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Pollo alla varechina in arrivo dagli States?

Vi ricordate l’aviaria? E tutto le sue conseguenze sopratutto per il mercato del pollame, che subi a suo tempo un brusco calo a causa della paura ingiustificata. Ebbene oggi un altra tegola sta per colpire il settore, infatti l’unione europea potrebbe dare il via all’importazione di pollo statunitense alla varechina.

Le autorità americane stanno cercando di rimettere in discussione, il divieto imposto dal 1997, divieto imposto a causa del metodo utilizzato negli Usa per il trattamento delle carcasse di pollo con bagni di antimicrobici. Ovvero per dirlo in una sola parola varechina. La Coldiretti ricorda che questa procedura è vietata nell’unione europea dove è stabilito che, per tale trattamento, si debba utilizzare acqua potabile.

La commissione europea esamina le normative comunitarie sul roaming

Dal 7 maggio la commissione europea invita imprese, consumatori e altre parti interessate a trasmetterle informazioni per esaminare il funzionamento e l’efficacia del regolamento comunitario sul roaming, che è entrato in vigore il 30 giugno 2007. In base alle disposizioni del regolamento, nel 2008 la Commissione deve riferire al Parlamento europeo e al Consiglio in merito al funzionamento delle nuove norme in materia di roaming e all’effetto che esse producono.

La consultazione pubblica intende raccogliere dunque le risposte fornite dagli operatori di telefonia mobile, dalle imprese, dalle associazioni di consumatori e da qualsiasi altre interessata entro il 2 luglio 2008. I problemi che verranno affrontati durante questi controlli saranno:

State pensando di trasferirvi? Evitate Roma, ecco le città più care in termini di affitti

Roma conquista il primato in una classifica non certamente esaltante, infatti è la città con gli affitti più cari d’Italia. In scala mondiale la Capitale è al 29esimo posto, la classifica è stata stilata dalla Camera di Commercio di Milano. Roma guadagna cinque posizioni nel 2007 rispetto al 2006. Milano invece è “solamente” 42esima.

Ma ecco a voi un piccolo confronto tra le due città: un bilocale arredato costava l’anno scorso 800 euro a Roma (contro i 700 del 2006) e 920 a Milano (contro i 900 dell’anno prima), città dove è maggiore la richiesta per le case piccole. Per i trilocali arredati, la capitale è più cara: 1.350 euro contro i 1.200 in media della città lombarda. Quelli non arredati costano più di quelli forniti di mobili: l’affitto mensile raggiunge infatti i 1.400 euro contro i 1.000 di Milano. I costi lievitano rispettivamente a 1.800 euro e 1.350 per un quadrilocale non arredato. A livello europeo la capitale è ottava in Europa, mentre Milano è all’11/o posto.

il Tagesmutter o nido famiglia. Un ottimo metodo per risparmiare un pò sugli asili nido

Se siete mamme lavoratrici e vivete in città come Roma, Trento, Milano e Verona ci sono ottime notizie per voi: anche nel nostro paese, così tristemente distratto rispetto alle esigenze delle donne che pur avendo famiglia non vogliono, o non possono, rinunciare al proprio lavoro, sono arrivati i Tagesmutter (“mamma di giorno”), ovvero gli asili nido domiciliari. Si tratta di una consuetudine piuttosto diffusa nei paesi del Nord-Europa che, oltre a rappresentare un’ottima soluzione per le mamme che non sanno a chi affidare i propri piccoli mentre sono a lavoro, costituisce un’opportunità per le donne in cerca di un’occupazione che permetta loro di conciliare lavoro e famiglia.

I Tagesmutter sono veri e propri asili nido casalinghi dove, dopo aver seguito un breve corso di formazione e una volta ottenuti i permessi necessari, una mamma può occuparsi, in casa propria, di alcuni bambini fra 0 e 3 anni (fino a 5, inclusi i propri figli) a un costo nettamente inferiore rispetto a quello richiesto dai nido privati. A Milano, ad esempio, il costo è di 5,50 euro l’ora, 3 dei quali finanziati dal comune. Le famiglie italiane spendono mediamente 290 euro al mese per mandare i propri figli al nido, data la scarsità di strutture pubbliche disponibili dalle quali rimangono tagliati fuori moltissimi bambini. Molte madri sono costrette così a lasciare il lavoro, dal momento che lo stipendio non basta a volte neppure per coprire la retta mensile (che si aggira anche intorno alle 500 euro in alcune città del Nord-Italia) e il nostro paese certo non si distingue per numero di madri-lavoratrici.

Mutuo a tasso variabile: non conviene cosi tanto

Di recente l’ European Banking Federation ha deciso di lasciare il tasso Euribor invariato al 4,85 per cento, ha infatti comunicato che il tasso interbancario denominato in euro sulla scadenza a tre mesi è stabile, mentre quello a un settimana è salito di un punto base, al 4,27 per cento.

Secondo le associazioni dei consumatori nostrane, con Adusbef e Federconsumatori in testa, si tratta di un dato molto preoccupante se si considera che sono circa tre milioni e 200mila le famiglie che da due anni a questa parte hanno già subito aumenti di 170 euro al mese, dicono le associazioni, pari a oltre 2.000 euro l’anno per via dei rialzi del tasso di sconto effettuato dalla Bce.

Benzina ma quanto ci costi?

La benzina aumenta ogni giorno e per questo noi di GuadagnoRisparmiando vi diamo spesso consigli al fine di risparmiare, Adusbe e Federconsumatori hanno fatto un paio di conti e secondo loro i nuovi record toccati dalla benzina e dal gasolio si traducono per i cittadini in rincari di 15 euro al mese per la benzina e di 27 euro per il gasolio. Per un totale di “180 euro di aumento l’anno per la benzina e 324 per il gasolio”.

Di fronte a questi aumenti, per Federconsumatori ed Adusbef, sono “indispensabili interventi strutturali, oltre a quelli di abbattimento del carico fiscale”, interventi “che dovrebbero non solo riconfermare ma aumentare il taglio delle accise, deciso lo scorso 10 marzo”. Le due associazioni, infine, chiedono che sia “eliminato il divario, che si assesta sempre su 4-5 centesimi al litro, tra i costi dei carburanti nel nostro Paese e il resto d’Europa” e auspicano che la rete di distribuzione dei carburanti sia liberalizzata”. Applicando tutti questi accorgimenti si avrebbe un risparmi che va dai 15 ai 20 centesimi a litro sul prezzo dei carburanti.

Panorama sulle Adsl italiane: Tele2

Proseguiamo il nostro viaggio tra le Adsl italiane e dopo Libero, Alice e Tiscali ci occupiamo oggi di Tele2. Prima di tutto un pò di informazioni sull’azienda: Tele2 è un operatore di telecomunicazione fra i più grandi in Europa con 28 milioni di clienti in 24 Paesi. Tele2 fornisce servizi come operatore telefonico di rete fissa, televisione via cavo, telefonia mobile e per collegamenti ad Internet.

In Italia è presente come gestore di telefonia di rete fissa, ISP e per la rete mobile con Vodafone Omnitel. Il 6 ottobre 2007 Tele2 Italia, come Tele2 Spagna, viene acquisita da Vodafone per 775 milioni di euro. Tale operazione è completata a Dicembre. Ora, Si attendono comunicazioni riguardo il cambiamento del nome dell’azienda, poiché la stessa Tele2 Italia non è più, in alcun modo, legata a Tele2 AB Svezia. Detto questo quindi premetto che se la scelta dovesse ricadere su questo operatore consiglio di aspettare ad abbonarsi per lo meno fino a quando la situazione aziendale non si è stabilizzata.

Non si tocchi la legge sulla class action

Si difende Federconsumatori dalle critiche piovute nei giorni scorsi contro la legge sulla class action:“Non vorremmo che con un nuovo Governo alle porte, iniziasse il tiro al piccione sulle nuove normative della class action”: spiega Federcosnumatori, ricordiamo che questa legge dovrà entrare in funzione nel luglio prossimo. “L’inserimento di tali norme, nel nuovo ordinamento giudiziario è un evento di straordinaria importanza” dice il presidente, Rosario Trefiletti.

“Oltre a una migliore difesa dei cittadini” la legge permetterà di “avere uno strumento efficace e deterrente per un mercato più chiaro, più trasparente e meno ingannevole”. “Abbiamo già messo a lavoro i nostri uffici per avviare iniziative di class action nei settori bancari, assicurativi e di telecomunicazioni” continua Trefiletti. Le iniziative hanno già “coinvolto milioni di cittadini”.

Inviare sms gratuitamente con Jaxtr

Inviare sms gratis è il sogno di molti, sopratutto di noi italiani, che stando a recenti indagini siamo la nazione che più di tutte in Europa utilizza lo Short Message Service. Per inviare questi sms esistono decine di tariffe delle quali ci occuperemo nei prossimi giorni. Ma oggi voglio segnalarvi un servizio online che in cambio di un pò di pubblicità nel messaggio permetterà di inviare sms a costo zero.

“Jaxtr, una startup della Silicon Valley che permette agli utenti di aggirare le tariffe telefoniche internazionali degli operatori grazie al Web, ha annunciato oggi che offrirà un servizio di invio gratuito di sms in 38 paesi.” Scrive il sito Reuters, nfatti attraverso un interfaccia web gli utenti di questo servizio potranno inviare i propri messaggi di testo in ciascuno dei paesi supportati, tra i quali oltre l’Italia ricordiamo Usa, Brasile, Gran Bretagna, Kenya, Slovenia e Ucraina.

Ebay: alcuni consigli per evitare di essere truffati

Ebay è il più grande portale di aste online e spesso si rivela una risorsa utilissima per tutti noi risparmiatori, a patto che ci si attenga a certe regole e si prendano alcune precauzioni, ecco perché abbiamo elaborato 6 consigli fondamentali a cui attenersi:

  • Innanzitutto valutare il feedback del venditore, più si avvicina al 100 per cento maggiore sarà la sua affidabilità, controllando ovviamente anche il numero di transazioni. E’ certamente più sicuro un utente con 1.000 vendite alle spalle ed un feedback del 98% piuttosto che uno con 2 soli affari conclusi ed un feedback del 100%. Anche i commenti degli utenti possono rivelarsi utili.
  • Leggete attentamente la descrizione dell’oggetto
  • Valutate il luogo di provenienza dell’oggetto e dove si trova il venditore. Al di là che si stanno moltiplicando le truffe di utenti stranieri (soprattutto cinesi), sarà sicuramente più facile rintracciare chi si trova in Italia piuttosto che nel resto del mondo. Oltretutto per spedizioni dall’estero, specie per quelle da paesi fuori dall’Europa, i tempi per avere gli oggetti possono essere molto lunghi.
  • Verificare le spese di spedizione applicate e se ci sono ulteriori oneri doganali da pagare. Infatti alcuni venditori che vogliono fare i furbi mettono un prezzo molto basso sull’articolo per invogliare gli acquirenti, ma poi speculino sulle spese di spedizione.
  • Se possibile privilegiate sempre una spedizione tracciabile e assicurata per acquisti importanti, spendere un pò di più ma non rischierete brutti scherzi da parte dei corrieri, delle Poste o del venditore stesso.
  • Ed infine ultimo consiglio acquistate tutto tramite Paypal, infatti con questa in caso di truffa è più facile ottenere un rimborso.

In Italia ancora troppo grande il digital-divide

La questione non si trova in nessun programma elettorale eppure l’importanza di internet ed il relativo superamento del digital divide è una priorità per l’Italia pari al ponte sullo stretto, alla Tav o al completamento della Salerno-Reggio Calabria. L’allarme è stato lanciato ieri da Paola Manacorda che lascia intendere che tutto quello fatto fino ad oggi non basta a garantire a cittadini e imprese una copertura adeguata ed uniforme delle linee di connessione ad alta velocità. La Manacorda ha detto:”La tecnologia Wi-Max e la possibilità di attivare accessi wireless a lunga distanza, in quest’ottica, sono solo un primo passo, ma per dare un sostanzioso impulso alla competitività del Paese e alla coesione sociale, occorre una regia forte per far convergere un mix di investimenti tra pubblico e privato volto alla costruzione di nuove reti per una banda veramente larga.”

Preoccupazione è stata sollevata anche dal commissario europeo Viviane Reding che ha richiamato le autorità italiane circa i ritardi cronici inaccettabili per quanto riguarda la diffusione della banda larga. La penetrazione della banda larga nel nostro Paese è cresciuta al 17%, ma resta comunque al di sotto della media Ue del 20% pagando la mancanza di infrastrutture e il ruolo “ingombrante” di Telecom Italia, che lascia agli operatori alternativi una quota di mercato del 35,2%.

Anche i computer ed internet contribuiscono all’inquinamento

Non solo gli scarichi delle auto e delle industrie ma anche i computer ed il crescente uso di internet contribuiscono all’inquinamento della terra. Il mondo virtuale, le comunicazioni online, i cellulari, i calcolatori in generale ormai, secondo i ricercatori della Gartner americana, sono responsabili per ben il 2% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, la stessa percentuale causata dall’aviazione civile.

L’allarme è stato lanciato da Der Spiegel, che è il magazine settimanale tedesco più grande d’Europa e più influente di Germania. Questa rivelazione fa dire addio all’illusione che le nuove tecnologie portino ad un mondo più pulito, ecologico e più rispettoso del clima e dell’ambiente. L’unica soluzione è di ridurre il numero dei grandi computer, costruendone sempre meno ma più potenti. Le cifre illustrate dal professor Hegering, responsabile del supercomputer del centro di calcolo Leibnitz a Garching sono impressionanti.

Nel weekend la CasaEcoLogica di scena ad Imperia

Per tutti coloro che possono consiglio di andare a visitare questo week end ad Imperia la casa ecologica. Infatti venerdi, sabato e domenica ad Oneglia (in prossimità della capitaneria di Porto) sarà possibile visitare la mostra della CasaEcologica. Ci siamo occupati molto spesso della questione ambientale e perché si tratta di una faccenda fondamentale per la sopravvivenza del genere umano e perché si risparmiano anche dei soldi.

Da questa visita si potranno apprendere nuovi punti di riferimento ed esempi concreti su cui basarsi per poi passare alla parte pratica. La mostra non ha come tema solo la CasaEcologica ma anche energie rinnovabili, risparmio energetico e idrico, bioedilizia, consumi domestici consapevoli e ambiente. Mentre la casa di cui vi parlavo prima è stata realizzata dal centro per l’energia e l’ambiente di Springe, Hannover in Germania, dove da tempo hanno capito il valore del sistema l’ecologico.

La vacanza estiva? Forse meglio chiamarla vacanza “settembrina”

Quest’estate il viaggietto in Europa organizzatelo per Agosto, pagherete di più ma non troverete il solito caos estivo, no non sono impazzito. Questo è quanto emerge dall’indagine condotta annualmente dalla community TripAdvisor, dalla quale emerge che il mese più trafficato in Europa per quanto riguarda i viaggi, quest’anno sarà settembre.

Il 20 per cento degli intervistati infatti ha dichiarato che proprio in pieno settembre ha programmato un viaggio nel Vecchio Continente. Il 30 per cento dei partecipanti al sondaggio, più in generale hanno detto di voler risparmiare per queste vacanze organizzando un viaggio fuori stagione. Ed infine il 42 per cento ha dichiarato che prevede di spendere più soldi per il viaggio in Europa nel 2008 rispetto all’anno precedente.