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Abolizione dell’Ici e detassazione straordinari. E’ cosa fatta!

L’abolizione dell’Ici sulla prima casa è diventata realtà ma, contrariamente a quanto annunciato qualche giorno fa da alcuni giornali, la tassa rimane per le residenze di pregio come ville e case signorili e per gli enti locali proprietari di immobili di lusso. Mentre si sta ancora valutando l’ipotesi di includere nel provvedimento le pertinenze come box, cantine e garage. Il taglio dell’Ici sarà valido sin da subito, cioè dal prossimo giugno.

E’ diventata così operativa la promessa del nuovo governo Berlusconi che ha varato il provvedimento ieri durante il primo consiglio dei ministri che si è tenuto a Napoli. Confermata anche la detassazione di premi e straordinari. Tuttavia a beneficiare del provvedimento saranno soltanto dipendenti privati con un reddito non superiore a 30mila euro per il 2007. La detassazione degli straordinari non riguarderà quindi dipendenti di enti statali e forze di polizia, per le quali si pensa di varare provvedimenti ad hoc in un futuro prossimo.

Taglio dell’Ici e detassazione straordinari: risparmieremo fino a 950 euro l’anno

Se avete già ricevuto i bollettini per il pagamento dell’ICI aspettate fino a Mercoledì. Parola di Giuseppe Vegas, sottosegretario all’Economia, che ha confermato che l’abolizione della tassa sulla casa riguarderà già i pagamenti di quest’anno. Mercoledì prossimo dovrebbe aver luogo infatti il Consiglio dei Ministri che adotterà il provvedimento, tanto atteso quanto temuto, per via delle ricadute che si “sospetta” (si fa per dire) possa avere sulle casse dei comuni, dai cittadini. Lo stesso Vegas ha però anche aggiunto che i comuni avranno una compensazione per la perdita di questo ingente introito.

Intanto, nell’attesa che la tassa venga abolita, l’Ufficio Studi dell’Associazione Artigiani e piccole imprese C.G.I.A. di Mestre ha elaborato e condotto un’indagine dettagliata per calcolare a quanto ammonterebbe il risparmio di una famiglia-tipo italiana tenuto conto non solo dell’abolizione dell’Ici ma anche della detassazione degli straordinari. Le cifre ottenute vanno dai 257 agli oltre 950 euro l’anno.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.

La corsa delle multe

L’anno scorso furono accertate mule per quasi 1,5 miliardi, questo voleva dire che ogni patentato in Italia si è visto recapitare un conto medio di 40,6 euro. Rispetto al 2005, le entrate per i comuni sono aumentate del 16% e se consideriamo l’aumento degli ultimi 5 anni si sale al 76,3%. E considerando la tendenza attuale è facile prevedere aumenti, alimentati anche da vari supporti elettronici.

Questo vuol dire che la campagna elettorale si infiamma sull’abolizione dell’Ici per la prima casa, ma per i Comuni la strada vale assai più dell’imposta sulle abitazioni,dimagrita dall’ultima Finanziaria. L’analisi è stata condotta assumendo come riferimento gli introiti accertati da ogni Comune. Così concepito, l’indicatore individua il livello di entrate su cui il Comune conta all’interno del proprio bilancio. A differenza di quanto avviene con le imposte, ovviamente, le sanzioni non colpiscono solo i residenti, ma il rapporto con la popolazione è indispensabile per misurare le somme accumulate sulla base della dimensione del Comune.

Finanziaria 2008: Ecco i punti salienti per i risparmiatori

Vediamo oggi quali novità introduce la Finanziaria 2008, prenderemo in esame solo i punti più importanti che riguardano noi consumatori:

Fino a 200 euro in meno di Ici
E’ prevista una riduzione dell’1,33 per mille della base imponibile, con un massimo di 200 euro, che si aggiunge all’attuale detrazione per la prima casa di 103,20 euro.

Sconti sugli affitti

Per agevolare gli affittuari con redditi bassi sono previsti due tipi di detrazioni:

  • Una generale: 300 euro per un reddito complessivo annuo fino a 15.493,71 euro; 150 euro per reddito fino a 30.987,41 euro;
  • Inoltre per i giovani tra i 20 e i 30 anni: 991,59 euro per un reddito fino a 15,493,70 euro; 495,79 euro per un reddito fino a 30.987,41 euro. Valida però solo per i primi tre anni di affitto.

Prorogato il 36% per le ristrutturazioni

La detrazione IRPEF del 36% e l’aliquota I.V.A. agevolata al 10% per i lavori di ristrutturazione degli edifici viene esteso a tutto il 2010. E’ previsto la anche per i privati che acquistano una casa entro il 30 giugno 2011 dall’impresa che ha ristrutturato l’intero fabbricato entro il 31 dicembre 2010.

Efficienza energetica degli edifici, confermata e semplificata l’agevolazione

Estesa fino al 31 dicembre 2010 anche la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici prevista dalla Finanziaria dell’anno scorso.

Abolizione del ticket sugli esami

Nel 2008 sparisce il ticket di 10 euro sulla diagnostica e le visite specialistiche.

Tagli dell’Ires e dell’Irap

La principale novità per imprese e professionisti viene forse dal taglio dell’Ires (imposta sui redditi delle società) e dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). Dal 1° gennaio 2008 l’aliquota Ires scenderà dal 33% al 27,5%. E’ previsto però un ampliamento della base imponibile che potrebbe ridurre il beneficio fiscale. Ridotta anche l’Irap che scenderà dal 4,25% al 3,9%. L’imposta viene pagata da tutti i titolari di partita Iva (imprese e professionisti).