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Detrarre l’Iva dai cellulari e non solo

Il dubbio è sempre quello cioè se siamo lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e più in generale chi lavora con la partita Iva, come fare per scaricare quest’ultima e le tasse sulle spese relativa ai telefoni cellulari? L’Iva relativa all’acquisto, al noleggio ed alle spese di gestione dei telefoni cellulari, in generale, è detraibile al 50%.

Stessa cosa dicasi per l’Iva eventualmente indicata sulla bolletta del nostro operatore telefonico. Da gennaio 2008 l’Iva relativa ai costi del cellulare è detraibile in proporzione all’utilizzo del bene nell’attività di impresa o nella professione. Quindi, se c’è un esclusivo uso aziendale o professionale si potrebbe detrarre anche il 100% di Iva. Il condizionale, però, è d’obbligo.

Trovati 3 pigiami per bambini dannosi per la salute, la provenienza non è sempre sinonimo di qualità

Interessante analisi di Altroconsumo sugli indumenti per bambini, dalla quale analisi è emerso che viene fatto un largo uso di sostanze chimiche in questi indumenti che invece dovrebbero essere più naturali possibili. Tre i pigiamini, su quindici presi in esame, che sottoposti a test di laboratorio sono risultati essere positivi a sostanze nocive dannose per la salute. In due capi è stata riscontrata una quantità eccessiva di ftalati, sostanza già bandita nella produzione di prodotti destinati ai bambini. Nell’altro invece è stato trovato un colorante cancerogeno.

I pigiamini sottoposti a test sono stati scelti tra i più comuni, prevalentemente destinati ai bimbi da zero a due-tre anni, venduti nella grande distribuzione, nei negozi per l’infanzia, in catene d’abbigliamento e di intimo. Il problema è che in Italia il settore della produzione tessile è privo di direttive e regole che tutelino e regolino la sicurezza del consumatore. Per dovere d’informazione i 3 capi incriminati sono il pigiamino Blukids di Upim, il pigiamino Texbasic di Carrefour ed infine il pigiamino Tezenis.

L’uovo di cioccolato quanto ci costa?

La tradizione del dono di uova ebbe inizio prima della nascita del Cristianesimo: già fra i Persiani, infatti, era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell’anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano. In tempi più recenti l’uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, la cui diffusione è stata probabilmente incentrata nell’ultimo secolo.

Molto probabilmente avete già aperto le uova di Pasqua o le avete già date ai vostri figli, e come detto più volte in questo periodo pre-pasquale dietro queste uova di cioccolato c’è moltissima speculazione, in quanto l’uovo di per se costa poco. Analizziamo in questo articolo cosa fa lievitare il prezzo dell’uovo, grazie ad una ricerca dell’Unione nazionale dei consumatori.

Le lotterie improvvisate nei locali pubblici sono una truffa

Avete presente quelle lotterie che s’improvvisano in locali pubblici, e che permettono di partecipare all’estrazione di un uovo di pasqua dopo l’acquisto di un biglietto? Bene queste lotterie possono essere un inganno per il consumatore ed in alcuni casi un illegalità bella e buona.

Lo dice il Codacons che ha analizzato questi cosiddetti concorsi a premi. Per prima cosa è stato scoperto che il biglietto per partecipare costa mediamente 3 euro in tutta Italia (con picchi di 5 euro nei bar più prestigiosi) mentre l’uovo di cioccolato in palio ha un peso in media di circa quattro chili, quest’ultimo costa all’esercente non più di 50 euro.

Mutui: alcune novità ed un breve riepilogo

Con la scadenza del 730 oramai prossima si vanno definendo le regole per le varie detrazioni che entreranno in vigore con la legge Bersani 40/07 e di quelle della Finanziaria volte a favorire la portabilità dei mutui. Proprio su quest’ultimo fronte è arrivata una ennesima circolare dell’Agenzia delle entrare che chiarisce il mantenimento della detrazione anche se è solamente uno dei due coniugi ad accollarsi il mutuo rinegoziato. Ma eccovi un breve riassunto, offerto da LaRepubblica, con tutte le novità da tenere a mente.

Chi ha rinegoziato il mutuo con la vecchia banca o con una nuova, con qualsivoglia formula, non perde il diritto alla detrazione se il nuovo mutuo è di importo più elevato rispetto a quello in scadenza. La detrazione spetta, però, solo sugli interessi pagati sulla parte di mutuo che corrisponde all’importo del finanziamento in scadenza. Le disposizioni in materia sono riportate anche sul modello 730. Sulla base di questa nuova interpretazione delle norma data dall’Agenzia delle entrate, chi aveva sospeso la detrazione avendo cambiato mutuo con uno più elevato, può ora riprendere a detrarre gli interessi applicando i nuovi calcoli.

I pannolini di stoffa ovvero risparmiare rispettando l’ambiente

Avere un figlio comporta molte spese, che pesano parecchio al bilancio familiare. Tra latte in polvere, omogeneizzati, vestitini e pannolini. E proprio di quest’ultimi che vi voglio parlare oggi. I pannolini usa e getta sono costituiti in gran parte di plastica ed inquinano pesantemente l’ambiente già dalla loro produzione. Al mondo si utilizzano ben 3.5 miliardi di galloni di olio, 82.000 tonnellate di plastica e 1.3 milioni di tonnellate di polpa di legno per produrre 18 miliardi di pannolini di plastica. Questi pannolini necessitano di circa 500 anni per decomporsi. Ma esiste un alternativa per tutti coloro che non lo sanno infatti, esistono dei pannolini di stoffa. Si lavano in lavatrice a 60 gradi e possono essere riutilizzati, sono fatti con vari materiali spugna, flanella, cotone spesso di coltivazione biologica perfetti per bambini allergici o con la pelle molto sensibile.
Sicuramente meno comodi di quelli usa e getta, sono però meno cari (un set completo, 18-20 pezzi, va da 300 a 1000 euro) ed ecologici. In alcune città nel Emilia, l’uso di questo tipo di pannolini è stato promosso con campagna di sensibilizzazione e agevolati con incentivi economici.

Alcune iniziative per il risparmio energetico

Voglio informarvi di un iniziativa che ormai è giunta alla quarta edizione, sto parlando di M’illumino di meno, giornata nazionale sul risparmio dell’energia, promossa dalla trasmissione di radio due caterpillar. I due conduttori di Caterpillar chiederanno agli ascoltatori di spegnere tutte le luci e tutti gli apparecchi elettrici non indispensabili il 15 febbraio alle ore 12. Sono molte le iniziative promosse in varie piazza italiane.

Lo scopo di questa giornata è semplicemente quello di dare un segno, di dimostrare che il risparmio energetico è una possibilità reale e non un utopia. Tutti possono partecipare semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, astrofili, società sportive, gruppi scout, istituzioni, associazioni di volontariato, università, cral aziendali, ristoranti, negozianti e artigiani uniti per diminuire i consumi in eccesso e mostrare all’opinione pubblica come un altro utilizzo dell’energia sia possibile.

I romani non gettino i loro PC

Si chiama Trashop, e si trova a Roma, più precisamente in via del Forte Tiburtino 98/100, ed è un negozio specializzato nel riassemblaggio di computer usati. Ogni anno si stima che circa 150 milioni di computer vengono dimessi, causa un ciclo di vita che si aggira al massimo attorno ai 4 anni (ma già dopo 2 anni, il pc è considerato obsoleto), e scende a 12/18 mesi nel caso di macchine aziendali. Una fine precoce, e spesso immotivata, se consideriamo che i dati relativi alla raccolta differenziata rivelano che oltre il 50% dei computer dismessi sono ancora in buone condizioni di funzionamento, ma sono ugualmente gettati via per fare spazio alle tecnologie più recenti.

“Ritiriamo gli hardware dismessi da enti e aziende, o da privati cittadini che decidono di non buttare in discarica il vecchio pc”, dice Christian Schingo vicepresidente di Binario Etico, ovvero la società che ha creato questo progetto. “Si passa poi alla verifica del funzionamento delle parti, e alla loro riqualificazione tramite software libero. Infine, dopo aver ripulito l’hardware, si scelgono gli applicativi da installare, più o meno complessi, in base alle esigenze dell’utente. Quanto costa? Un pc ‘rigenerato’ – conclude Schino – può essere acquistato a partire da 150 euro, software compresi, per arrivare ad un massimo di 300 euro nel caso di installazione di applicativi più complessi”.

Detrazioni sul nuovo mutuo

Buone notizie per chi ha rinegoziato il mutuo. Con il prossimo 730 si avrà diritto a mantenere la detrazione degli interessi anche se il nuovo mutuo è più elevato di quello originario. La possibilità di continuare a mantenere la detrazione anche se l’importo del nuovo mutuo è più elevato è indicata nero su bianco nelle istruzioni al modello 730. In sostanza è sparita la parte che faceva riferimento al Tuir e che precisava il diritto a mantene la detrazione era riconosciuto solo a patto che il nuovo mutuo avesse un importo non superiore al vecchio aumentato di oneri e spese. Secondo la nuova interpretazione, invece, anche se il nuovo mutuo è di importo più elevato si mantiene il diritto alla detrazione, solo però per la parte che corrisponde all’importo del finanziamento in scadenza.

Nella sezione che si si ferisce agli oneri detraibili è precisato infatti che in caso di surroga o di rinegoziazione del mutuo il diritto alla detrazione compete per un importo non superiore a quello che risulterebbe con riferimento alla quota residua di capitale del vecchio mutuo maggiorata delle spese ed oneri accessori correlati con l’estinzione del vecchio mutuo e l’accensione del nuovo. Secondo la nuova interpretazione, quindi, anche se il nuovo mutuo è di importo più elevato si mantiene il diritto alla detrazione, solo però per la parte che corrisponde all’importo del finanziamento in scadenza.

Enel blocca il prezzo della bolletta

Chi sceglierà come fornitore d’energia Enel, non avrà sorprese in bolletta per i prossimi due anni. Infatti Enel Energia, propone un’offerta per le utenze domestiche che “congela” il prezzo dell’energia elettrica e del gas per ben due anni. L’offerta si chiama EnergiaPura ed è nata come risposta a tutti i consumatori che vogliono ripararsi dall’aumento costante del prezzo delle bollette. Inoltre le famiglie avranno comunque la possibilità di scegliere anche l’offerta Bioraria che permette di risparmiare a tutti coloro i quali si trovano prevalentemente a casa la sera (dalle 19 alle 8 nei giorni feriali) oppure nel week end e nei giorni festivi. Per poter aderire l’offerta abbiamo tempo fino alla fine di aprile.

Alla convenienza economica e alla sicurezza del prezzo (si ricorda però che per ottenere un risparmio significativo in bolletta, si dovrà avere almeno il 67% dei consumi nella fascia a minor costo quindi quella notturna o festiva), si aggiunge così la semplicità di avere un unico fornitore, un unico Contact Center e, in seguito, se si vuole, un’unica bolletta, inviabile anche via web.

Piccoli suggerimenti per risparmiare sulla spesa

Purtroppo con la crisi finanziaria che c’è in atto da qualche anno in tutto il globo, non passa giorno senza che si senta di qualche aumento. Oggi aumentano le bollette, oggi le tasse, oggi il pane, oggi la frutta e molte famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Oggi vi darò qualche piccolo suggerimento per risparmiare e non prendere “fregature” quando si fa la spesa.

Innanzitutto scegliete negozi che effettuano i prezzi più bassi, perché su uno stesso prodotto non tutti i supermercati applicano lo stesso prezzo, quindi girate un pò nei supermarket della vostra zona, per trovare quello più conveniente, che non sempre è l’ipermercato di turno. Inutile andare però troppo lontano perché poi quello che si risparmia sulla spesa lo si consuma di benzina. Molti negozi, regalano delle carte fedeltà(come ad esempio la coop che ogni settimana offre degli sconti su determinati prodotti) che spesso ci permettono di accedere a sconti speciali. Vi consiglio di “prendere” tutte le carte possibili, è vero che sarà una noia portarle tutte dietro ma almeno risparmierete.

Motori di ricerca per risparmiare

Oggi vi voglio segnalare alcuni siti web che ci possono aiutare nello shopping online facendoci risparmiare un bel pò di soldi. Più che di siti web si tratta di veri e propri motori di ricerca, che appunto visitano per noi migliaia e migliaia di shop online e ci riassumono brevemente in poche pagine il prezzo del prodotto che abbiamo cercato cercato in vari negozio virtuali, con un notevole risparmio di tempo e di denaro.