Le auto elettriche sono senza ombra di dubbio un ottimo mezzo per risparmiare e allo stesso tempo ridurre l’inquinamento in modo consistente. Ma in Italia non sono così diffuse e anche i cittadini, nonostante la crisi che colpisce e che potrebbe fare dirottare verso l’alternativa elettrica, sono abbastanza scettici.
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Auto GPL in offerta, la Nissan Micra a meno di 9 mila euro
La Nissan Micra in versione GPL è in offerta a meno di 9 mila euro, 8950 per la precisione, fino al 30 novembre 2012. L’auto giapponese che continua a riscuotere ottimo successo di pubblico è ora più abbordabile nella versione GPL, per risparmiare grandi cifre nel corso del tempo.
GPL o benzina: cosa scegliere per la propria auto
Esistono due categorie di propulsori: quelli a ciclo Otto che possono essere alimentati con benzina, metano oppure GPL e quelli a ciclo Diesel alimentati a gasolio. Le prestazioni dei motori Diesel sono notevolmente aumentate, tuttavia, è bene al momento dell’acquisto di una vettura, valutare quale carburante sia il più adatto per il proprio caso.
Cerchiamo di capire di più sull’impianto GPL
Si stanno moltiplicando le offerte di auto nuove con impianto di alimentazione a GPL installato, come alternativa a quelle Diesel, che è diventato oramai costo quanto la benzina. Anche se non è tutto oro quello che luccica, infatti l’Adiconsum tenta di diradare tutte le truffe che ci sono dietro l’ingannevole pubblicità del genere:”impianto gpl gratuito“.
Innanzitutto non è affatto vero che l’impianto a gas viene montato in fabbrica, infatti la meccanica dell’automobile non è adatta alle sollecitazioni specifiche dell’alimentazione a Gas. Il veicolo mantiene il codice di omologazione a benzina. Seconda questione, l’alimentazione a GPL non allunga la durata dei motori. In realtà questo tipo d’impianto sollecita in modo particolare le valvole.
Auto a metano: 6 euro di risparmio ogni 100Km
Da una recente indagine di Quattroroute è emerso che utilizzando un utilitaria a GPL invece che a benzina sia ha un risparmio di 3 euro ogni 100km. Se si utilizza il metano il risparmio raddoppia. Questi dati si basano sui consumi effettivi delle vetture provate da Quattroruote e dimostrano il perché del grande successo delle auto a gas.
Il boom di vendite – spiega una nota – ha fatto pero’ crescere anche le lamentele inviate al mensile dagli utenti delle auto a gas, che fanno capire come vi siano aspetti ancora da migliorare. Quello che blocca molti automobilisti, è principalmente il costo di questi impianti che è di circa 500-600 euro. Per non parlare dell’ingombro. Infatti esistono due tipologie di serbatoio GPL, il serbatoio toroidale e il serbatoio cilindrico.
Ecco quanto spenderemo in più di benzina all’anno
“Il costo dei carburanti è un problema da affrontare in tempi rapidissimi. Questi livelli di prezzi, oltre ad impoverire le tasche degli automobilisti, comportano una ricaduta molto grave nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo trasportati su gomma”. È quanto sottolineano, in una nota, Adusbef e Federconsumatori commentando il nuovo record dei prezzi dei carburanti.
Infatti basta pensare che solamente nell’ultimo mese, l’incremento di 10 centesimi per litro di carburante avrà ripercussioni notevoli, non solo per il pieno, che subirà rincari di 10 euro al mese e di 120 euro all’anno, ma anche per l’inflazione, con un incremento di 0,3 punti, pari a un aumento della spesa per i cittadini di 90 euro annui. Se si fanno due conti per la benzina, sono stati spesi in più 2,7 miliardi di euro (2 miliardi e 160 milioni costo industriale e 540 milioni tassazione incamerata dall’Erario).
Risparmiare tempo al casello autostradale con Viacard
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Vi sarà capitato molte volte, mentre siete in fila al casello autostradale, di notare che alcune automobili sostano meno di altre al momento di pagare il pedaggio, mentre a voi, fila a parte, sembra sempre di metterci un’eternità. Non pensate di essere maldestri, molto probabilmente il loro occupante è titolare di Viacard, la carta magnetica utile per le aziende, ma anche per privati che viaggiano molto in autostrada. I possessori di Viacard possono pagare il pedaggio usufruendo di porte dedicate, automatizzate o con operatore, e farsi addebitare il pagamento sul conto corrente bancario o postale o mediante carta di credito, senza alcun limite di spesa (l’addebito è mensile e vi verrà rilasciata una fattura con tutti i dettagli sui vostri spostamenti). In alternativa sono disponibili le carte prepagate da 25, 50 e 75 euro (la cosiddetta Viacard a scalare).
E’ possibile richiedere Viacard presso la vostra banca sottoscrivendo un modulo di adesione oppure attraverso la carta di credito contattando direttamente la società che la emette o rivolgendosi ai Punto blu di Autostrade per l’Italia. Per averla basta essere titolari di un conto corrente bancario o postale e dopo la compilazione del modulo di adesione riceverete la vostra tessera direttamente a casa. Il servizio ha un costo annuo di 15,49 euro per una sola card, mentre se intendente chiedere delle tessere in più per lo stesso contratto potrete averle versando una quota aggiuntiva annua di 3,10 euro per ciascuna di esse. Se richiedete la vostra Viacard ad un Punto blu di Autostrade per l’italia dovrete versare però un deposito cauzionale pari a 150 euro che vi verrà rimborsato in caso di risoluzione del contratto. La buona notizia è che Autostrade per l’Italia riconosce su tali depositi un interesse annuo, la cauzione vi verrà quindi restituita insieme agli interessi maturati.
180 e 324 euro in più all’anno rispettivamente per benzina e gasolio
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Come detto più volte il prezzo della benzina aumenta ad un ritmo preoccupante, proprio in questi giorni hanno raggiunto nuovi record, segnando rispettivamente 1,41 per la benzina e 1,39 per il gasolio (Euro al litro). Per questo è stato calcolato che un automobilista che fa in media due pieni al mese, dopo questi rincari, dovrà far fronte ad aumenti mensili di 15 euro per la benzina e di 27 euro per il gasolio.
Se andiamo a considerare un anno queste cifra si trasformano in 180 per la benzina e 324 per il gasolio. Aumenti da capogiro. Ma come si potrebbe fare per ridurre il costo dell’oro nero? Beh innanzitutto bisognerebbe avviare un processo di liberalizzazioni, permettendo ai distributori di comprare direttamente almeno il 50 per cento del carburante che eroga.
Acquistare un automobile a metano o gpl conviene?
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Acquistare un automobile ad alimentazione alternativa conviene parecchio senza nessun dubbio, oggi cercheremo di capire quanto convenga questo tipo d’acquisto. Innanzitutto va detto che oltre il costo del Gpl è quasi la metà rispetto a quello della benzina, ed i consumi molto bassi delle macchine ad alimentazione alternativa permetto un effettivo risparmio.
Se il solo fatto di risparmiare sulla benzina non bastasse, va detto che oggi conviene comprare una macchina a Gpl o a metano direttamente dal concessionario. Infatti tra incentivi governativi e incentivi delle singole case automobilistiche, a cui aggiungere eventualmente una rottamazione, il prezzo per l’acquisto di una vetture a gas è diventato veramente molto basso. A patto che però l’impianto sa montato direttamente dal produttore.
Il caro-benzina colpisce ancora
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Brutte notizie per tutti gli automobilisti, negli ultimi giorni approfittando del fatto che tutta l’attenzione del opinione pubblica era focalizzata sulle elezioni, le compagnie petrolifere hanno deciso di aumentare i prezzi di Verde e Gasolio. Rispetto al 9 aprile, quanto c’è stata una prima, generalizzata raffica di aumenti, i rincari sono stati tra i 5 e 9 millesimi di euro al litro per la verde e tra i 3 e i 7 millesimi per il gasolio.
Tenendo conto degli ultimi aggiornamenti, nel giro di una settimana la benzina ha messo a segno aumenti tra 1,4 e 1,9 centesimi al litro, mentre il gasolio tra 1,8 e 2 centesimi al litro. Per Federconsumatori “non è più possibile tollerare una situazione del genere”. “Chiediamo che il ministero dello Sviluppo economico ed il Garante dei prezzi intervengano urgentemente – sostiene l’associazione – per verificare, come noi sosteniamo da tempo, l’esistenza di speculazioni nella filiera”.
Indagine dell’Autorità sul costo del GPL in bombole
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Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».
Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.
Prima di Pasqua scatterà il taglio fiscale sulla benzina
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Pasqua un pò più dolce per noi automobilisti, infatti prima di questa festività è previsto il provvedimento che farà scattare la riduzione delle accise sui carburanti. Lo si apprende da fonti del ministero dello Sviluppo economico, mentre la Corte dei Conti fa sapere che oggi, con la registrazione del decreto, ha dato il proprio via libera alle misure fiscali sui carburanti.
Le nuove misure consentiranno una riduzione della componente fiscale del prezzo di benzina e gasolio pari a 2 centesimi di euro al litro. Il provvedimento sarà applicato sin dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In base alle misure che scatteranno nei prossimi giorni, fino al 30 aprile i cittadini potranno usufruire di una diminuzione della componente fiscale di complessivi 2 centesimi per ogni litro di gasolio o benzina e per ogni chilogrammo di Gpl (pari a una riduzione 1,1 centesimi di euro al litro).
Nuovi incentivi per la rottamazione
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Nuove direttive per la rottamazione,con un raggio d’azione più ampio, allargato alle vetture Euro 2, immatricolate prima del 1997 per la rottamazione con riacquisto e prima del 1999 nella demolizione senza riacquisto e in caso di sostituzione di vecchi autocarri e autocaravan. La novità più importante sono gli incentivi sulla rottamazione e successivo acquisto di un ciclomotore, fino a 400cc, euro3. Ma ecco una mini guida per raccapezzarsi meglio:
Alimentazione metano, Gpl, elettrica o a idrogeno è previsto per il periodo dal 3 ottobre 2006 al 31 marzo 2010 un contributo di 1.500 euro, incrementato di 500 euro se il veicolo acquistato abbia emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi per chilometro, per chi acquista autovetture e veicoli nuovi e omologati dal costruttore per la circolazione con alimentazione doppia o esclusiva a gas metano, Gpl, elettrica o a idrogeno. L’installazione di impianti a Gpl o Metano comporta incentivi di 350 euro per l’installazione di impianti a Gpl e di 500 euro per gli impianti a metano.
Risparmiare sul carburante con Iadi
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Iadi è un servizio telefonico, che sfrutta gli Sms del cellulare per risparmiare sul pieno di carburante: infatti gli automobilisti possono inviare un sms al numero 48472, ricevendo una lista dei quattro distributori più convenienti, che si trovano nelle sue vicinanze. Il sistema, è stato ideato dall’italiana «Imin holding», comunica in pochi secondi una classifica dei gestori più economici, garantendo un risparmio dai 3,5 ai 7 centesimi di euro al litro (fino a 3,5 euro per un rifornimento da 50 litri).
L’automobilista nel messaggio che invia deve scrivere il tipo di carburante che cerca (benzina, diesel o gpl, con l’eventuale aggiunta della marca preferita), indicando il luogo e l’indirizzo da cui sta inviando l’sms. L’utente, se sta viaggiando in autostrada, deve invece digitare il nome del casello d’entrata e d’uscita. Il servizio costa tra i 26 e i 28 centesimi di euro, secondo il tipo di operatore telefonico. Un prezzo tutto sommato accettabile se bisognare fare un pieno, o se viene richiesta la lista dei distributori più economici nella zona in cui abitiamo.