mele

Cucinare con gli avanzi: il crumble di mele

 Avete delle mele in frigo e il loro aspetto, con il passare dei giorni, sta peggiorando a vista d’occhio. Cosa farne? Come utilizzarle al meglio per infornare magari una buona merenda per il pomeriggio? Ecco la ricetta del crumble di mele, un’idea veloce e semplice che potrete fare con gli avanzi e gli ingredienti che avete già in frigo.

Ricette economiche: strudel di mele

Una mela al giorno toglie il medico di torno,

ripetono quei pochi sopravvissuti buontemponi ai propri figli, porgendo loro il meraviglioso frutto rosso al posto di merende e pasticci confezionati. E non possiamo dar loro torto. Secondo i nutrizionsti, il frutto contiene l’80% di acqua, il 9-12% di zuccheri, l’1% di acidi (acido malico), lo 0.3% di proteine, lo 0.3% di grassi. La mela è inoltre ricca di vitamine (A, C, PP e B1 e B6) e di sali minerali (fosforo, calcio, magnesio e soprattutto potassio).

Quindi cosa può distrarci dal gustare questo meraviglioso frutto? Forse la storia di Paride che diede alla bellissima Venere il celeberrimo pomo causa dellla guerra di Troia? Oppure la malefica mela che l’ancora più cattiva strega offrì a Biancaneve? Nulla di tutto questo. E assaporiamo tanto meglio la mela, quando é ingrediente principale di squisiti dolci quanto economici.

Maschera per capelli fatta in casa: per una chioma forte e lucente

Una folta chioma è un orgoglio per una donna e ancor di più se essa è morbida e lucente. Ma oggi lo smog, lo stress, il poco tempo a disposizione per andare dal parrucchiere, spesso non ci permettono di esibire la nostra capigliatura al meglio, le doppie punte avanzano, l’opacità aumenta e i capelli risultano secchi come l’odiosissima paglia… Non preoccupatevi care donne, oggi vi daremo consigli non solo su come coccolare le vostre chiome, ma anche come farlo con poco denaro, usando ingredienti che madre natura, gentile e dispendiosa, ha messo a nostra disposizione.

Dossier LegaAmbiente: Pesticidi nel piatto

Ennesima notizia per quanto riguarda la sicurezza alimentare, dopo il pollo alla varechina, c’è allarme per quanto riguarda la frutta. Infatti sembrerebbe che in Italia la metà della frutta che consumiamo contiene almeno un residuo di pesticida, mentre la verdura contaminata da almeno un residuo è il 14,7 per cento e per l’olio e il vino la percentuale sale al 18 per cento.

Tra i frutti più ”cattivi” ci sono le mele: solo il 38,8 per cento è del tutto esente da pesticidi. Tra i casi più eclatanti, anche un campione di uva bianca siciliana con nove residui di pesticidi diversi. Questi alcuni dati di “Pesticidi nel piatto 2008”, il dossier con i dati raccolti da Legambiente sulla presenza di residui chimici, pesticidi e fitofarmaci nella frutta, nella verdura e nei prodotti derivati, presentato oggi a Terra Futura, convegno di buone pratiche in corso a Firenze.