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Agenzia delle entrate, falsa mail rimborsi

Un annuncio sul sito ufficiale dell’Adiconsum. Eccolo:

Attenzione alle mail provenienti dall’indirizzo [email protected]

Il sito spiega che le mail “incriminate” vengono dall’indirizzo mail dell’Agenzia delle Entrate, ma, a nome di falsi funzionari, presentano la richiesta di compilare un modulo di pagamento dove vengono richieste le coordinate bancarie, dati della carta d’identità e del codice fiscale.

Si tratta, evidentemente, di un fenomeno di phishing, mail “truffa” che fgeneralmente richiedono proprio questo tipo di informazioni sensibili usando falsi siti web o indirizzi mail istituzionali.

Multa in arrivo per l’Agenzia delle Entrate

Il direttore dell’Agenzia non aveva il potere di stabilire forme di pubblicità diverse da quelle stabilite dalla legge. Questo quello che il Garante della privacy Francesco Pizzetti, ha sottolineato, ovvero l’illegittima modalità utilizzata dal Fisco. «Si è messo a disposizione del mondo – dice Pizzetti – un patrimonio di dati che mappa l’intero paese, rende possibile le attività di profilazione, le più diverse, consente furti di identità».

Quaranta milioni di posizioni contributive, persone fisiche, società, istituzioni pubbliche on line. In tutto il mondo è stato possibile accedere ai dati, scaricarli, fare cd, modificarli e venderli. Una volta messi in rete, poi, sottolinea il Garante, i dati sfuggono al controllo di chiunque. Comunque attenzione perché ci sono rischi civili e penali per chi continua a diffondere questi dati.

Dal primo luglio bollette telefoniche in chiaro

Novità in arrivo per le bollette telefoniche, infatti dal primo luglio tutti coloro che ricevono a casa la fatturazione dettagliate delle chiamate troveranno tutti i numeri in chiaro, quindi senza i fastidiosi asterischi. Ad annunciarlo è il presidente dell’Autorità garante per la tutela dei dati personali, Francesco Pizzetti, che nella giornata di ieri ha autorizzato le varie compagnie telefoniche ad emettere fatture dettagliate senza il mascheramento delle ultime tre cifre dei numeri chiamati, come accade attualmente.

Anche se chi vuole potrà ancora ricevere le bollette con le tre ultime cifre oscurate, ma questa sarà una richiesta che andrà fatta espressamente al proprio gestore. Il provvedimento spiega l’Autorità:

tiene conto delle esigenze, più volte manifestate in questi anni da alcuni abbonati, di poter verificare più agevolmente l’esattezza degli addebiti e le chiamate effettuate

. Infatti attualmente si possono conoscere i numeri completi solo per eventuali contestazioni di addebiti.