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Crisi economica: solo un italiano su due riesce a risparmiare

 Gli italiani sono un popolo di risparmiatori? Se questo era vero fino a qualche tempo fa, probabilmente questa affermazione deve essere un po’ rivista. Ma non perchè le nostre tasche si siano improvvisamente bucate, al contrario, sembra che si siano svuotate per altri motivi. Il Centro ricerca Einaudi con Intesa Sanpaolo e con la collaborazione della Doxa, ha sondato nei mesi di febbraio e marzo 2011 un campione di 1.057 capofamiglia della Penisola. Il requisito che ha accomunato questi cittadini nell’indagine é stata  la titolarità di un conto corrente.

Un anno contro lo spreco 2010: basta al cibo buttato

 Abbiamo ospiti a cena e quindi meglio cucinare qualcosa in più che in meno, qualcuno vorrà il bis, come negarglielo? E poi finisce che il bimbo degli invitati ha già mangiato a casa, il marito della nostra amica non gradisce il pesce ma ama la carne e così avanza un bel po’ di roba. Poco male se ciò che avanza é riciclabile per il giorno dopo, ma certi cibi si sa, vanno gustati subito altrimenti sono immangiabili. E così succede che in Italia buttiamo troppo cibo. Ben 4mila tonnellate di alimenti vengono acquistati in Italia e buttati ogni giorno, 6 milioni in un anno. In Gran Bretagna si buttano nella spazzatura 6,7 milioni di tonnellate di cibo all’anno.

Emorroidi e stipsi: specialista gratis al telefono

Disturbi intestinali ed emorroidi? Putroppo con l’estate non vanno in vacanza e chi ne soffre, può rischiare di vedersi rovinate ferie e viaggi. Emorroidi: in Italia tanti ne soffrono, in pochi ne parlano per imbarazzo nel parlare di questa malattia. Le emorroidi sono vene varicose che interessano la zona interna e la zona esterna dell’ano. Chi soffre di disturbi intestinali e teme di rovinarvi le vacanze a causa di diarrea, emorroidi o stipsi, quest’anno può contare sull’iniziativa della SIUCP, la Società italiana Unitaria di Colonproctologia: a disposizione gli specialisti per tutta Italia.

Meno reddito? Si risparmia di più

 Sembra stravolegere le regole economiche, il comportamento degli italiani di fronte all’incessante crisi. Mentre chi studia sui libri legge che al diminuire del reddito diminuiscono i risparmi, oggi possiamo affermare il contrario.

Diminuisce il reddito, si riducono i consumi e si tende a risparmiare di più. Lo conferma un’indagine Istat su reddito e risparmio degli italiani, relativa al terzo trimestre 2009. Emerge che rispetto ai tre mesi precedenti sono diminuiti sia il reddito (-0,4%) che la spesa per beni finali (-0,6%) delle famiglie. Diminuendo la spesa é quindi aumentato il risparmio.

L’incertezza del futuro spinge così le famiglie italiane ad essere più parsimoniose e a risparmiare di più. Lo dice l’Istat in base agli ultimi dati raccolti sul potere d’acquisto e sul rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile. In sintesi, il reddito delle famiglie è diminuito e come reazione l’attenzione al risparmio è aumentata.

Molise: disoccupati in vacanza gratis

 La disoccupazione dell’Eurozona a maggio ha raggiunto il 9,5%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese di maggio. I dati emergono da una rilevazione di Eurostat: per l’Ue a 27 stati membri, la cifra di maggio era dell’8,9%, nel maggio del 2008 era del 6,8%. I dati registrati per l’Eurozona sono quelli più alti dal 1999.

Il deficit italiano raggiungerà il 6% del Pil nel 2010 – scrive l’Ocse nel rapporto sull’Italia -, mentre il debito pubblico supererà il 115% e continuerà a crescere, nonostante un certo sforzo di consolidamento fiscale. La disoccupazione crescerà fortemente nel 2009 e potrebbe raggiungere il 10% entro la fine dell’anno. C’è una considerevole incertezza sulla reazione del mercato del lavoro alla crisi. La rapida espansione della disoccupazione con ogni probabilità proseguirà anche nel 2010. Le riforme strutturali non dovrebbero essere dimenticate.

Tata nano: l’auto low cost. Nel 2010 ritorna la Fiat Uno

 Nascerà ufficialmente oggi a Mumbai, la Tata Nano, il cui debutto é atteso al salone dell’auto di Nuova Delhi. L’auto, come promesso dal numero uno della Tata Motors, l’imprenditore indiano Ratan Tata, sbarcherà in India fra pochissime ore, ad un prezzo base di 100.000 rupie, poco più di 1.700 euro, circa la metà di quello dei modelli più economici attualmente presenti sul mercato indiano. La cerimonia di lancio é infatti prevista per le 14,30 ora italiana nel Parsi Gymkhana a Marine Drive, e si avvarrà di una spettacolare cerimonia. Tre le versioni, per soddisfare tutti i gusti e aspettative: una base e due modelli di lusso dotati di aria condizionata.

La pillola gialla è gratis, ma solo in Inghilterra

 Il nuovo farmaco sarà a carico del Nhs, il servizio sanitario britannico. Questo significa che sarà dispensato gratuitamente (confezione da 28 pasticche) per tutti i pazienti impotenti che soffrono di diabete, di sclerosi multipla, di Parkinson, di cancro alla prostata e di poliomelite. Non andrà così bene per i britannici con defaillance sessuali a causa di ipertensione, traumi, malattie cardiache, stress o depressione che dovranno invece pagare il Cialis circa 55 sterline a scatola, poco più di 60 euro. L’impotenza e’ un problema per ben 152 milioni di uomini in tutto il mondo, dei quali 31 milioni nella sola Europa. In Italia, secondo le stime, colpisce 3 milioni di italiani.

In italia ristoranti low cost

 Davide Oldani, 40 anni, milanese. Il suo ristorante, il D’O (una ex trattoria per camionisti che oggi vanta una stella Michelin) a San Pietro all’Olmo, frazione di Cornaredo in provincia di Milano. Lo chef rivela i motivi del suo successo:

Non critico chi pratica prezzi alti ma io non lo faccio. La clientela è preparata, conosce la qualità dei cibi e sa qual è il prezzo giusto. L’epoca dello spendere facile al ristorante è finita.

Piatti tipici e alimenti di stagione. questi sono gli ingredienti per mantenere i prezzi a prezzi bassi. E in Italia pare seguano bene questi princìpi. È quanto afferma, ad esempio, Mark Bittman dalla sua rubrica di viaggi, sulle autorevoli colonne del New York Times. Ebbene sì, più accreditati giornali stranieri affermano che in Italia, più che altrove, è possibile mangiare bene spendendo poco, addirittura meno di 10 euro.
Ecco, per esempio, cos’ha scritto Mark Bittman nella sua rubrica di viaggi sul New York Times a proposito di Pepi, locale triestino:

Situazione mutui in Europa: dove conviene acquistare casa

 L’Italia e’ ai primi posti in Europa per il tasso di crescita dei mutui, tra il 1997 e il 2006 l’aumento e’ stato del 15,24%. Questo secondo il rapporto di Hypostat European Mortgage Federation, di cui fa parte anche l’Abi. Ciò significa che in Italia sempre meno persone acquistano una casa pagandola per intero ma ci si rivolge agli istituti finanziari per ottenere prestito.

Il mutuo pesa sulle tasche degli italiani, ma e’ poco rispetto a quanto incide su svizzeri e danesi. Sempre secondo il rapporto in media ogni italiano (neonati inclusi) ha un debito per l’acquisto di un immobile residenziale pari a 4.700 euro, tale valore e’ superiore a 40 mila euro per gli abitanti di Svizzera e Danimarca. La media Ue a 27 Paesi e’ di 11.590 euro. Sembrerebbe quindi che i più fortunati siamo noi italiani, invece non è così: il tutto va, ovviamente, confrontato con gli stipendi e con il loro potere d’acquisto, sicuramente la media degli stipendi di questi Paesi è nettamente superiore a quella italiana.

Risparmiare con i mezzi pubblici? Bankitalia boccia il servizio italiano

 Sono finiti i tempi in cui per risparmiare si usavano i mezzi pubblici per andare al lavoro, in vacanza, per spostarsi. Oggi si può arrivare ad aspettare anche un’ora alle varie fermate per riuscire a prendere i mezzi: ritardi, scioperi, contrattempi sono all’ordine del giorno e di certo non si può più prendere l’autobus per risparmiare. Perchè in realtà si finisce per perdere. Ritardi a lavoro, alle lezioni per gli universitari, alle visite mediche…Gli italiani sono i piu’insoddisfatti in Ue per il trasporto pubblico locale e bocciano i livelli dei servizi, finalmente lo conferma uno studio Bankitalia. Il focus di via Nazionale su ‘Questioni di economia e finanza‘ mostra un livello impietoso sul trasporto pubblico in genere: troppo lento, di scarso appeal, piu’ costoso per le casse pubbliche e come conseguenza i meno utilizzati d’Europa.

Ma l’offerta MediaWorld conviene? Scopriamolo

Vi ricordate gli ultimi mondiali di calcio? Come potete dimenticarli, l’Italia vinse i mondiali, e chi aveva scommesso sulla nostra nazione usufruendo della promozione di Mediaworld aveva ottenuto il rimborso del prezzo pagato per acquistare un televisore, sotto forma di buono acquisto.

Evidentemente il successo di questa iniziativa ha spinto molte catene di prodotti tecnologici ha riprovarci: Saturn con un’offerta analoga a quella di Mediaworld di due anni fa (prezzo rimborsato in caso di vittoria dell’Italia); Euronix con un concorso che prevede l’attribuzione di buoni sconto; Mediaworld, forse temendo un bis da parte della nostra nazionale, con una proposta un po’ più articolata.

Codacons: l’Italia è un paese in recessione

E dopo le poco piacevoli vacanze pasquali, almeno per il sottoscritto costretto a casa con l’influenza, si torna alla dura realtà sulla situazione economica italiana. Questa volta con i dati Istat che dimostrano un paese che nonostante le vendite al dettaglio risultino in aumento e in grave recessione.

Almeno a quanto afferma il Codacons, che ricorda che apparentemente le vendite nel primo mese dell’anno sono aumentate del 1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò riguarda sia i prodotti alimentari, con un 1,5 per cento, che non, con uno 0,7 per cento.

L’Italia deferita in merito a restrizioni sull’apertura di nuove stazioni di servizio

Qualche giorno fà, avevo fatto una riflessione, sul risparmio che si poteva avere se si riorganizzava il sistema di distribuzione in Italia, ieri la commissione europea ha deferito l’Italia alla corte di giustizia per le restrizioni nazionali imposte all’apertura di stazioni di servizio per la vendita di carburante.

Secondo la Commissione, le disposizioni italiane sono in contrasto con l’articolo 43 del Trattato che prevede la liberta di stabilimento all´interno dell´Unione europea. Le norme in oggetto, vengono imposte sia a livello statale che a livello regionale e ciò rende impossibile o per lo meno estremamente difficile l´ingresso sul mercato italiano di nuovi concorrenti provenienti da altri Stati membri dell’Ue.