Importanti novità sulle multe con autovelox: i ricorsi potranno basarsi sul recente pronunciamento della Corte Costituzionale sulle verifiche periodiche e la taratura degli apparecchi, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 45, comma 6 del nuovo codice stradale.
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Autovelox, nuove norme per i conducenti
Il 29 dicembre 2010 la circolare del Ministero dell’Interno, pubblicata dall’Aduc, ha stabilito più tutela nei confronti del conducente all’autovelox. La prima regola e tutela presente all’interno di questa circolare riguarda la collocazione degli autovelox; questi devono difatti essere posti ad almeno 1 km di distanza dal cartello che impone il limite di velocità. In caso di incrocio, l’autovelox deve essere posizionato un km più avanti rispetto al segnale di autovelox posto dopo l’intersezione stessa. Nel caso in cui un veicolo fosse sprovvisto di revisione, bisognerà dare modo al conducente di giungere fino alla propria abitazione nel più breve tempo possibile o far sì che si raggiunga il luogo in cui si intende fare la revisione.
Con l’autovelox dei vigili la multa è valida ovunque
Da sempre cittadini ed associazioni di consumatori lamentano la scarsa trasparenza nelle modalità con cui vengono collocati gli autovelox. Probabilmente, la notizia di oggi, renderà anche più preoccupati coloro che hanno esposto questo mal contento. Se l’elenco degli autovelox collocati dai prefetti è disponibile online sul sito della Polizia di Stato, di sicuro non troveremo mai quello della polizia municipale. La Cassazione ha stabilito difatti che i vigili non hanno l’obbligo di notifica della presenza dei rilevatori di velocità, a differenza invece di quelli dei prefetti, che devono essere appunto collocati in un elenco. La polizia municipale è così autorizzata a posizionare autovelox ovunque, e le multe scaturite grazie agli apparecchi gestiti dai vigili sono valide dovunque.