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Le agevolazioni per il risparmio energetico

Un comodo documento dell’Agenzia delle Entrate c’informa sugli incentivi e sgravi fiscali del risparmio energetico. Oltre al molto dettagliato elenco dei diversi tipi di interventi per i quali è possibile fruire della detrazione d’imposta del 55%, la guida spiega passo dopo passo cosa fare per ottenere il beneficio fiscale. In appendice, gli schemi della documentazione da acquisire per il riconoscimento della detrazione. La detrazione al 55% da ripartire in tre rate annuali di pari importo è destinata a queste tipologie d’intervento:

  • riqualificazione energetica di edifici esistenti, detrazione massima 100mila euro
  • involucro degli edifici, 60mila euro
  • installazione di pannelli solari, 60mila euro
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, 30mila euro.

Per poter utilizzare le detrazioni bisogna:

  • acquisire l’asseverazione che attesti la rispondenza dell’intervento ai requisiti previsti
  • acquisire l’attestato di certificazione energetica o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, da inviare via internet o per raccomandata all’Enea entro sessanta giorni dalla fine dei lavori e, comunque, non oltre fine febbraio.
  • i contribuenti non titolari di reddito d’impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute per l’esecuzione degli interventi
  • conservare ed esibire, tutta la documentazione.

Risparmiare energia utilizzando una “ciabatta”

Un oggetto semplice, poco costoso e reperibile ovunque, anche al supermercato sotto casa, permette di evitare il salasso della bolletta elettrica e, soprattutto, contribuisce a migliorare l’ambiente evitando di sperperare energia. No non sono matto, questo strumento esiste ed ha un nome ben preciso ovvero multi presa con interruttore, nota con il nome di ciabatta. Ed è fondamentale proprio la presenza dell’interruttore, tipicamente uno switch luminoso, che consente di staccare dalla rete elettrica tutto quello che è collegato alla multi presa. In questo modo si evita lo spreco causato dai troppi alimentatori esterni presenti in casa. E ce ne sono tanti: i caricabatteria per i telefonini, per l’iPod o qualsiasi lettore Mp3, la stampante, il computer portatile, la macchina fotografica digitale, la Psp, i dischi fissi, periferiche di ogni tipo e chi più ne ha più ne metta.

Se fino a qualche anno fa in un’abitazione erano presenti due o tre alimentatori sempre sotto tensione e il loro assorbimento – e dunque l’impatto ambientale – era trascurabile, adesso con il proliferare di apparecchi portatili che necessitano di essere caricati, l’elettricità inutilmente sprecata inizia a diventare troppa. E la soluzione al problema è semplice: collegare gli alimentatori a ciabatte o a prese a muro con interruttore, per staccare dalla rete l’apparecchio quando non serve. Il mercato offre moltissimi modelli per tutte le tasche e senza andare a spendere cifre folli basta comprare prodotti di marche note evitando sconosciuti oggetti Made in China.

Niente più code e meno spese per i bollettini

Ecco una news per risparmiare qualche euro e sopratutto tempo. Potremo dire addio alla coda agli uffici postali. Infatti a breve sarà possibile pagare i bollettini di conto corrente direttamente via internet, invece di recarsi fisicamente ad un ufficio dell’azienda Pt, pagando la medesima tariffa di un euro. La novità è in arrivo con il nuovo conto “Web Bancoposta” che verrà offerto da aprile.

Il conto telematico “zero spese, zero interessi” – così come è stato immaginato dall’azienda postale – non ha appunto spese ed include gratuitamente la disponibilità della carta di pagamento Postamat (circuito MasterCard con microchip), della carta di credito revolving e del servizio di phobanking.

Alcuni consigli per risparmiare a Carnevale

A Carnevale ogni scherzo vale, ma i rincari di dolci e costumi tipici di questa festa non sono per niente uno scherzo, sono reali. “E’ un peccato vedere una tipica festa italiana, ammirata in tutto il mondo, trasformarsi in un evento speculativo. Si corre il rischio che la maschera più gettonata quest’anno sarà quello del “povero”, visti i costi di noleggio o acquisto di un costume”, dice il presidente dell’Adoc, Carlo Pileri. Per questo ecco una serie di consigli per non trovarsi ad affrontare situazioni davvero poco divertenti e sopratutto risparmiare:

  • Decidere al momento del noleggio di un costume, oltre alla cifra da pagare, anche quella da corrispondere al commerciante per eventuali danni causati alla maschera. Provocare anche piccoli danni al costume crea al momento della riconsegna brutte sorprese.
  • L’acquisto di una maschera deve essere ragionato quanto quello di un qualsiasi altro vestito. Non farsi dunque prendere dalla gioia della festa, ma valutare con cura i materiali e la consistenza dell’abito.
  • Impianto fotovoltaico: alcuni calcoli e considerazioni

    Parliamo in questo articolo, del fotovoltaico, che, oltre ad essere un energia pulita è anche una potenziale buona fonte di risparmio. Questo perché non sembra essere così immediato il vantaggio economico nell’installazione di questi impianti oltre che difficoltoso il reperimento dei materiali. Per questo, vi segnalo un interessante intervista, fatta a Carlo Privato, responsabile Area Fotovoltaica del Dipartimento Tecnologie per l’Energia, Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico, ENEA che ha effettuato una piccola analisi economica di quel che si andrebbe a a spendere tenuto conto delle difficoltà tecniche, nell’installazione di un impianto fotovoltaico, e di quando invece inizierebbe ad esserci il ritorno economico.

    Le domande che gli sono state poste sono: Quanto si deve investire per realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione? In quanto tempo si ammortizza l’investimento? Quando si comincia a guadagnare?

    Enel blocca il prezzo della bolletta

    Chi sceglierà come fornitore d’energia Enel, non avrà sorprese in bolletta per i prossimi due anni. Infatti Enel Energia, propone un’offerta per le utenze domestiche che “congela” il prezzo dell’energia elettrica e del gas per ben due anni. L’offerta si chiama EnergiaPura ed è nata come risposta a tutti i consumatori che vogliono ripararsi dall’aumento costante del prezzo delle bollette. Inoltre le famiglie avranno comunque la possibilità di scegliere anche l’offerta Bioraria che permette di risparmiare a tutti coloro i quali si trovano prevalentemente a casa la sera (dalle 19 alle 8 nei giorni feriali) oppure nel week end e nei giorni festivi. Per poter aderire l’offerta abbiamo tempo fino alla fine di aprile.

    Alla convenienza economica e alla sicurezza del prezzo (si ricorda però che per ottenere un risparmio significativo in bolletta, si dovrà avere almeno il 67% dei consumi nella fascia a minor costo quindi quella notturna o festiva), si aggiunge così la semplicità di avere un unico fornitore, un unico Contact Center e, in seguito, se si vuole, un’unica bolletta, inviabile anche via web.

    Scegliere frutta di stagione

    La frutta, per molti forse la parte più buona di un pasto a volte non è ne fresca ne economica. Questo accade sopratutto se a Gennaio decidiamo di comprare delle albicocche che esternamente sembrano perfette. Sono ovviamente frutta coltivata in serra, e che la maggior parte delle volte non è per niente gustosa come un albicocca comprata a Luglio. Quindi la frutta di serra come detto oltre a non essere “buona” e anche molto più costosa. Per questo vi voglio aiutare nella spesa dal fruttivendolo, eccovi una lista di quasi tutti i frutti, e il mese o i mesi durante i quali potete comparli freschi:

    • Albicocche: Giugno, Luglio, Agosto
    • Angurie: Luglio, Agosto
    • Arance: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Novembre, Dicembre
    • Avocado: Novembre, Dicembre
    • Banane: Tutto l’anno
    • Cachi: Ottobre, Novembre, Dicembre
    • Castagne: Ottobre, Novembre
    • Ciliege: Maggio, Giugno, Luglio
    • Fichi: Luglio, Agosto, Settembre
    • Fichi d’India: Settembre
    • Fragole: Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto
    • Kiwi: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Novembre, Dicembre
    • Lamponi: Luglio, Agosto
    • Limoni: Marzo, Aprile, Giugno, Luglio, Ottobre, Novembre

    Consigli per decidere di acquistare nuovo o usato

    Spesso ci si presentano delle vere occasioni, prodotti usati ma praticamente nuovi, ad un prezzo molto basso. Sopratutto per chi compra su Ebay la formula: vendo cellulare usato pochissimo come nuovo a meno della metà del prezzo originale, è parecchio nota. Ma a volte si prendono dei “granchi” quindi come riuscire a districarsi, ed a capire se in effetti vale la pena comprare quel determinato prodotto usato o è meglio comprarlo direttamente nuovo?

    Per questo oggi vi voglio dare dei piccoli suggerimenti per capire se l’acquisto di un determinato prodotto usato vale il rischio o meno. Innanzitutto bisogna vedere se il risparmio che avremo acquistando il prodotto usato, giustifica il rischio. Mi spiego se un cellulare nuovo costa 300euro lo troviamo usato a 250, non so voi ma io preferisco prenderlo nuovo.

    Quanto costa fumare e quanti soldi si possono risparmiare smettendo?

     

    Che fumare faccia male ormai lo sanno anche i muri, ed il danno alla salute è sia per chi tiene la sigaretta in mano sia per chi gli sta intorno e respira passivamente. Nonostante le campagne antifumo o i video come quello in fondo all’articolo (gli effetti del fumo dopo 400 sigarette), c’è chi ancora non riesce a smettere con questo stupido vizio.

    Proviamo allora a vedere la situazione dal punto di vista economico: può darsi che, rendendosi conto del possibile risparmio, anche il più accanito fumatore decida che sia ora di gettare via il pacchetto. Come esempio prendiamo un fumatore medio, 10 sigarette al giorno, ed un prezzo medio a pacchetto di 3,5 euro. In un giorno ciò significa un costo di 1,75 euro, che corrispondono a circa 52 euro al mese.

    10 consigli per risparmiare sul conto corrente bancario

    Ormai quasi il 90% degli italiani possiede almeno un conto corrente, sul quale generalmente accredita il proprio stipendio e attraverso cui paga bollette e spese varie; per manutenere e gestire questi conti con i relativi servizi, le banche, come è ovvio che sia, fanno pagare prezzi piuttosto salati; infatti in Italia gli istituti di credito rappresentano ancora una “casta” e la tanto auspicata liberalizzazione del mercato risulta molto più lenta rispetto agli altri paesi europei.

     

    Con il decreto Bersani di pochi mesi fa sono stati aboliti i costi di chiusura dei conti correnti, ma la strada è ancora lunga per arrivare ad ottenere la gestione dei propri soldi totalmente gratuita. Per questo motivo, è necessario stare molto attenti ai cosiddetti “costi nascosti“, ossia tutte quelle gabelle imposte dalla banca per certe operazioni, in grado di far lievitare le spese in maniera invisibile ma inesorabile. Ecco 10 consigli per difendersi e per risparmiare un po’ di soldi alla fine dell’anno:

    1. Evitate di lasciare sul conto corrente somme superiori ai 2.000 euro; i tassi d’interesse applicati sono veramente ridicoli.
    2. Controllate l’estratto conto attraverso internet, evitando i servizi a pagamento come la spedizione a casa.

    Tagliarsi i capelli da soli e rinunciare al barbiere

    La cura estetica della propria persona è uno degli argomenti che più stanno a cuore a donne e uomini e la spesa ad essa collegata sale inesorabilmente di anno in anno. Ci sono tuttavia moltissime alternative per risparmiare ed oggi partiremo dai capelli maschili.

    Premesso che le donne rinunciano difficilmente ad andare dal parrucchiere con una certa regolarità, al contrario molti uomini, per comodità o per gusto, adottano tagli di capelli molto semplici che non richiederebbero l’intervento di una mano esperta. Ciò nonostante, si continua a vedere dal barbiere persone che richiedono espressamente la rapata a zero o quasi. Vogliamo poi parlare dei bambini? Fino ai 10 anni i capelli sono l’ultimo dei problemi per un ragazzino, ma tuttavia i parrucchieri continuano ad eseguire tagli a caschetto o con frangetta veramente banali.

    Tutto questo ha ovviamente un costo, spesso sottovalutato, che può pesare alla fine dell’anno su un bilancio familiare. Proviamo a fare due conti:

    Trucchi e consigli contro il caro pane

    Il pane è il componente base della nostra alimentazione da migliaia di anni e si caratterizza per le molteplici forme e tipologie che si possono trovare in commercio: filoni, filoncini, rosette, ciabatte, baguette, panini, integrale, salato e molte altre.

    Purtroppo l’aumento indiscriminato dei prezzi avvenuto negli ultimi tempi ha fatto sì che anche il costo del pane sia cresciuto in maniera esagerata, tanto che, notizia di pochi giorni fa, secondo le statistiche ci sarebbe stato un calo dei consumi non indifferente anche per questa “materia prima” dell’alimentazione.

    Ciò nonostante, qualcuno continua a compiere il peccato mortale di buttare nella spazzatura il pane inutilizzato. Quali soluzioni alternative possiamo adottare?

    Latte fresco o UHT, quanto si può risparmiare?

    Il latte, fin dalla tenera età, rappresenta per l’essere umano uno dei componenti base dell’alimentazione, in quanto fornisce al nostro organismo importanti sostanze nutritive quali zuccheri, proteine, sali minerali, vitamine e numerosi enzimi, favorendo così la crescita e lo sviluppo.

    La prima colazione mattutina a base di latte è un rito per milioni di famiglie ed è altamente consigliata da parte di tutti i medici nutrizionisti; è anche vero, però, che il prezzo del latte fresco è cresciuto molto negli ultimi anni ed attualmente si aggira intorno a 1,60 euro per litro.
    Se pensiamo che una famiglia media di 4 persone consuma tranquillamente un litro al giorno, è facile calcolare come in un anno se ne vadano via quasi 600 euro per l’acquisto di questa bevanda.

    Come fare allora per ridurre questa spesa?

    Farmaci Generici, cosa sono e quanto si può risparmiare

    Chi di noi, entrando in farmacia ed avvicinandosi al bancone, ha mai chiesto “una confezione di Nimesulide” oppure “Un tubetto di Ketoprofene” ?
    Sicuramente poca gente si ricorda od è a conoscenza che, per moltissimi farmaci dal marchio conosciuto e pubblicizzato, esiste in vendita l’equivalente generico.

    E’ utile sapere che il brevetto su un farmaco dura 20 anni (per far sì che le case farmaceutiche possano riprendere, giustamente, i soldi spesi nella ricerca), al termine dei quali chiunque può liberamente “copiare” il prodotto.

    I farmaci generici sono medicinali equivalenti in tutto e per tutto al loro fratello più noto, in quanto contengono gli stessi principi attivi, tranne che su una cosa: il prezzo.