrare gli “scontrini non parlanti” emessi tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2007 con un unico foglio aggiuntivo firmato dal contribuente, un’autocertificazione insomma, che contenga il codice fiscale dell’acquirente del farmaco, il numero identificativo dello scontrino nonché la natura, la qualità e la quantità di medicinale.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.

“Assegni: cambia tutto” cosi la guida Abi che spiega le novità per gli assegni

Assegni: cambia tutto” titolo molto esplicito quello scelto dall’Abi, per intitolare la guida che creata in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e della Banca d’Italia, offre assistenza e consigli pratici a tutti i clienti sulle novità per quanto riguarda l’antiriciclaggio per l’uso degli assegni, libretti al portatore e contanti, in vigore dal 30 aprile. La guida Abi è in distribuzione gratuitamente in oltre 2 milioni di copie presso le banche. Lo riferisce in un comunicato l’Abi.

Diversi i cambiamenti: l’importo massimo consentito per i pagamenti in contante, le modalità di compilazione degli assegni, nuovi limiti per i libretti di risparmio al portatore. Ecco le sei regole principali da ricordare secondo l’Abi:

Non si tocchi la legge sulla class action

Si difende Federconsumatori dalle critiche piovute nei giorni scorsi contro la legge sulla class action:“Non vorremmo che con un nuovo Governo alle porte, iniziasse il tiro al piccione sulle nuove normative della class action”: spiega Federcosnumatori, ricordiamo che questa legge dovrà entrare in funzione nel luglio prossimo. “L’inserimento di tali norme, nel nuovo ordinamento giudiziario è un evento di straordinaria importanza” dice il presidente, Rosario Trefiletti.

“Oltre a una migliore difesa dei cittadini” la legge permetterà di “avere uno strumento efficace e deterrente per un mercato più chiaro, più trasparente e meno ingannevole”. “Abbiamo già messo a lavoro i nostri uffici per avviare iniziative di class action nei settori bancari, assicurativi e di telecomunicazioni” continua Trefiletti. Le iniziative hanno già “coinvolto milioni di cittadini”.

Ma se lo straordinario fosse detassato quanti ci guadagneremmo?

Durante questa campagna elettorale il centro destra ha parlato spesso di detassazione dello straordinario, incuriosito dall’argomento ho effettuato qualche ricerca, ed ho trovato sul sito del sole24ore un calcolo molto interessante. Infatti viene calcolato che la detassazione dello straordinario equivale ad una tredicesima. Facendo un esempio con un metalmeccanico che guadagna 1.300 euro lordi al mese ed effettua tutte le 250 ore previste dal contratto, il suo compenso salirà di 589 euro. Per un impiegato dell’edilizia che guadagna lordi ogni mese 1500 euro con gli straordinario potrebbe arrivare a 718 euro di più in busta paga. Un altro vantaggio si avrà sulla detassazione locale.

Anche se i costi di questa operazione per lo stato forse sono troppo alti per portare un effettivo vantaggio, anche se la maggioranza è ottimista «Saranno compensati da una serie di effetti postivi – sostiene Renato Brunetta (Pdl) – sul versante della crescita dei redditi, della produttività e del gettito tributario, perché questa misura favorirà l’emersione del sommerso. Dopo gli straordinari, toccherà agli affitti che spesso sono pagati in nero». «Non intendiamo legare la detassazione alla presenza di un’intesa sindacale – aggiunge Maurizio Sacconi (Pdl) – anche perché in molte imprese non vi sono accordi di secondo livello». Ad essere esclusi dal beneficio sarebbero gli straordinari forfettizzati percepiti dai dirigenti aziendali.

Detrazione irpef del digitale terrestre anche per Sardegna e Valle d’Aosta

Buone notizie per tutti gli abitanti della Sardegna e della Valle d’Aosta, infatti anche per loro varrà la detrazione Irpef per la televisione digitale terrestre. Questo è quanto ha stabilito l’Agenzia delle Entrate che ha dichiarato:

I contribuenti residenti nelle regioni Sardegna e Valle d’Aosta che hanno beneficiato del contributo di 70 euro per l’acquisto di un decoder potranno beneficiare della detrazione Irpef introdotta dalla Finanziaria 2007 per l’acquisto di apparecchi televisivi e digitali a condizione che si tratti di apparati diversi da quelli per i quali hanno già beneficiato del contributo.

Infatti l’Agenzia delle Entrate con la circolare n.33/E dà ulteriori chiarimenti per l’esatta lettura dell istruzioni relativa ai modelli di dichiarazione 730 e per il modello Unico 2008, rispettivamente a pagina 43 e 52, cosi da evitare ogni equivoco per i residenti delle due regioni beneficiarie circa l’importo da detrarre per la prossima dichiarazione dei redditi. Quindi lo stesso contribuente potrà usufruire delle due agevolazione su due apparecchi diversi.

Da ieri via al decreto sulla sicurezza degli impianti

Ieri è entrato in vigore il decreto che riordina la normativa sulla sicurezza degli impianti. Il decreto obbliga il venditore a garantire la conformità degli impianti ed a consegnare all’acquirente i relativi documenti. Se però l’acquirente vuole, può comprare l’immobile con gli impianti non a norma esonerando però il venditore dalla prestazione di garanzia e dalla documentazione che certifica la regolarità degli impianti. Quindi nel decreto 37 non emerge nulla che obblighi la messa a norma degli impianti che non sono conformi alla legge, ne tanto meno il regolamento ministeriale impone di vendere solo immobili che siano in regola.

Va comunque detto che se il venditore garantisce impianti a norma, che poi non si rivelano tali, il compratore può pretendere dal venditore il risarcimento del danno che l’acquirente subisce per effettuare la messa a norma. Nei casi più gravi (si pensi a un fabbricato che sia inagibile), il compratore potrà addirittura pretendere la risoluzione del contratto. Se come detto quindi l’acquirente decide di comprare ugualmente l’immobile pur sapendo che gli impianti non sono a norma, il venditore è tenuto a stilare un contratto in cui viene chiarito che: gli impianti non sono conformi alla legge, l’eventuale adeguamento degli impianti è a spesa dell’acquirente, l’utilizzo di un immobile con impianti non a norma è rischioso per l’acquirente e per l’incolumità proprio e per quella delle persone che ci dovranno vivere o lavorare, per l’integrità inoltre dell’immobile stesso e delle cose in esso contenute.

Interessi del 4% per chi aspetta il rimborso delle imposte da più di 10 anni

La pazienza paga,e anche parecchio, infatti in questa dolce giornata pasquale, non potevo non darvi una buona notizia. Si sentano tirati in causa tutti coloro che stanno aspettando il rimborso delle imposte da oltre dieci anni, il Fisco pagherà loro interessi al tasso annuo di 4,41 per cento, a partire dal primo gennaio di quest’anno.

Questo almeno da quanto emerge da un provvedimento del dipartimento delle Politiche fiscali che mette in atto la novità introdotta dalla Finanziaria di quest’anno che dice: decorsi più di dieci anni dalla richiesta di rimborso, le somme spettanti al contribuente (capitale e interessi) per crediti Irpef, Irpeg e Ilor, da gennaio 2008, producono interessi giornalieri ad un tasso definito annualmente e calcolato in base alla media dei tassi dei buoni del tesoro poliennali (BPT).