Riscontri utili per approcciare nel migliore dei modi un tema come quello degli investimenti finanziari accessibili
Per mettere un po’ di risorse da parte, sono sempre più le persone che scelgono di effettuare piccoli o grandi investimenti, diversificando il rischio.
Riservando le somme a differenti tipologie di investimento, piuttosto che una sola, si abbassano le probabilità di perdere denaro o, quanto meno, si andrà a compensazione.
Trovare l’equilibrio tra investimenti tradizionali e innovativi è l’obiettivo a cui tendono la maggior parte degli investitori. Quello che ci interessa, dunque, è fare una piccola disamina degli investimenti finanziari normalmente accessibili ai comuni investitori.
Private Equity
Molti si chiedono cos’è il private equity e come potervi accedere, ma la risposta è che non è un investimento accessibile a tutti.
Si tratta di investimenti destinati a imprese non quotate, che richiedono liquidità per avviare un nuovo progetto o una startup.
Generalmente gli investimenti sono molto elevati e le possibilità di guadagno anche, ma i rischi sono altrettanto grossi, perché non si riescono a reperire informazioni precise sulle aziende a cui verranno destinati. In conclusione, servono competenze e grosse somme disponibili.
Azioni
Questo tipo di investimento è il più tradizionale e conosciuto, quello a cui la maggior parte degli investitori punta.
I ritorni possono essere molto elevati, ma i rischi lo sono altrettanto. Chi investe in azioni, infatti, acquista una quota dell’azienda e vincola, di fatto, le sue risorse alle sorti di quest’ultima. Il valore del titolo, infatti, dipende dall’andamento aziendale e da molti altri fattori che richiedono, comunque, destrezza e abilità di previsione.
Alcune aziende, oltre a restituire il valore del titolo, al momento dell’uscita, corrispondono anche una parte di dividendi, il che permette all’investitore di guadagnare più di quanto versato.
Titoli di Stato
Altra forma di investimento molto diffusa, i Titoli di Stato sono obbligazioni emesse dallo Stato per ampliare la disponibilità di risorse finalizzate al finanziamento del Paese.
Questi vengono garantiti dalle tasse versate dai cittadini e, per questo, ritenuti a basso rischio.
Al basso rischio, però, si associa anche un basso rendimento, che per essere preso in considerazione seriamente, dovrebbe riguardare un investimento a lungo termine.
Si possono acquistare quote anche aprendo un fondo di investimenti, come quelli vincolati proposti dalle banche.
A questi viene applicata una tassazione agevolata e, in ogni caso, va considerato che possono comunque subire oscillazioni in base all’andamento dei mercati.
Buoni Fruttiferi Postali
Anche questi investimenti possono essere considerati tradizionali e a basso rischio, poiché garantiti dallo Stato ed emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Il rendimento è minimo e non tutti i buoni fruttiferi sono convenienti, seppur non subiscano le oscillazioni di mercato dei Titoli di Stato.
La tassazione applicata corrisponde al 12,5% e non sono previste spese o costi di sottoscrizione e gestione.
Obbligazioni
Le Obbligazioni possono essere emesse dallo Stato, attraverso i titoli visti poc’anzi, oppure da banche e aziende che restituiscono le somme investite attraverso un rendimento periodico o alla scadenza dell’investimento.
È prevista la possibilità di uscita anticipata e di vendita dei titoli prima della scadenza; il rendimento corrisponde alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di liquidazione.
Rispetto ai titoli di stato e ai buoni fruttiferi si tratta di un investimento più rischioso, perché vincolato alla solidità e all’andamento dell’organizzazione che emette le obbligazioni sul mercato.
Come spesso capita, ad un rendimento maggiore corrisponde un rischio elevato, mentre ad una maggiore stabilità e garanzia dell’emittente, corrisponde invece un rendimento inferiore.
In questo senso la durata dell’investimento gioca un ruolo importante nel rischio di perdere quanto investito, meglio effettuare valutazioni accurate.
Conoscere le diverse tipologie di prodotti finanziari a cui riservare i propri risparmi, dunque, costituisce una mappa molto valida su cui tracciare il percorso dei propri investimenti