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Novembre, screening gratuito in farmacia per il controllo del cuore

Novembre, mese della prevenzione per il cuore: questo è il mese giusto per tenere sotto controllo i nemici del cuore, dalla pressione arteriosa al colesterolo, dal peso al colesterolo.

 

L’iniziativa che punta a tenere sotto controllo le malattie cardiovascolari che causano il 44% delle morti nel nostro Paese, arriva dall’iniziativa lanciata dalle 600 farmacie Apoteca Natura in collaborazione con la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), con l’Associazione medici diabetologi (Amd) e con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), con la sesta edizione della campagna ‘Ci sta a cuore il tuo cuore’

Test gratuito per tenere sotto controllo lo stomaco

 Bruciore? Pesantezza? Qual’è il problema che affligge il vostro stomaco? Sono circa 15 milioni gli italiani che accusano problemi, praticamente uno su quattro. Le donne sono le più colpite, a differenza degli uomini, che sembrano avere uno stomaco più forte in tal senso. Le donne sono infatti il doppio degli uomini e l’avanzare dell’età non riduce questo gap. Il termine mal di stomaco si usa spesso per indicare diversi tipi di disturbo, che hanno tra loro in comune una localizzazione nella parte superiore dell’addome, un termiche che però può nascondere molti significati, il male all’addome infatti può celare una semplice indigestione, un’ulcera, una gastrite oppure problemi più gravi. Fortunatamente infatti molte volte dietro la sindrome dispeptica non c’è nulla di serio, è però consigliabile sottoporsi ad un accertamento, soprattutto se il problema persiste.

Salute: prenotare visite mediche in farmacia

  D’ora in poi le visite mediche specialistiche si potranno prenotare direttamente in farmacia, attraverso il sistema CUP (Centro unificato di prenotazione) e si potranno inoltre ritirare i ticket e

Bologna: colloqui gratuiti in farmacia

 Ascom, Ascomfarma e l’Istituto di psicoanalisi neofreudianaErich Fromm‘ presentano un’iniziativa sicuramente interessante: un colloquio di un’ora, completamente gratuito, con una psicologa specializzata che si potra’ incontrare fino ad un massimo di tre volte, in uno spazio riservato all’interno di una farmacia. Per i colloqui dovremo attendere lunedi’ prossimo, ci saranno ad attenderci 3 dottoresse laureate in Psicologia e specializzate nell’istituto diretto da Giuseppe Ferrari, presteranno il servizio volontaristicamente, ogni settimana, in 5 farmacie di Bologna (Dei Servi, Dell’Immacolata, Dei Pini, San’Anna e Zincone) e nella farmacia Salus di Casalecchio di Reno.

Desiderate prenotare un colloquio? Sarà sufficiente contattare una delle farmacie associate ad Ascomfarma, per concordare un appuntamento. Il progetto é volto a potenziare il messaggio di accoglienza e di ascolto che le farmacie gia’ svolgono quotidianamente, come specificato dal presidente di Ascom Bologna Enrico Postacchini.

Voltaren gel: guida all’acquisto del generico

Se anche voi ricorrete, dietro consiglio del medico, a farmaci come Voltaren o Voltaren emulgel per sconfiggere dolori articolari e muscolari sappiate che anche in questo caso, come per altri farmaci di cui vi abbiamo già parlato (aspirina, tachipirina, moment, fastum gel) è possibile risparmiare acquistando i farmaci generici al posto di quelli di marca.

Quanto costano Voltaren e Voltaren emulgel

Voltaren e Voltaren emulgel contengono come principio attivo Diclofenac, i loro equivalenti non di marca vengono commercializzati semplicemente col nome del principio medicinale, seguito, talvolta, dal nome della casa farmaceutica produttrice. Voltaren prodotto dalla casa farmaceutica Novartis (gel 50G 1%) viene venduto al costo di 8 euro la confezione (16 euro/grammo), mentre Voltaren emulgel, stesso formato e stessa percentuale di principio attivo, ha un costo leggermente superiore: 8.4 euro la confezione (16.8 euro/grammo).

Vendita di farmaci self-service, farmacisti addio

Niente più farmacisti, questa la proposta del ministro del Lavoro Salute e della Previdenza Sociale Sacconi, che ha aggiunto, Self-service per i farmaci da banco, la cui vendita non necessita la presenza del farmacista. Ovviamente sono insorti i farmacisti, e in una nota del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, si legge:

“Proprio colui che insieme ad altri era stato tra i più fieri oppositori del Decreto Bersani, paventando chissà quali rischi per la popolazione, poi smentito dai fatti, oggi sotto la pressione degli interessi della grande distribuzione e quelli corporativi dei titolari di farmacia cambia parere e vorrebbe promuovere il self-service per i farmaci da banco“. il vero motivo di tali posizioni è da ricercarsi da una parte nella volontà della grande distribuzione di avere maggiori utili dalla vendita dei farmaci attraverso il licenziamento dei farmacisti ora occupati.

Indagine sui farmaci di fascia C

Nelle farmacie gli sconti sui medicinali da banco vanno dal 5 al 10 per cento, per avere una riduzione che tocca il 20 per cento bisogna andare nei grandi ipermercati. Anche se nonostante il risparmio molti ipermercati risultano ancora poco assortiti. In alcune città del sud come Catanzaro e Bari sono, addirittura, quasi inesistenti i center della salute così come gli ipermercati o i supermercati non sono ancora riforniti dei farmaci da banco come la legge prevede. Questo quanto emerge da un indagine effettuata da Codici, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico.

Nei periodi da giugno a novembre 2007 e da gennaio a febbraio 2008 è stato confrontato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo nei sei capoluoghi di Lombardia, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia e Calabria. L’indagine è stata svolta prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e center della salute (ove presenti), verificando la differenza del prezzo tra i diversi punti vendita e il prezzo da listino. Il confronto è stato realizzato in relazione al costo dei farmaci da prontuario. Questi i risultati:

Per le detrazioni sui farmaci basta anche l’autocertificazione

Buone notizie per quanto riguarda la salute nostra e del nostro portafoglio, le spese sanitarie sostenute per l’acquisto di medicinali nel periodo che va dal primo luglio al 31 dicembre 2007 potranno essere certificate, per la deduzione o detrazione Irpef, anche semplicemente tramite uno scontrino non parlante o comunque incompleto. Unica condizione necessaria è che il contribuente lo integri indicando anche su un foglio a parte il codice fiscale dell’acquirente nonché la natura, qualità e quantità dei farmaci acquistati.

Almeno questo quanto emerge dalla circolare n.30/E delle Agenzia delle entrare che cosi chiarisce eventuali dubbi sulla documentazione necessaria per detrarre o dedurre le spese farmaceutiche. Questa nuova modalità di certificazione per le spese medicinali è messa in atto, spiega la circolare, per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti non in possesso della documentazione idonea e che quindi rischiano di non poter usufruire dello sconto Irpef.

Prezzi dei farmaci dopo le liberalizzazioni, cosa è cambiato?

Interessante indagine del CODICI che ha controllato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo in sei città italiane. L’indagine è stata effettuata nel periodo che va dal giugno 2007 al dicembre, ovviamente dello stesso anno, prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e centri della salute, verificando la differenza di prezzo tra il prezzo di listino e quello applicato.

Con le liberalizzazioni sicuramente qualcosa è cambiato, e il consumatore che vuole risparmiare si deve per forza di cose rivolgere ai grandi ipermercati con prezzi vantaggiosi che tuttavia sono ancora poco assortiti. Ma ecco l’indagine divisa per città: