farmaci generici

Pevaryl generico. Guida all’acquisto

I farmaci di marca Pevaryl, prodotti e commercializzati dalla casa farmaceutica Janssen Cilag, contengono come principio attivo econazolo e vengono comunemente prescritti, dietro consiglio e sotto stretto controllo del medico, nel trattamento delle dermatomicosi e delle candidosi vaginali.

Gli equivalenti permettono, come sempre, di risparmiare un bel pò sul loro acquisto, e vengono prodotti e commercializzati da case farmaceutiche indipendenti con il nome di Econazolo. Di seguito troverete confrontati i prezzi di Pevaryl crema e ovuli con quelli di Pevaryl generico.

Voltaren gel: guida all’acquisto del generico

Se anche voi ricorrete, dietro consiglio del medico, a farmaci come Voltaren o Voltaren emulgel per sconfiggere dolori articolari e muscolari sappiate che anche in questo caso, come per altri farmaci di cui vi abbiamo già parlato (aspirina, tachipirina, moment, fastum gel) è possibile risparmiare acquistando i farmaci generici al posto di quelli di marca.

Quanto costano Voltaren e Voltaren emulgel

Voltaren e Voltaren emulgel contengono come principio attivo Diclofenac, i loro equivalenti non di marca vengono commercializzati semplicemente col nome del principio medicinale, seguito, talvolta, dal nome della casa farmaceutica produttrice. Voltaren prodotto dalla casa farmaceutica Novartis (gel 50G 1%) viene venduto al costo di 8 euro la confezione (16 euro/grammo), mentre Voltaren emulgel, stesso formato e stessa percentuale di principio attivo, ha un costo leggermente superiore: 8.4 euro la confezione (16.8 euro/grammo).

Disturbi della memoria nell’anziano: è possibile curarli con i farmaci generici

Anche per la cura dei disturbi di memoria tipici dell’anziano o che insorgono a causa di patologie come la demenza senile esistono i farmaci generici (o equivalenti). Tra i principi attivi comunemente impiegati in questi casi vi sono la nicergolina e la citicolina. Di seguito troverete alcune indicazioni per risparmiare proprio sull’acquisto dei farmaci contenenti questo tipo di principi medicinali.

Come sempre, confronteremo il costo dei farmaci di marca con quello dei generici perchè vi possiate rendere conto del risparmio che è possibile conseguire chiedendo al vostro medico di prescriverveli in caso di bisogno.

Farmaci generici: risparmiare sugli antibatterici a base di metronidazolo

I farmaci contenenti come principio attivo metronidazolo sono antibatterici impiegati in ginecologia per la cura di vaginosi, vaginiti e infezioni e in dermatologia per la cura di acne e rosacea. Secondo quanto riportato dall’Agenzia italiana del farmaco, alla quale rimandiamo per ogni ulteriore informazione, le sue indicazioni comprendono anche la colite da antibiotici, le infezioni chirurgiche e del cavo orale.

Anche nel caso dei farmaci a base di metronidazolo esistono in commercio le versioni equivalenti (i cosiddetti generici) dei farmaci di marca che è possibile farsi prescrivere in alternativa dal proprio medico di fiducia. Acquistando farmaci generici infatti è spesso possibile risparmiare un bel pò di denaro.

Segue un elenco di farmaci di marca e generici con indicazioni relative a denominazione commerciale, casa farmaceutica produttrice, formato, percentuale di principio attivo e prezzo, alla confezione e al grammo.

Vendita di farmaci self-service, farmacisti addio

Niente più farmacisti, questa la proposta del ministro del Lavoro Salute e della Previdenza Sociale Sacconi, che ha aggiunto, Self-service per i farmaci da banco, la cui vendita non necessita la presenza del farmacista. Ovviamente sono insorti i farmacisti, e in una nota del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, si legge:

“Proprio colui che insieme ad altri era stato tra i più fieri oppositori del Decreto Bersani, paventando chissà quali rischi per la popolazione, poi smentito dai fatti, oggi sotto la pressione degli interessi della grande distribuzione e quelli corporativi dei titolari di farmacia cambia parere e vorrebbe promuovere il self-service per i farmaci da banco“. il vero motivo di tali posizioni è da ricercarsi da una parte nella volontà della grande distribuzione di avere maggiori utili dalla vendita dei farmaci attraverso il licenziamento dei farmacisti ora occupati.

Guida ai farmaci generici: risparmiare sull’acquisto di Aleve, Momendol e Synflex

Aleve, Momendol e Synflex sono farmaci antinfiammatori e antidolorifici contenenti come principio attivo naproxene. Per questi farmaci, come per molti altri dei quali vi abbiamo già parlato, esistono le versioni cosiddette “generiche” o “equivalenti” che, anche in questo caso, recano come denominazione il principio attivo, naproxene appunto.

I generici sono disponibili in capsule, supposte e gel. Vediamo adesso, calcolatrice alla mano, quanto ci permette di risparmiare scegliere farmaci generici in luogo di quelli di marca.

Alcuni farmaci di marca contenenti naproxene:

  • Synflex 30 compresse rivestite da 550 MG: 8.54 euro (0.52 euro/g)
  • Synflex 10 supposte da 550 MG: 7.23 euro (1.3 euro/g)
  • Momendol 24 compresse rivestite da 220 MG: 8.5 euro (1.61 euro/g)
  • Aleve 10 compresse da 220 MG: 4,85 euro (2,2 euro/g)
  • Naprosyn gel 10% confezione da 50 grammi: 6.97 euro (1.39 euro/g)
  • Indagine sui farmaci di fascia C

    Nelle farmacie gli sconti sui medicinali da banco vanno dal 5 al 10 per cento, per avere una riduzione che tocca il 20 per cento bisogna andare nei grandi ipermercati. Anche se nonostante il risparmio molti ipermercati risultano ancora poco assortiti. In alcune città del sud come Catanzaro e Bari sono, addirittura, quasi inesistenti i center della salute così come gli ipermercati o i supermercati non sono ancora riforniti dei farmaci da banco come la legge prevede. Questo quanto emerge da un indagine effettuata da Codici, finanziato dal ministero dello Sviluppo economico.

    Nei periodi da giugno a novembre 2007 e da gennaio a febbraio 2008 è stato confrontato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo nei sei capoluoghi di Lombardia, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia e Calabria. L’indagine è stata svolta prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e center della salute (ove presenti), verificando la differenza del prezzo tra i diversi punti vendita e il prezzo da listino. Il confronto è stato realizzato in relazione al costo dei farmaci da prontuario. Questi i risultati:

    Risparmiare sui farmaci: arrivano i generici a marchio Coop

    La catena di supermercati Coop intraprende il primo grande passo verso la concreta liberalizzazione del settore farmaceutico, introdotta già da due anni mediante il decreto legge Bersani, attraverso la promozione di una propria linea di specialità da banco (ovvero senza obbligo di ricetta medica) battezzata “Coop salute” (come gli omonimi spazi già presenti in Coop, dedicati alla vendita di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici di marca).

    Sarà cioè possibile già dalla prossima settimana acquistare negli appositi spazi dedicati all’interno dei supermercati Coop farmaci antinfluenzali, antinfiammatori e analgesici a marchio Coop (quindi classificabili come generici) a prezzi che si annunciano inferiori del 40-50% rispetto alla media. Più precisamente, il primo farmaco senza obbligo di ricetta ad essere lanciato sarà l’antinfluenzale contenente acido acetilsalicilico (la famosa Aspirina prodotta da Bayer).

    Parte in Piemonte una campagna di informazione sullo “scontrino parlante”

    Sono passati oramai nove mesi dall’introduzione dello scontrino parlante, ovvero il nuovo sistema di fatturazione per i medicinali, ma la confusione ad oggi è ancora tanta. Per questo motivo in Piemonte Federfarma in collaborazione con l’Agenzia delle Entrare hanno deciso di aiutare i contribuenti con una campagna informativa. Per questo motivo da ieri in più di 1400 farmacie piemontesi sono stati esposti dei manifesti esplicativi per la compilazione della dichiarazione dei redditi alla luce di questa novità.

    Infatti stando a quanto stabilito nella scorsa Finanziaria dal 1 luglio 2007 per poter detrarre le spese sanitarie relative all’acquisto dei farmaci è necessario possedere il cosiddetto “scontrino parlante” che specifica la natura, quantità, e la qualità dei beni acquistati, oltre che al codice fiscale del destinatario del farmaco. Date le difficoltà legate all’introduzione, l’Agenzia delle Entrate ha poi previsto la possibilità di integrare gli “scontrini non parlanti” emessi tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2007 con un unico foglio aggiuntivo firmato dal contribuente, un’autocertificazione insomma, che contenga il codice fiscale dell’acquirente del farmaco, il numero identificativo dello scontrino nonché la natura, la qualità e la quantità di medicinale.

    Farmaci generici: risparmiare sul Moment e la Tachipirina

    Proseguiamo la nostra rubrica dedicata ai farmaci generici, se la volta scorsa mi sono limitato ad accennare un pò la storia dei farmaci generici, cosa sono? quanto si risparmia? se sono qualitativamente inferiori? e ad elencare tutti i farmaci generici che derivano dalla famosa Aspirina, vorrei ricordare brevemente il più economico e cioè il Kilios della Pfizer. Ma oggi parliamo di altri due farmaci molto comuni e che vengono utilizzati spesso.

    Sto parlando del Moment che contiene Ibuprofene che cito dalla fantastica Wikipedia è un principio attivo della famiglia dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Ha proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica. Questa classe di farmaci rappresenta la categoria di più largo impiego nel trattamento delle malattie reumatiche. Attività farmacologica: azione antiinfiammatoria attraverso il blocco della sintesi delle prostaglandine, azione antidolorifica: e’ in grado di sedare i diversi tipi di dolore (muscolare, da ferite chirurgiche traumatiche). L’efficacia del farmaco dipende dall’intensità’ del dolore infatti l’ uso del ibuprofene e’ indicato nel trattamento del dolore lieve e media intensità. Effetto antipiretico, effetto antiaggregante piastrinico. Per questo principio attivo il farmaco principale è il Moment che costa nella confezione da 12 confetti 4,3 euro, cioè 1,79 euro al grammo. Potete comprare per risparmiare un pò di soldi, il Nurofen che è un medicinale che ha come principio attivo sempre l’Ibuprofene ma costa 7,9 euro nella confezione da 24 confetti, con un prezzo al grammo di 1,65 euro, oppure c’è anche il Moment Gocce che costa 4,8 euro, con un prezzo al grammo di soli 0.24 centesimi di euro.

    Farmaci generici: l’Aspirina

    Spesso, si sente parlare di farmaci generici, ma che cos’è un farmaco generico? Quando un brevetto scade ma è ancora commercialmente interessante qualunque casa farmaceutica lo può fabbricare e commercializzare, senza dover pagare nulla al ricercatore che lo ha scoperto. Infatti la vita di un farmaco non inizia quando questo viene lanciato sul mercato, ma già una decina di anni prima.

    E durante questo periodo il farmaco costa molto e non porta nessun guadagno alla casa farmaceutica. Infatti costa scoprirlo e farlo nascere, costa produrlo in piccole quantità per testarne l’efficacia, costa studiarlo e alla fine costa raccogliere il materiale ed iniziare la procedura di registrazione presso le varie Autorità. Dopo di che bisogna affrontare i costi legati al lancio commerciale, e anche qui sono dolori. Dopo 20 anni dalla registrazione del brevetto, quest’ultimo scade e se, come detto, il farmaco è ancora interessante da un punto di vista terapeutico può venire commercializzato utilizzando non il marchio che lo ha caratterizzato nel ventennio precedente, bensì il nome chimico generico.

    In aumento il mercato dei farmaci generici

    Buone notizie per i consumatori, secondo l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per la fine del 2008 il mercato dei farmaci generici vedrà un aumento del 25 per cento. “Se la previsione si avverasse, ci vedrebbe più che soddisfatti”, dice la responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute per il Movimento consumatori, che ha commentato appunto i dati diffusi dall’Aifa.

    Aggiungendo che “Il traguardo del 25 per cento sarebbe importante perché siamo convinti che il generico sia una risorsa per il Sistema sanitario nazionale. Ricordiamo che la Nimesulide, di cui si vendono milioni di pezzi al giorno, costava circa 11,50 euro prima della scadenza del brevetto e oggi meno di 2,60 euro.