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1400 euro di risparmio grazie alle manovre del Governo

Quasi uno stipendio, questo si risparmierà grazie alla tre misure del governo adottate dal governo sul ICI, detassazione straordinari e mutui. La stima è del quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore’ secondo cui il risparmio potrebbe arrivare fino a 1.400 euro. Per il quotidiano i maggiori risparmi arriverebbero dal nuovo trattamento fiscale degli straordinari, che genera risparmi per i lavoratori interessati (quelli del settore privato e con un reddito non superiore ai 30.000 euro) di oltre 760 euro.

Ecco la proposta del governo per quanto riguarda i mutui

Ottime notizie per chi è alle prese con la rata dei mutui, infatti il Governo e l’ABI, associazione banche italiane, hanno raggiunto un accordo grazie al quale sarà possibile rinegoziare il contratto a tasso variabile se stipulato prima del 1 gennaio 2007, ottenendo una rata fissa d’importo uguale a quella pagata mediamente durante il 2006. La durata del mutuo resta inizialmente invariata e il suo eventuale allungamento dipende all’andamento dei tassi di interesse.

Se il provvedimento entrasse in vigore riguarderebbe circa 1.250.000 famiglie, se andiamo a considerare un mutuo ventennale di 80.000 euro, il minor esborso previsto ammonterebbe a circa 850 euro su base annua. Per il presidente dell’Abi con questo accordo si “viene incontro a quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà’ con il pagamento delle rate del mutuo dopo i rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce dalla fine del 2005”.

Scajola: Si pensi prima agli autotrasportatori, taglio delle accise inutile

Non inizia benissimo il periodo di Scajola come Ministro dello Sviluppo economico, almeno da parte di noi consumatori, infatti secondo quest’ultimo il taglio delle accise sui carburanti previsto dallo scorso governo “è stato molto costoso, pari a 500 milioni di euro, e ha portato a una diminuzione di soli 2 centesimi al litro per i consumatori.

Per questo il nuovo esecutivo preferisce mirare a provvedimenti che possano “aiutare i settori maggiormente penalizzati dai costi dei carburanti e che poi fanno crescere i prezzi delle merci finali, come l’autotrasporto. Insomma il messaggio è abbastanza esplicito, il governo penserà innanzitutto a chi fa un uso continuo della benzina.

Codacons: l’Italia è un paese in recessione

E dopo le poco piacevoli vacanze pasquali, almeno per il sottoscritto costretto a casa con l’influenza, si torna alla dura realtà sulla situazione economica italiana. Questa volta con i dati Istat che dimostrano un paese che nonostante le vendite al dettaglio risultino in aumento e in grave recessione.

Almeno a quanto afferma il Codacons, che ricorda che apparentemente le vendite nel primo mese dell’anno sono aumentate del 1 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò riguarda sia i prodotti alimentari, con un 1,5 per cento, che non, con uno 0,7 per cento.

Bilancio positivo per le liberalizzazioni

Ottime le stime sugli effetti delle liberalizzazioni. Finora, secondo la stima del ministero dello Sviluppo economico guidato da Pier Luigi Bersani, i principali provvedimenti delle cosiddette “lenzuolate” hanno portato a un risparmio per le famiglie tra 2,4 e 2,8 miliardi di euro. La stima tiene conto degli interventi effettuati su medicinali, telefonia mobile, tariffe aeree, cancellazione delle ipoteche, trasferimento di proprietà di automobili.

Dei tre pacchetti-Bersani solo i primi due sono andati in porto, mentre il terzo si è arenato al Senato prima dello scioglimento anticipato delle Camere. «Condividiamo l’analisi dei risparmi che hanno avuto luogo con i processi di liberalizzazione » hanno dichiarato Adusbef e Federconsumatori. Anche se, aggiungono, «vi sono ancora ombre, dovute all’arroganza di banche e assicurazioni, che testardamente non applicano in toto le normative definite da quei processi.

Un asso nella manica per il consumatore: la fiducia

La fiducia dei consumatori italiani è risalita a febbraio dopo il brusco crollo di gennaio, anche se la situazione non è delle migliori infatti circa il 10% degli intervistati non ha risposto alle domande dell’Isae relativa al clima di fiducia. Questa è la percentuale d’incertezza più alta da “quando l’inchiesta viene condotta con tecnica telefonica (gennaio 1995)”.

Quindi come detto l’indice di febbraio risale di qualche punto, anche se continuano a deteriorarsi i giudizi e le previsioni sulla situazione finanziaria della famiglia. Questa può essere definita reticenza, infatti gli italiani stanno imparando a gestire le emozioni, infatti oramai anche l’ottimismo e il pessimismo hanno un valore sul mercato, mostrando sfiducia si produce allarme per la crescita economica, le associazioni dei consumatori alzano barriere di protezione, i politici si lambiccano per rifocillare i nostri redditi, le Banche Centrali mettono liquidità nel sistema.

Finanziaria 2008: Ecco i punti salienti per i risparmiatori

Vediamo oggi quali novità introduce la Finanziaria 2008, prenderemo in esame solo i punti più importanti che riguardano noi consumatori:

Fino a 200 euro in meno di Ici
E’ prevista una riduzione dell’1,33 per mille della base imponibile, con un massimo di 200 euro, che si aggiunge all’attuale detrazione per la prima casa di 103,20 euro.

Sconti sugli affitti

Per agevolare gli affittuari con redditi bassi sono previsti due tipi di detrazioni:

  • Una generale: 300 euro per un reddito complessivo annuo fino a 15.493,71 euro; 150 euro per reddito fino a 30.987,41 euro;
  • Inoltre per i giovani tra i 20 e i 30 anni: 991,59 euro per un reddito fino a 15,493,70 euro; 495,79 euro per un reddito fino a 30.987,41 euro. Valida però solo per i primi tre anni di affitto.

Prorogato il 36% per le ristrutturazioni

La detrazione IRPEF del 36% e l’aliquota I.V.A. agevolata al 10% per i lavori di ristrutturazione degli edifici viene esteso a tutto il 2010. E’ previsto la anche per i privati che acquistano una casa entro il 30 giugno 2011 dall’impresa che ha ristrutturato l’intero fabbricato entro il 31 dicembre 2010.

Efficienza energetica degli edifici, confermata e semplificata l’agevolazione

Estesa fino al 31 dicembre 2010 anche la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici prevista dalla Finanziaria dell’anno scorso.

Abolizione del ticket sugli esami

Nel 2008 sparisce il ticket di 10 euro sulla diagnostica e le visite specialistiche.

Tagli dell’Ires e dell’Irap

La principale novità per imprese e professionisti viene forse dal taglio dell’Ires (imposta sui redditi delle società) e dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). Dal 1° gennaio 2008 l’aliquota Ires scenderà dal 33% al 27,5%. E’ previsto però un ampliamento della base imponibile che potrebbe ridurre il beneficio fiscale. Ridotta anche l’Irap che scenderà dal 4,25% al 3,9%. L’imposta viene pagata da tutti i titolari di partita Iva (imprese e professionisti).