Molti li prendono a seguito di episodi di stitichezza o diarrea mentre altri, più previdenti, scelgono di prenderli a ogni cambio di stagione per scongiurare allergie e malesseri generici. Stiamo parlando dei fermenti lattici vivi, i preziosi alleati della nostra salute.
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Antidepressivi naturali: dal risparmio al beneficio per il corpo
La depressione è un disturbo sicuramente diffuso e quindi molto ben conosciuto. Sembra, infatti, che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una diffusione maggiore tra le donne. Essa è una patologia dell’umore caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell’umore,
Chi di noi non ha l’esperienza di una giornata storta, in cui siamo stati giù di corda, tristi, più irritabili del solito e “ci sentiamo un po’ depressi“? Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero. La depressione clinica invece presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo.
Risparmiare con le tisane: infuso con semi di finocchio
Chi non lo ha mai degustato? Il finocchio è una specie presente in tutto il territorio Italiano, nei prati incolti e nelle zone collinari fino a 700 metri di altezza. si tratta quindi di una pianta che cresce spontaneamente, tuttavia, il buon sapore e l’economicità di quest’ortaggio hanno fatto sì che al giorno d’oggi, ovunque in italia, ci siano delle piantagioni e il finocchio si trova ormai ovunque.
Tipica pianta mediterranea, già conosciuta e apprezzata ai tempi dei Romani che contribuirono a diffonderla in tutta l’Europa continentale. Plinio la consigliava per la vista, avendo notato che i serpenti vi si strofinavano dopo aver perso la pelle, e che poco dopo i loro occhi vitrei si schiarivano.
Soluzione calmante e lenitiva fai da te: i miracoli della malva
Camminando le le strade o nelle campagne fuori città avete mai notato qelle piante dai fiori che hanno la forma di campanellini viola? Se li avete notati forse avrete pensato che si trattasse solo di erbacce, in realtà probabilmente vi siete fatti sfuggire un’erba quasi miracolosa: la malva.
Fa parte della famiglia delle Malvacee, ha proprietà emollienti, ammorbidenti, antiinfiammatorie, calmanti, lassative, espettoranti, lenitive. Lo sapevate? Si può usare come impacco ed infuso per mucose irritate, gengive sanguinanti, congiuntiviti, ulcerazioni, foruncoli, ascessi, emorroidi, infiammazioni degli occhi, infiammazioni della gola, bocca, gengive, stomatiti, infiammazioni della pelle, piaghe, scottature, pruriti, infiammazioni intestinali, è anche sedativa del sistema nervoso. Le virtù emollienti della malva sono conosciute sin dai tempi antichi, infatti il nome Malva deriva dal termine latino “mollire”. I Greci la chiamavano malachè, che significa “rendere morbido”.
Una valida e naturale alternativa all’olio Johnson: olio di malva e camomilla
Da sempre l’uomo si cura con le piante: decotti, infusi, tisane sono i classici rimedi della nonna per i disturbi più comuni. Si tratta di una tradizione acquisita e tramandata da migliaia di anni. La raccolta e il commercio di piante aromatiche e officinali passa attraverso l’erboristeria mentre la la pratica curativa prende il nome di fitoterapia. Già in epoca antica il sapere erboristico era diventato patrimonio di persone esperte, sacerdoti o guaritori, che tramandavano oralmente il loro bagaglio di esperienza; poi venne la tradizione scritta, che continuò a passare di mano in mano fino alla nascita di una vera e propria scienza fitoterapica di tipo farmaceutico.