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Mr prezzi convoca i pastifici per denunciare i continui aumenti sul prezzo della pasta

 Il prezzo della pasta sale ancora. Rispetto ad un anno fa, un chilo di spaghetti costa un terzo di più, il 32% per l’esattezza. Mr.Prezzi, il garante che sorveglia sui costi al consumo, ha convocato i grandi produttori, tra cui Barilla e De Cecco, e le imprese della grande distribuzione per sapere i motivi di questi continui aumenti nonostante la riduzione del costo del grano. Lo aveva già fatto per il pane. E’ la prima volta che il Garante sfrutta i suoi poteri per convocare grossisti e produttori. «Gli operatori del settore adottino comportamenti virtuosi per ridurre i listini», dice il Garante.
E’ sceso il costo del grano, è sceso quello della “rosetta”, è salito, inspiegabilmente, il prezzo della pasta. Tra settembre e ottobre i prezzi degli spaghetti sono aumentati ancora dell’1,4%; rispetto ad ottobre 2007, un chilo di pasta costa il 32% in più mentre alla borsa dei cereali, il prezzo del grano – denuncia la Coldiretti – si è dimezzato.

L’aumento della pasta che c’è stato quest’anno è in realtà un adeguamento, stante il livello basso da cui si partiva e l’aumento dei costi produttivi

ha affermato Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’azienda di famiglia che opera nel settore molitorio e della pastificazione, dopo l’incontro svoltosi oggi da Mister Prezzi.

Contatori elettronici anche per il gas, cosi da evitare addebiti impropri

Vi ricordate quando qualche mese fa abbiamo segnalato il problema dei contatori del gas, che a causa dell’età, segnavano valori maggiori rispetto al consumo effettivo? Ci furono analisi controlli e in effetti emerse che sopratutto i contatori più vecchi, segnalavano valori superiori a quello che era il consumo reale di gas, con un aumento ovviamente per noi consumatori.

Subito la reazione del garante che sentenziò, che tutti i contatori del gas che ad un controllo fossero risultati non funzionanti andavano cambiati gratuitamente. Com’è andata a finire tutta la storia? Il Garante per l’energia nella giornata di oggi è nuovamente intervenuto sulla questione chiedendo che vengano adottati quelli elettronici a garanzia di una migliore misurazione e qualità del servizio. La proposta è scritta in un documento, aperto alla consultazione di tutti i soggetti interessati, che indica regole, tempi e modalità per l’introduzione dei nuovi misuratori.

Numeri truffa addio!

Se ieri vi avevo parlato della decisione del Garante di bloccare l’invio da parte dei numeri non geografici 899, 166, etc. di sms che invitano a chiamare suddetti numeri che ovviamente hanno costi esorbitanti. Oggi con un altra delibera l’Authorty blocca dal prossimo 30 giugno tutte le numerazioni a sovraprezzo. Questo blocco potrà essere disattivato solo sotto espressa richiesta dell’utente.

Le numerazioni 144, 166, 163 e le altre simili usate per i servizi che prevedono un maggiore pagamento saranno progressivamente chiuse. Il nuovo Piano di numerazione nazionale approvato dall’Agcom, spiega l’Autorità per le Tlc, «consente un migliore controllo del rispetto delle norme a tutela dell’utenza e più efficaci interventi diretti a contrastare le ripetute attività illecite poste in essere negli ultimi giorni».

Petizioni per la diffusione in sicurezza dei redditi online

Da oggi è possibile aderire alla petizione creata da Adiconsum a favore della diffusione on line dei redditi degli italiani ma nel rispetto della privacy. Per aderire ci basterà visitare i siti di www.adiconsum.it e www.cittadininternet.org.

L’associazione infatti è favorevole alla pubblicazione ma critica l’assenza di filtri e di identificazione del richiedente dei dati, cosi come è invece previsto dalla legge, la mancanza di questi ha inoltre permesso di accedere ad innumerevoli dati di tutti i contribuenti, di estrarne copia, di modificarli ed elaborarli, di formare archivi, di creare liste, mettendo a rischio l’esattezza di tali dati ed esponendo i contribuenti al rischio di furto d’identità.

Multa in arrivo per l’Agenzia delle Entrate

Il direttore dell’Agenzia non aveva il potere di stabilire forme di pubblicità diverse da quelle stabilite dalla legge. Questo quello che il Garante della privacy Francesco Pizzetti, ha sottolineato, ovvero l’illegittima modalità utilizzata dal Fisco. «Si è messo a disposizione del mondo – dice Pizzetti – un patrimonio di dati che mappa l’intero paese, rende possibile le attività di profilazione, le più diverse, consente furti di identità».

Quaranta milioni di posizioni contributive, persone fisiche, società, istituzioni pubbliche on line. In tutto il mondo è stato possibile accedere ai dati, scaricarli, fare cd, modificarli e venderli. Una volta messi in rete, poi, sottolinea il Garante, i dati sfuggono al controllo di chiunque. Comunque attenzione perché ci sono rischi civili e penali per chi continua a diffondere questi dati.

Redditi online? Perché non far causa all’Agenzia delle Entrate?

Si è fatto in grande parlare della pubblicazione online dei redditi. Il garante per la Privacy a mio avviso giustamente ha chiesto uno stop alla diffusione su internet dei dati delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti a cura dell’Agenzia delle entrate. “Per tale forma di diffusione sussistono allo stato evidenti e rilevanti problemi di conformità con il quadro normativo in materia”.

Il Garante ha quindi deciso di chiedere formalmente e con urgenza ulteriori delucidazioni all’Agenzia e l’ha invitata a sospendere nel frattempo la diffusione dei dati in Internet. Intanto le associazioni dei consumatori Adoc e Codacons stanno valutando la possibilità di chiedere un risarcimento danni all’Agenzia delle entrate per chi si ritenesse leso nei suoi diritti dalla pubblicazione del proprio reddito.

Contatori del gas qualcosa si muove, finalmente tutela per i consumatori

C’eravamo già occupati del problema dei contatori del gas, per approfondimenti leggete questo articolo, ed ora l’Autorità preposta al controllo si è data una mossa. Infatti sono state introdotte delle misure che vanno a tutelare il consumatore sul fronte degli interventi di verifica sui misuratori del gas. Queste sono: sostituzione gratuita, in tempi certi e più brevi, del contatore che non funziona; forte riduzione del costo di verifica anche se i controlli accertano il corretto funzionamento del contatore. Indennizzi in caso di ritardi.

Ma ovviamente non è possibile svegliarsi la mattina e dire oggi cambio il contatore. Infatti solamente se è verificato che quest’ultimo non misura regolarmente il consumatore ha diritto alla sostituzione gratuita, il distributore dovrà redigere un verbale di sostituzione. Almeno il 90 per cento dei contatori difettosi deve essere sostituito entro 10 giorni lavorativi dalla data di invio degli esiti del controllo. Il distributore dovrà anche effettuare la ricostruzione dei consumi e rimborsare eventuali addebiti per quantitativi di gas superiori a quelli effettivamente forniti. Non solo. Per i contatori con almeno 25 anni, nulla sarà dovuto dal cliente finale per quantitativi di gas fatturato, inferiori a quello fornito: gli oneri sono a carico del distributore.

Indagine dell’Autorità sul costo del GPL in bombole

Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».

Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.

Da oggi prezzi più bassi per il pane

Buone notizie per noi consumatori, dal 14 marzo cioè oggi al 15 aprile tutti i panificato italiani potranno applicare volontariamente degli sconti sulle tipologie di pane più diffuse, o comunque praticare politiche promozionali su tutte le tipologie per le ultime ore della giornata.

Questo è il risultato dell’appello fatto da Mister Prezzi, Antonio Lirosi, che aveva chiesto di prendere provvedimenti contro la situazione d’emergenza per quanto riguarda i prezzi che si era creata già a partire dalla fine dell’anno scorso. “Ho chiesto un’assunzione di responsabilità – ha detto Lirosi – per rispondere ad una situazione di emergenza dovuta al caro vita che è frutto di condizioni internazionali generalizzate. Il prossimo appuntamento con le associazioni di categoria è tra un mese per valutare l’efficacia di questa misura”.