Potrebbe capitare, prima o poi, di dover presentare richiesta per un finanziamento. Sia quando si tratti di ristrutturare casa piuttosto che cambiare i mobili della stessa oppure fare un investimento sulla macchina nuova.
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Potrebbe capitare, prima o poi, di dover presentare richiesta per un finanziamento. Sia quando si tratti di ristrutturare casa piuttosto che cambiare i mobili della stessa oppure fare un investimento sulla macchina nuova.
Cambiare spesso il cellulare è possibile, ce lo permettono alcuni finanziamenti pensati proprio per chi vuole rimanere al passo con la tecnologia. Oggi non facciamo in tempo ad acquistare l’ultimo ritrovato che già si intravede all’orizzonte l’ombra di un nuovo, bellissimo modello, e pensiamo: deve essere mio! Anche per i pc vale il medesimo discorso; ogni mese viene immesso sul mercato sempre qualcosa di nuovo, più potente, più maneggevole, di cui non possiamo a fare a meno! Oggi cellulari e computer sono divenuti davvero indispensabili sul lavoro, e difatti non esiste cellulare senza possibilità di connessione ad internet, per avere sempre a portata di mano il controllo della posta elettronica, in ogni momento della giornata ed in qualunque luogo ci si trovi.
Che gioia i figli! Ma quanti soldi vanno via tra pannolini, vestiti e tutto il necessario? Se poi si pensa all’arredamento della stanzetta di un bebè, davvero si giunge a spendere cifre enormi. Molti genitori si sono allora rivolti al Fondo Nuovi Nati. Per i figli nati o adottati nel periodo che va dal 2009 al 2011 c’è, appunto questo Fondo che offre un sostegno ai genitori. I finanziamenti possono arrivare fino a 5mila euro a bambino, da rimborsare in 5 anni, usufruendo di un tasso agevolato, ma facendo un elenco dello stretto necessario, salta subito agli occhi che è davvero impossibile rientrare nella cifra del Fondo. I costi per il corredo del bebè, secondo un’inchiesta pubblicata dal quotidiano Il Giorno, si aggirano intorno ai 2000 euro, e sono solo per i primi giorni di vita del bambino. Come fare, quindi, ad affrontare tutte le spese?
Il credito al consumo é finalizzato all’acquisto di beni e servizi per soddisfare esigenze di natura personale, ad esempio: prestito personale, cessione del quinto dello stipendio, viene concesso ai consumatori spesso sotto la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati oppure sotto forma di prestito. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea in materia di contratti di credito al consumo, la quale sancisce il diritto di recesso entro 14 giorni, possibilità di rimborso anticipato del credito, e soprattutto richiama alla trasparenza: al consumatore devono essere fornite adeguate informazioni. Il creditore infatti, swcondo la direttiva, deve fornire al consumatore, in tempo utile prima della stipula del contratto, le informazioni necessarie per raffrontare le varie offerte al fine di prendere una decisione attenta e con cognizione di causa in merito alla conclusione di un contratto di credito.
Il sogno di tutti è da sempre quello di avere una propria casa. Che sia piccola, grande, confortevole o meno, l’importante è avere un tetto sulla testa di nostra proprietà e non avere qualcuno a cui ogni mese consegnare un affitto per qualcosa che si pagherà magari per 40 anni e che non potremo lasciare ai nostri figli. Ma quanto è difficile comprare casa oggi? Forse fino a qualche tempo fa, con la lira, si riusciva maggiormente a mettere qualcosina da parte anche perchè, in precedenza, i prezzi degli immobili erano, sinceramente, più abbordabili. Con l’arrivo dell’euro, si sa, la crisi economica ci accompagna da tempo e così, soprattutto molti giovani, non si sposano più tanto presto perchè si vive ormai nel precariato, in una condizione di instabilità che non permette di fare progetti a lunga scadenza, a causa anche del lavoro a tempo indeterminato che sembra essere un lontano ricordo per fare spazio alle famose e sempre più presenti “collaborazioni a progetto”.
Tempo fa avevamo trattato la cessione del quinto dello stipendio: prestito che permette di ottenere del denaro non avendo tantissime garanzie se non quella del proprio reddito. può succedere però di necessitare di ulteriori risorse. Quel quinto di stipendio lo si potrà far passare ad una frazione maggiore. Esiste infatti il prestito delega. Tale forma di finanziamento viene quindi applicata quando c’è già un debito che grava sulla busta paga o quando si necessita di cifre più alte.
Il prestito delega è regolato dalla legge 180 del 05.01.1950 e dal DPR 895 del 28.07.1950 e successive modifiche. Il prestito delega è una forma di prestito personale riservata ai dipendenti di enti statali convenzionati, ai dipendenti parastatali (enti locali, aziende parastatali, A.S.L., ecc) e ai dipendenti privati.
Se qualcuno ha pensato in questo periodo all’idea di farsi finanziare l’installazione di un impianto fotovoltaico, visto i grossi incentivi ed aiuti promessi, dovrà guardarsi molto bene dalle offerte di banche ed istituti finaziari. La pubblicità, infatti, è invitante non c’è che dire e tutti gli istituti sembrano molto favorevoli a finanziare un investimento, che non dimentichiamolo, grazie agli incentivi garantiti dallo Stato, si ripaga da solo, ma se si va ad analizzare le singole proposte un po’ più nel dettaglio, si vede che forse questi finanziamenti, di agevolato hanno poco o niente e che soprattutto non agevolano affatto chi vuole investire in questo settore. Le banche, infatti, propongono tassi di interesse più o meno a livello di mercato (euribor + uno spread che è variabile ma non scende quasi mai al di sotto dell’1%), anche se mascherati con qualche tecnicismo bancario poco noto ai più, che promette un investimento a “costo zero” per un impianto fotovoltaico, omettendo di dire però che il costo, o meglio il rischio zero è soprattutto per gli istituti di credito. Perché la banca, infatti, potrebbe anche finanziare l’intero importo, a patto però che il ricavato (per l’energia prodotta e remunerata dal Conto) venga fatto affluire direttamente alla banca, in tutto o in parte.