divorzio

Con una finta separazione gli italiani risparmiano sulle tasse

 Avete mai pensato di fingere di essere separati per pagare meno tasse? Anche se può sembrare assurdo é quello che succede in Italia: sono sempre più i coniugi che, per pagare meno tasse, decidono di percorrere la strada della falsa separazione matrimoniale. Una famiglia monoreddito puo’ cosi’ realizzare una sorta di quoziente familiare ‘fai da te’, e risparmiare in termini di Irpef, si può per esempio trasformare una seconda casa in ‘abitazione principale’ con ulteriori sconti fiscali.

L’aiuto dei nonni fa risparmiare su baby sitter e asilo

Il sogno di quanti di noi è vivere vicino la propria famiglia? Una delle ragioni risiede nell’aiuto che i nostri genitori possono apportare nel caso in cui fossimo a nostra volta genitori e non sapessimo dove lasciare i nostri figli in caso di necessità. Secondo uno studio effettuato dall’Associazione avvocati matrimonialisti italiani circa il ruolo fondamentale che oggi gli anziani esercitano nella società italiana, in Italia sono 13 milioni gli anziani e 9 milioni i nonni che si occupano di 4 milioni di bambini, in età compresa fra 0 e 13 anni, trascorrendo gran parte della loro giornata ed i fine settimana con i nipoti, facendo risparmiare ai loro figli ben 1000 euro mensili che avrebbero speso per pagare baby sitter o asilo nido.

Divorzio consensuale e giudiziale, quanto si spende

 Secondo l’Istat il numero dei divorzi è aumentato di ben il 7% in un anno. Ma quanto costa divorziare?Secondo l’indagine dell’Adoc le spese possono arrivare sino ad un massimo di 23mila euro in un anno e questo fa pensare che oggi divorziare non è una cosa alla portata di tutti ma un “lusso” per pochi. A rendere così oneroso il divorzio sono i vari avvocati, psicologi, nuovi mutui, assegni di mantenimento, piatti rotti.

A Genova consulenza gratuita per matrimoni in crisi

 La vita dei matrimoni tende a diminuire sempre più: l’Istat conferma un’alta percentuale di fallimenti precoci, che raggiunge il 30% entro il terzo anno di matrimonio. In pratica dopo il giorno del fatidico sì, le coppie resistono meno di tre anni. Ma i fallimenti non riguardano sollo coppie che sin da subito (o anche prima di sposarsi), presentavano dei problemi, ma anche quelle che andavano d’amore e d’accordo e solo dopo il matrimonio sono sorti problemi impensabili. L’esperienza del fallimento coinvolge ormai coppie di ogni età che si ritenevano solide, coppie che erano sicure della propria scelta e che mai avrebbero pensato di doversi rivolgere ad un avvocato.

Paradosso del Belpaese: In Italia divorziare conviene

 Divorzi simulati per risparmiare? Non ci credete? Leggete quanto segue e scoprirete che in Italia siamo veramente arrivati al limite: per risparmiare alcuni decidono di divorziare. Dopo la separzione uno dei due coniugi può dichiarare un’eventuale seconda casa come prima e risparmiare così fino a 1.500 euro all’anno. L’abolizione della tassa di proprietà sulla prima casa (ICI), recentemente introdotta dal primo ministro Silvio Berlusconi, ha trasformato il divorzio in un affare conveniente, ha spiegato il quotidiano La Repubblica in un recente articolo.

Altre riduzioni ci sarebbero anche per l’elettricità, il gas e le tasse scolastiche, in caso la coppia “separata” abbia dei figli. Il risultato sarebbe che il 5% delle 50.000 coppie italiane che divorziano lo farebbe solo per finta, continuando a vivere d’amore e d’accordo sotto lo stesso tetto. Gli ex (per finta) coniugi vivono quindi in perfetta armonia, senza controlli e sanzioni e probabilmente meglio di prima dato che pagano meno tasse.