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Come rispondere alle società di recupero crediti?

Ricevere una telefonata o una comunicazione da parte di una società che etichetta come pagatori insoluti non è mai piacevole. Eppure si tratta di una situazione molto comune quella di finire nelle mani di una società di recupero crediti per un pagamento dovuto.

società di recupero crediti

WhatsApp, la truffa che ruba i soldi dal credito

Viaggia ancora via Whatsapp la nuova ennesima truffa che cerca di raggirare gli ignari utenti o spesso un po’ troppo distratti tanto da cliccare su qualsiasi messaggio capiti loro a tiro. L’ultima truffa in circolazione in queste ore è relativa a al furto del credito del telefono. Vediamo i dettagli. 

In pratica sta circolando un nuovo messaggio via che promette di regalare una ricarica di 5 euro a tutti, al di là del tipo di gestore che si abbia, Tim, Wind, Vodafone e Iliad.

Attenzione perché si tratta della solita truffa che circola sulla app: con il messaggio si invia l’ignaro utente a cliccare su un semplice link allegato. 

Acquisti a rate: maggiori garanzie nel credito al consumo

 Una vera rivoluzione del credito al consumo attende i cittadini italiani a partire dal 2011, quando entreranno in vigore le regole europee per garantire ai consumatori una maggiore trasparenza su costi e condizioni. Dall’anno prossimo i consumatori potranno interrompere il pagamento delle rate in caso di mancata consegna o difetto del prodotto. Non si parlerà più di credito al consumo ma la nuova normativa parla di credito ai consumatori puntando quindi sul rapporto personale tra ente erogatore del finanziamento e cliente. I mediatori creditizi dovranno avere forma di società di capitali e dipendenti e organi dotati di caratteristiche di indipendenza e onorabilità. Il credito al consumo é un settore che registra un calo, per questa ragione Adiconsum ha chiesto che venga esteso il Piano Famiglie (sospensione mutui) anche per il credito al consumo.

Car pooling, al via lo sconto sul pedaggio

Car pooling anche per dimezzare il pedaggio autostradale. Car Pooling è la nuova iniziativa lanciata da Autostrade per l’Italia per l’autostrada A9, in concomitanza con l’inizio dei lavori di ampliamento a 3 corsie nel tratto da Lainate a Como.

Dal 31 agosto fino alla fine dei lavori previsti, tutte le vetture con almeno 4 persone a bordo sull’autostrada da Como e Varese verso Milano e viceversa godranno nella fascia oraria di punta di importanti sconti. Eccoli: uno sconto di più del 50% sul pedaggio – che passa da 1,30 euro a 0,50; piste dedicate al Car Pooling; una piattaforma internet a supporto dell’organizzazione del viaggio.

Bankitalia, ecco l’arbitro del risparmio

Arriva l’arbitro del risparmio. Una vera e propria rivoluzione per chi ha perso dei soldi in seguito ad un comportamento scorretto di un operatore finanziario. Ed ecco la notizia: dal prossimo ottobre ci sarà un nuovo organismo tutto nuovo al posto dell’Ombudsman dell’Abi. Organismo assai criticato perché deputato a decidere sugli errori delle banche ma nominato dallo stesso mondo bancario. Il suo raggio d’azione non comprenderà solo le banche ma anche l’operato, ad esempio, di Poste italiane per quanto concerne Bancoposta.

Un’attività di monitoraggio sui crediti al consumo, carte di pagamento comunque ogni operazione o forma di investimento. Il nuovo “arbitro” si occuperà delle controversie per operazioni fino a 100mila euro, iniziate a partire dal 1° gennaio 2007. L’Arbitro può occuparsi di casi che non siano stati, ovviamente, già sottoposti all’operato dell’autorità giudiziaria. Si tratterà di un organismo giudicante assolutamente sopra le parti.

Giornata Europea del Consumatore, Rendiamoci conto

Giornata Europea del Consumatore. Oggi l’appuntamento, dalla parte – a livello sovranazionale – di noialtri. Coloro che acquistano, consumano, scelgono e provano ancora a risparmiare. Come anticipato, protagonista la necessità di ripensamento dei modelli di consumo in tempi di crisi.

Meglena Kuneva, Commissario Ue alla tutela dei consumatori, ha parlato chiaramente di crisi:

Questa Giornata del consumatore costituisce in una certa misura una nuova partenza, soprattutto per far fronte alla crisi attuale, che è la più grave dal 1930. La politica dei consumatori, quindi, è in equilibrio con le preoccupazioni attuali, anzi ne costituisce un elemento di soluzione

E il consumatore, oggi, deve essere più veloce di ieri. Deve essere informato.

Tim e Vodafone, arriva la multa dell’Antitrust

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato – con l’importo massimo, 500 mila euro ciascuno – le compagnie telefoniche Tim e Vodafone per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore. La denuncia era partita da Altroconsumo, che riporta la notizia sul suo sito trionfante.

Tim ha già annunciato che farà ricorso, mentre Vodafone ha ribadito la correttezza delle proprie informative e azioni. Il punto, per l’Antitrust, è: poca informazione e poca trasparenza da parte delle due principali compagnie di telefonia mobile avrebbero impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe, peraltro attuate unilateralmente e con maggiorazioni eccessive. Non ci sarebbero poi state le adeguate informazioni al consumatore per la portabilità del numero da un operatore all’altro e le modalità di rimborso del credito residuo.

Ennesimo chiarimento del Fisco sull’esenzione ICI

Ennesimo chiarimento del Fisco, riguardo l’ICI: le prime cartelle per il pagamento dell’Ici 2008 sono già partite ma per chi possiede solo la prima casa, e non risiede in abitazioni di lusso, non dovrà pagare. In ogni caso, chi abbia già provveduto, avrà in automatico il rimborso delle somme versate. La consegna dei bollettini Ici anche a chi è stato escluso dal pagamento dell’imposta sugli immobili è conseguenza dei tempi tecnici necessari all’invio materiale delle diverse cartelle:

“Il processo – ha spiegato nei giorni scorsi Equitalia, la società che cura la riscossione pubblica – è stato avviato a marzo 2008 per ottemperare agli obblighi normativi e rispettare la prima scadenza di pagamento del prossimo 16 giugno”. “Tutti i cittadini che nel 2007 hanno effettuato il versamento dell’Ici – apre così la guida – hanno ricevuto da tutte le società di Equitalia i bollettini per il pagamento per il 2008”.

Ondata di email truffa, colpita questa volta Trenitalia

Come molti sanno ormai il metodo più semplice per truffare le persone in internet è il phishing, ovvero, cito da Wikipedia, una attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale, ed è utilizzata per ottenere l’accesso a informazioni personali o riservate con la finalità del furto di identità mediante l’utilizzo delle comunicazioni elettroniche, soprattutto messaggi di posta elettronica fasulli o messaggi istantanei, ma anche contatti telefonici.

Grazie a questi messaggi, l’utente è ingannato e portato a rivelare dati personali, come numero di conto corrente, numero di carta di credito, codici di identificazione, ecc. Molti sono stati i casi di phishing, l’ultimo in ordine di tempo riguarda Trenitalia. Infatti stanno circolando false email con il nome della società delle ferrovie, volte ad ottenere informazioni personali. La denuncia arriva dalle stesse Ferrovie dello Stato che invita i clienti a non rispondere a messaggi elettronici con richieste di conto corrente, di carta di credito e codici di identificazione, richieste “mai inoltrate da Trenitalia via e-mail”. Il phishing colpisce dunque anche le ferrovie.

L’Italia rischia la fine degli Stati Uniti, l’onda lunga dei mutui subprime si avvicina

Dopo aver chiuso i rubinetti in Usa e Australia, ora Macquaire, colosso australiano dei mutui, chiude il rubinetto del credito ipotecario anche da noi in Italia. La Penisola finora era considerata una roccaforte del risparmio ‘sicuro’, ma viste le difficili condizioni di finanziamento e del mercato creditizio a livello globale la banca di Sydney ha deciso la “cessazione dell’attività di erogazione di nuovi mutui”.

Quello che ha dato il la allo stop sono state le stime di Bankitalia, dove si parla di una difficoltà in crescita degli italiani a pagare il mutuo. E le dichiarazioni di Macquarie, operativa in Italia dal 2005, rischiano di suonare come un campanello d’allarme per altri istituti di credito, italiani e stranieri, che potrebbero imitarla per non ritrovarsi anche in Italia con troppi crediti in sofferenza difficili da gestire.

Mutui: In Italia quelli più cari

I mutui costano molto caro alle famiglie italiane, che sono le più esposte in Europa al rischio tassi d’interesse. Questo quanto emerge dalla Relazione Annuale della Banca d’Italia che sottolinea come, sebbene la qualità del credito bancario resti elevata, si riscontrino comunque più ritardi nel pagare le rate dei mutui a tasso variabile rispetto a quelli a tasso fisso. Negli ultimi due anni, si legge, il peso dei nuovi prestiti a tasso variabile sul totale dei nuovi finanziamenti alle famiglie per acquisto di case è diminuito di 37 punti percentuali, convergendo al valore medio dell’area euro.

“Tuttavia – avverte Bankitalia – l’elevata quota di finanziamenti a tasso variabile erogata negli anni passati fa sì che l’esposizione delle famiglie italiane ai rischi derivanti dalle variazioni dei tassi di mercato rimanga più alta rispetto alla media europea”. Inoltre lo scorso anno il tasso di interesse sulle nuove erogazioni di mutui a tasso variabile è cresciuto fino ad arrivare al 5,5 per cento, In Italia, si legge ancora, il costo dei mutui, sia a tasso variabile, sia fisso, è maggiore che nel resto dell’area euro, anche se per quelli a tasso fisso il differenziale si è ridotto a fine 2007 di 7 decimi di punto grazie alla maggior concorrenza.

Più trasparenza da parte delle banche

Le banche italiane seguiranno le regole delle autorità e daranno il via ad un confronto con i consumatori per dare maggiore trasparenza sulle commissioni di massimo scoperto. Lo afferma il presidente dell’Associazione bancaria, Corrado Faissola, rispondendo al governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che lo aveva definito un “istituto poco difendibile sul piano della trasparenza”.

“Sul massimo scoperto – ha detto Faissola – seguiremo le indicazioni che ci ha dato Draghi e ci confronteremo con le autorità, dalla Banca d’Italia all’Antitrust”. Faissola non ha poi escluso la possibilità di incontrare “eventualmente” le associazioni “che rappresentano gli interessi di coloro che pagano queste commissioni di scoperto” al fine di “dare maggiore trasparenza anche in questo campo al comportamento delle banche”.

Accordo Abi-Tesoro: non idilliache le reazioni delle associazioni dei consumatori

“Rigore assoluto e una severità mai vista prima nei confronti degli istituti di credito”. Questo quello che chiede il Codacons al governo, dopo l’accordo tra l’ABI-Tesoro sui mutui a tasso variabile, del quale vi avevamo parlato ieri. “Continuiamo a non credere ad accordi che, anche lontanamente, possano andare a vantaggio dei mutuatari” dichiara l’associazione “mentre crediamo che ancora molto si possa fare per costringere le banche al rispetto delle leggi vigenti”. Il Codacons ricorda in particolare “l’inosservanza delle disposizioni contenute nei pacchetti Bersani” che avrebbe “provocato un danno ai cittadini pari a 5,9 miliardi di euro”. “Questi soldi – conclude la nota dell’associazione- devono essere necessariamente restituiti ai cittadini. In questo senso ci aspettiamo un prossimo impegno concreto da parte del Governo”.

Molto scetticismo sull’accordo raggiunto anche da parte dell’Aduc, secondo quest’ultima ““ha sbandierato un accordo con l’associazione delle banche prevedendo un risparmio pari a circa 850 euro all’anno per 1,2 milioni di famiglie” dice l’associazione che giudica la notizia “falsa”. “Nel comunicato dell’Abi – spiega l’associazione – si legge che l’accordo non prevede alcun risparmio, ma solo una dilazione nel pagamento”. In pratica, spiega l’Aduc “si concede un ulteriore finanziamento (a tassi abbastanza agevolati: l’Irs decennale più lo 0,5 per cento)”. Ma “le famiglie” secondo l’Aduc “non risparmieranno alcunché perché dovranno pagare “ulteriori interessi”.

Sky-Life solo su richiesta, pronto risarcimento da parte di Sky

Ve ne avevamo già parlato qualche tempo fa ed oggi il tribunale di Roma ha riconosciuto le ragioni degli abbonati a Sky ricorsi contro l’emittente per la distribuzione della rivista “Sky-Life”. Con l’accoglimento delle istanze raccolte dal Movimento Consumatori, con l’intervento dell’Unione Nazionale Consumatori, il colosso della TV a pagamento è stato infatti condannato a restituire, a oltre quattro milioni di abbonati, i costi del mensile per un totale di 32 milioni di euro.

Per chi si fosse perso il fattaccio, la vicenda risale ai primi mesi di quest’anno quando Sky con un comunicato, dichiarava che dal primo marzo la rivista, in passato denominata “SkyMagazine” e inclusa nel pacchetto abbonamento, avrebbe comportato un ulteriore costo di 0,40 o 0,90 euro a numero per tutti gli utenti che non avessero disdetto il servizio.