infuso

La camomilla: come essiccarla e conservarla

 La conoscenza e l’utilizzo della camomilla risalgono a migliaia di anni fa: la conosceva già l’Egitto, che aveva consacrato la pianta al dio Sole e considerata un toccasana per la cura delle malattie. In India era usata per il trattamento delle diverse forme di dolore e per l’ipersensibilità nervosa.

Sapevate inoltre che la camomilla fa bene anche alle altre piante? Non meravigliatevi di trovarne dei cespugli vicino ad altre pianticelle: la camomilla favorisce la buona crescita delle piante che le crescono intorno, in pratica é come un dolce sostegno per quando sono piccole. Dopo che la camomilla ha fatto il suo dovere si estirpa e si getta via. Si getta via? Assolutamente no! Al massimo la si pianta in un bel vasetto e si utilizza per le proprietà terapeutiche dei fiori.

Erboristeria in casa: differenza tra tisane decotti e infusi

 Spesso leggiamo che di quella tale erba è preferibile preparare un decotto, dell’altra meglio una tisana… e ancora infusi…Ma qual’è la differenza tra queste bevande che si profilano come dei veri toccasana e nel caso più semplice come dei gustosi intermezzi pomeridiani? Ecco qui le caratteristiche che differenziano infuso, decotto e tisana.

TISANA

La tisana è una soluzione diluita di sostanze medicinali di origine vegetale. Un miscuglio di più piante insomma all’interno del quale troviamo una o più erbe principali, a cui vengono attribuite proprietà terapeutiche o coadiuvanti. Quando si prepara una tisana è molto importante rispettare le dosi indicate; dosi scarse possono non essere efficaci, dosi eccessive possono trasformare una tisana rilassante nel suo contrario, come nel caso della camomilla. Si prepara versando dell’acua sull’erba da usare.

Antidepressivi naturali: dal risparmio al beneficio per il corpo

 La depressione è un disturbo sicuramente diffuso e quindi molto ben conosciuto. Sembra, infatti, che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una diffusione maggiore tra le donne. Essa è una patologia dell’umore caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell’umore,

Chi di noi non ha l’esperienza di una giornata storta, in cui siamo stati giù di corda, tristi, più irritabili del solito e “ci sentiamo un po’ depressi“? Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero. La depressione clinica invece presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo.

Camomilla: pianta semplice ma la più comune e usata tra le erbe officinali

 Chiamata dagli antichi Greci mela della terra per il suo profumo, la camomilla è da sempre considerata la pianta da tisana per eccellenza. Gli inglesi affermavano con convinzione che fosse una delle nove erbe medicinali sacre donate al mondo dal dio Odino ed ancora oggi l’infuso fatto con i fiori secchi è usatissimo sia nella medicina sia nella cosmesi grazie alle sue proprietà.
Quali sono i miracoli di questa piantina delicata? Proprietà calmanti, analgesiche e antispastiche hanno contribuito alla fama di questo fiore, utile contro il nervosismo, i problemi digestivi, intestinali e ginecologici. I principi attivi di quest’erba, inoltre, esplicano la loro azione benefica anche in caso di inalazioni, aiutando quindi la cura delle infiammazioni delle vie respiratorie.

Soluzione calmante e lenitiva fai da te: i miracoli della malva

 Camminando le le strade o nelle campagne fuori città avete mai notato qelle piante dai fiori che hanno la forma di campanellini viola? Se li avete notati forse avrete pensato che si trattasse solo di erbacce, in realtà probabilmente vi siete fatti sfuggire un’erba quasi miracolosa: la malva.

Fa parte della famiglia delle Malvacee, ha proprietà emollienti, ammorbidenti, antiinfiammatorie, calmanti, lassative, espettoranti, lenitive. Lo sapevate? Si può usare come impacco ed infuso per mucose irritate, gengive sanguinanti, congiuntiviti, ulcerazioni, foruncoli, ascessi, emorroidi, infiammazioni degli occhi, infiammazioni della gola, bocca, gengive, stomatiti, infiammazioni della pelle, piaghe, scottature, pruriti, infiammazioni intestinali, è anche sedativa del sistema nervoso. Le virtù emollienti della malva sono conosciute sin dai tempi antichi, infatti il nome Malva deriva dal termine latino “mollire”. I Greci la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”.