igiene

Come pulire pentole bruciate che sembrano irrecuperabili

 Eravamo lì, intenti a preparare il nostro manicaretto preferito quando squilla il telefono: é la nostra amica che inizia a parlare delle sue gioie, pene, dell’appuntamento rivelatosi disastroso, della suocera che vorrebbe mandare a quel paese… L’elenco é così lungo che rimaniamo lì ad ascoltare: ci è mai capitato di lasciare una pentola sul fuoco e di ricordartene solo quando cominciamo a sentire un certo odorino di bruciato? Questa é proprio l’occasione, la telefonata che si prolunga più del previsto ci ha fatto dimenticare della nostra pietanza sul fuoco, che è ormai irrimediabilmente immangiabile. E non solo: anche la pentola ha subìto danni, é tutta bruciata e sembra irrecuperabile. E invece no, anche quando sembra che non ci sia più niente da fare, e pensiamo che l’unica scelta sia quella di buttare via la pentola, si può ancora intervenire e ripristinare la nostra pentola, nuova di zecca come prima, o quasi.

Cleanright, risparmiare sulle pulizie di casa

Siete stanche delle solite pulizie quotidiane? Volete risparmiare sui prodotti che usate per rendere la casa sempre splendente? Volete evitare sprechi e capire quali siano i prodotti che danneggiano la vostra salute e l’ambiente? Se volete tutto questo, non vi resta che collegarvi al sito Cleanright, dove avrete l’opportunità di scoprire tutti i segreti per pulire in modo sicuro ed ecosostenibile. Cleanright è una realtà web, realizzata in ben 12 lingue, che si pone l’obiettivo di  offrire ai consumatori i vantaggi e gli svantaggi dei prodotti normalmente usati per le pulizie domestiche. Cleanright è  nato  come una guida per fornire informazioni utili sui detersivi presenti in commercio, ma anche consigli su come leggere le etichette dei flaconi e spiegazioni sulle sostanze contenute all’interno, considerando soprattutto il loro impatto ambientale e i loro effetti sulla nostra salute.

Fabbricare il sapone in casa

Il sapone naturale è fatto di oli e di grassi che vengono trasformati in sale sodico e in glicerina grazie all’azione della soda caustica, diluita in un liquido. La soda è un composto molto pericoloso e va maneggiato con la massima cura. La soda caustica è quindi un ingrediente indispensabile per produrre il sapone, ma durante la reazione con i grassi si neutralizza e sparisce, quindi nessun sapone finito la contiene. L’ingrediente fondamentale del processo di saponificazione sono i grassi e gli oli dunque, che vengono scelti in base alle loro proprietà. Nel sapone si usano grassi e oli, scelti a seconda delle loro funzioni: l’olio di cocco dà una bella schiuma, l’olio di palma regala consistenza e durevolezza, l’olio di oliva è un vero toccasana per la pelle, il burro di karitè è un nutriente eccezionale, gli oli di girasole, di mandorle, di crusca di riso, di avocado sono leggeri ed emollienti, gli oli di jojoba, di germe di grano, di semi di albicocca o di canapa aiutano a mantenere la pelle in equilibrio, gli oli di sesamo o di semi di zucca si prendono cura dei capelli. Il liquido nel quale si diluisce la soda caustica è, in genere, l’acqua ma si possono utilizzare anche succhi di frutta, infusi d’erbe oppure il latte intero.

Per preparare il nostro sapone avremo bisogno di:

  • una bilancia elettronica per pesare con estrema precisione tutti gli ingredienti con portata al grammo
  • cucchiai di legno
  • una caraffa in pirex
  • una pentola di acciaio inox
  • un termometro da forno
  • un frullatore ad immersione
  • contenitori di plastica robusta da usare come stampi

Ogni attrezzatura deve soddisfare due requisiti fondamentali: resistere a temperature che possono arrivare sino a 90-100 gradi e non essere attaccabile dalla soda (dunque niente rame, ferro, alluminio, stagno, plastiche molli o rivestimenti anti-aderenti).