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Ecco quanto spenderemo in più di benzina all’anno

“Il costo dei carburanti è un problema da affrontare in tempi rapidissimi. Questi livelli di prezzi, oltre ad impoverire le tasche degli automobilisti, comportano una ricaduta molto grave nella determinazione dei prezzi dei beni di largo consumo trasportati su gomma”. È quanto sottolineano, in una nota, Adusbef e Federconsumatori commentando il nuovo record dei prezzi dei carburanti.

Infatti basta pensare che solamente nell’ultimo mese, l’incremento di 10 centesimi per litro di carburante avrà ripercussioni notevoli, non solo per il pieno, che subirà rincari di 10 euro al mese e di 120 euro all’anno, ma anche per l’inflazione, con un incremento di 0,3 punti, pari a un aumento della spesa per i cittadini di 90 euro annui. Se si fanno due conti per la benzina, sono stati spesi in più 2,7 miliardi di euro (2 miliardi e 160 milioni costo industriale e 540 milioni tassazione incamerata dall’Erario).

Riutilizzare la carta: In arrivo quella che si cancella 100 volte, ideata da Xerox

Potrebbe presto essere in arrivo nei nostri uffici e nelle nostre case la carta cancellabile e riscrivibile ideata dalla Xerox Corporation, l’azienda statunitense leader nella produzione di stampanti e fotocopiatrici. Si tratta di un normale foglio bianco sul quale il testo stampato resterà impresso per 24 ore per poi cancellarsi in modo graduale e completo fino a renderlo nuovamente bianco e riutilizzabile fino a 100 volte. La carta cancellabile è stata messa a punto dal laboratorio Xerox Research Centre of Canada in collaborazione con un team di esperti della prestigiosa Palo Alto Research in California.

A permettere la “magia” un particolare composto chimico, che la casa madre non ha finora svelato, del quale la carta è impregnata ma che mostra tutta la sua efficacia (diversamente sarebbe stato troppo bello per essere vero!) solo se si utilizza l’apposita stampante sempre di produzione Xerox. Si tratta comunque di una speciale stampante laser che naturalmente non ha bisogno di cartucce di ricambio e che, oltre ad essere indispensabile per la stampa, permetterà di cancellare lo stampato e riutilizzare il foglio non appena se ne presenta il bisogno.

Come raccapezzarsi nel mondo del low-cost

Prezzi in crescita costante, consumi di conseguenza in calo ma spinta all’acquisto sempre più pubblicizzata. Dati questi tre termini come è possibile coniugarli? Per mediare tra il desiderio e il portafogli il mondo low cost apre le sue porte, e non solo ai voli ed ai viaggi ma anche ad altri settori quali, abbigliamento, alimentari, arredamento e assicurazioni. Gli outlet come detto più volte su questo blog, vanno sempre più di moda, il conto corrente oramai si gestisce a zero spese tramite internet, la benzina si acquista nelle pompe bianche, o anche note come gestori indipendenti anziché dalle grandi compagnie petrolifere.

Con un risparmio medio per la famiglia del 20-25% all’anno, secondo le stime di Andrea Cinosi, presidente della neonata associazione Assolowcost. Ecco perché oggi voglio darvi alcuni consigli per riuscire a capire qualcosa di questo mondo del low cost. Partiamo con l’abbigliamento e calzature, se non è periodo di saldi l’unica alternativa per fare acquisti sono come detto gli outlet, e soprattutto i factory outlet, vere e proprie cittadelle della moda che stanno crescendo a macchia d’olio e offrono risparmi che oscillano dal 30% al 50%. Prezzi low cost sono offerti anche da alcune catene in franchising.

Attenzione alle frodi delle banche per quanto riguarda i mutui

Attenzione alla portabilità dei mutui infatti si stimano in 3,2 milioni le famiglie frodate dalle banche che, sulla portabilità dei mutui e la cancellazione gratuita dell’ipoteca, non hanno applicato il decreto Bersani. E per risarcirle non può bastare una lettera, anche se è a firma del governatore Draghi. A sostenerlo sono Adusbef e Federconsumatori che, in un comunicato, commentano così la notizia, riportata da un quotidiano, di una lettera inviata dal Governatore della Banca d’Italia agli istituti di credito per richiamare le banche.

Il Governatore Draghi – dice un comunicato delle due associazioni – dovrebbe inviare ispezioni tese a quantificare con un monitoraggio le illegalità e i comportamenti fraudolenti che hanno arrecato gravissimo danno a 3,2 milioni di famiglie, già alle prese con aumenti medi sulle rate di 180 euro al mese”. “A queste famiglie – continuano Adusbef e Federconsumatori – le banche hanno voltato le spalle, impedendo di rinegoziare o trasferire il mutuo a titolo non oneroso come espressamente sancito dalla legge”.

Redditi online, ma cosa è successo?

Si è alzato un polverone attorno alla diffusione dei redditi online, come avviene sempre in Italia, per la responsabilità si gioca molto a scarica barile. Ma oggi cerchiamo di capire cosa è successo. Tutto è nato dal post di Alberto Falossi, il 30 aprile, inizia il tam tam mediatico e subito questa notizia schizza in prima pagina nei principali siti di social news, e dei quotidiani online. E mentre nella rete si sprecavano i commenti, di chi era a favore e di chi era contro questa pubblicazione, il garante chiedeva all’agenzia delle entrate di sospendere la pubblicazione dei dati.

Questi però punto primo erano già stati scaricati da molte migliaia di persone, e punto secondo, di conseguenza, erano stati resi disponibili su fonti alternative quali emule. Ieri il garante per la privacy in una lettera al quotidiano laRepubblica, ha parlato di un grave errore, stessa posizione del garante del contribuente. Intanto il Codacons ha avanzato come ho detto ieri una richiesta di maxi risarcimento, anche se giustamente qualcuno ha fatto notare che i soldi chiesti come risarcimento verranno presi dalle nostre tasse. Sempre nella giornata di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha dichiarato in una nota che “la diffusione dei dati reddituali con modalità telematiche da parte dell’autorità pubblica costituisce un elemento di garanzia, trasparenza e affidabilità dell’informazione“.

E-book nelle scuole, arriva l’impegno degli editori

Avevamo già affrontato il problema qualche tempo fa, adesso c’è l’ufficialità dell’impegno degli editori per far arrivare i libri on-line a scuola. Quando ne parlai, molti di voi lettori erano favorevoli all’adozione di questa tipologia di libri, perché portano un risparmio economico, niente costi di stampa, magazzino, trasporto, etc. Non dobbiamo disboscare l’Amazzonia, la cartella nostra o dei nostri figli sarà leggerissima.

Già dai prossimi giorni, gli insegnanti delle scuole secondarie potranno accedere gratuitamente all’intero elenco dei testi in commercio per ogni singola materia, con informazioni su autore, editore, prezzo e recapito dell’editore. Inoltre, a partire dal prossimo anno, gli studenti potranno usare le nuove edizioni multimediali, che consentiranno di contenere i prezzi. Lo comunica in una nota l’Antitrust che ha chiuso l’istruttoria avviata il 13 settembre nei confronti dell’Associazione Italiana Editori.

Tutti aumentano i listini della benzina tranne Agip, che li abbassa

Nuovi rincari per benzina e diesel, che si aggiungono ai rincari che hanno caratterizzato tutta la scorsa settimana. Gli aggiornamenti dei listini sono stati diffusi dal Quotidiano Energia. Diverse compagnie hanno rivisto al rialzo i prezzi consigliati ai gestori, con la benzina che arriva fino alla soglia di 1,46 euro al litro e il gasolio che supera quota 1,43, spingendosi in alcuni casi a sfiorare gli 1,44 euro al litro. Io personalmente ho trovato la verde a 1,45.

Ma c’è anche qualche eccezione: Agip ha infatti ritoccato i prezzi all’ingiù. La settimana cruciale è stata quella appena conclusasi, quando la corsa dei prezzi dei carburanti ha subito una fortissima accelerazione. E questo ha coinciso con i due ponti festivi e con lo scadere dello sconto fiscale di due centesimi sulle accise. Tra il 25 aprile e il 2 maggio la verde ha messo a segno aumenti fino a 4,6 centesimi e il diesel fino a 4 centesimi al litro. La situazione si fa sempre più insostenibile per questo c’è bisogni di trovare ogni metodo possibile ed immaginabile per risparmiare benzina.

Farmaci generici: quanto possiamo risparmiare sull’acquisto di Orudis e Plasil

Nel nostro spazio dedicato ai farmaci generici mettiamo oggi a confronto i farmaci di marca contenenti come principio attivo Metroclopramide cloridrato (uno per tutti, Plasil) e quelli contenenti Ketoprofene (Orudis, Oki, Fastum gel) con i corrispettivi generici. Come sempre indicheremo per ciascuno di essi nome commerciale, casa farmaceutica produttrice e soprattutto prezzi. Questo per darvi l’opportunità di scegliere la soluzione più conveniente per le vostre tasche. Mentre resta sottointeso, ma non ci stancheremo mai di riperterlo, che l’indicazione della terapia più adatta al vostro caso è di esclusiva competenza del vostro medico di fiducia al quale vi esortiamo a rivolgervi sempre e comunque. Allo stesso modo, le indicazioni terapeutiche di ciascun principio che troverete di seguito vengono fornite a scopo puramente informativo.

Il Ketoprofene è un principio attivo indicato per il trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto in corso di affezioni infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico: artrite reumatoide, osteoartrosi, sciatalgie, radicoliti, mialgie, tendiniti, contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari, affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia.

Vediamo adesso alcuni farmaci di marca contenenti questo principio attivo:

Orudis Retard prodotto da Sanofi-Synthelabo Spa 30 capsule a rilascio prolungato (200 MG) 11,29 euro;
Orudis 30 capsule (50 MG) 3,35 euro;
Ketartrium 10 supposte da 100 MG prodotto da EsseTi 3,72;
Fastum gel prodotto da A.Menarini Ind.Farm.Riunite Gel 50 G 7,35 euro.

Il Codacons chiede 52 euro a contribuente di risarcimento per la “storia” dei redditi online

L’avevamo gia anticipato qualche giorno fa ed oggi si conferma, infatti il Codacons ha fatto una richiesta di risarcimento di 20 miliardi di euro, da distribuirsi tra i 38 milioni di contribuenti italiani , 52 euro circa per ciascuno di essi. Nella istanza si chiede inoltre il sequestro degli elenchi, anche attraverso l’oscuramento dei siti che ancora lo offrono in visione gratuita o a pagamento. Davvero molto interessante l’analisi del presidente del Codacons, Carlo Rienzi:

“Laddove si tratti di redditi di soggetti che in vario modo sono alimentati da danaro pubblico o comunque destinati a finalità pubbliche – ha dichiarato Rienzi – è sicuramente ammissibile l’accesso alla denuncia dei redditi e la sua pubblicazione . Ad esempio tutti i redditi degli addetti e dirigenti pubblici, compresi i componenti degli organi elettivi come Comuni, Regioni, Camera e Senato, pagati con danari dei cittadini sono accessibili a chi ne faccia richiesta. Lo stesso per i dirigenti degli enti pubblici, e delle società concessionarie come la RAI , Ferrovie, Acea, Poste e di qualsiasi altro ente che eroghi un servizio pubblico universale pagato dai cittadini o con una parte dei danari dei cittadini.”

Ecco come risparmiare sulla doccia ovvero la navy shower

In queste calde domeniche, si torna dal mare, tutti belli pieni di sabbia e di sale, non c’è davvero niente di meglio di una doccia rilassante. Ma la bolletta dell’acqua costa parecchio. Ecco perchè vi voglio dare alcuni consigli su come fare la doccia risparmiando. Questi sono tratti dal navy shower, un metodo utilizzato appunto dalla marina militare, e che permette di avere un consistente risparmio in termini di acqua ed energia.

Ecco gli step da seguire:

  • Aprite l’acqua
  • Iniziate, pulendo immediatamente il corpo
  • Spegnete l’acqua
  • Insaponatevi per benino
  • Accendete nuovamente l’acqua e toglietevi il sapone

Efficenza energetica coincide con più valore dell’immobile

Forse non sapevate che risparmio energetico vuole anche dire valorizzazione immobiliare. Infatti se in passato il mercato immobiliare era caratterizzato da una domanda quantitativa, oggi viene fatta una richiesta qualitativa in tutti i settori.

Il concetto della qualità di un manufatto edilizio riguarda molto da vicino il tema della certificazione energetica: un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è verosimilmente un manufatto ben costruito, con “buoni” materiali e “a regola d’arte”, ben coibentato e ben progettato.

State pensando di trasferirvi? Evitate Roma, ecco le città più care in termini di affitti

Roma conquista il primato in una classifica non certamente esaltante, infatti è la città con gli affitti più cari d’Italia. In scala mondiale la Capitale è al 29esimo posto, la classifica è stata stilata dalla Camera di Commercio di Milano. Roma guadagna cinque posizioni nel 2007 rispetto al 2006. Milano invece è “solamente” 42esima.

Ma ecco a voi un piccolo confronto tra le due città: un bilocale arredato costava l’anno scorso 800 euro a Roma (contro i 700 del 2006) e 920 a Milano (contro i 900 dell’anno prima), città dove è maggiore la richiesta per le case piccole. Per i trilocali arredati, la capitale è più cara: 1.350 euro contro i 1.200 in media della città lombarda. Quelli non arredati costano più di quelli forniti di mobili: l’affitto mensile raggiunge infatti i 1.400 euro contro i 1.000 di Milano. I costi lievitano rispettivamente a 1.800 euro e 1.350 per un quadrilocale non arredato. A livello europeo la capitale è ottava in Europa, mentre Milano è all’11/o posto.

Benzina: ecco la lista dei distributori indipendenti, che applicano un prezzo più basso

E di nuovo qui per parlare dei nuovi record raggiunti dalla benzina, questa volta sono stati toccati 1,459 euro al litro ed il diesel che vola a 1,438 euro negli impianti dell’Agip e della Tamoil. Tra la fiammata del caro petrolio e la scadenza del bonus fiscale di due centesimi solamente in questa settimana hanno avuto un rinacro di 4,6 centesimi al litro.

“Per aiutare gli automobilisti alle prese col caro-pieno, abbiamo deciso di diffondere gli indirizzi di altri 150 distributori indipendenti che si aggiungono all’elenco già realizzato e pubblicato dal Codacons”. “Si tratta delle cosiddette pompe bianche – spiega il presidente Rienzi – che non appartengono ai grandi marchi e applicano listini sensibilmente inferiori rispetto ai distributori abituali. Ciò si traduce in un risparmio fino a 100 euro l’anno sul pieno per ogni automobilista, ipotizzando due pieni al mese. Risparmio che, ovviamente, risulta ancora maggiore al crescere del numero dei rifornimenti annuali”.

il Tagesmutter o nido famiglia. Un ottimo metodo per risparmiare un pò sugli asili nido

Se siete mamme lavoratrici e vivete in città come Roma, Trento, Milano e Verona ci sono ottime notizie per voi: anche nel nostro paese, così tristemente distratto rispetto alle esigenze delle donne che pur avendo famiglia non vogliono, o non possono, rinunciare al proprio lavoro, sono arrivati i Tagesmutter (“mamma di giorno”), ovvero gli asili nido domiciliari. Si tratta di una consuetudine piuttosto diffusa nei paesi del Nord-Europa che, oltre a rappresentare un’ottima soluzione per le mamme che non sanno a chi affidare i propri piccoli mentre sono a lavoro, costituisce un’opportunità per le donne in cerca di un’occupazione che permetta loro di conciliare lavoro e famiglia.

I Tagesmutter sono veri e propri asili nido casalinghi dove, dopo aver seguito un breve corso di formazione e una volta ottenuti i permessi necessari, una mamma può occuparsi, in casa propria, di alcuni bambini fra 0 e 3 anni (fino a 5, inclusi i propri figli) a un costo nettamente inferiore rispetto a quello richiesto dai nido privati. A Milano, ad esempio, il costo è di 5,50 euro l’ora, 3 dei quali finanziati dal comune. Le famiglie italiane spendono mediamente 290 euro al mese per mandare i propri figli al nido, data la scarsità di strutture pubbliche disponibili dalle quali rimangono tagliati fuori moltissimi bambini. Molte madri sono costrette così a lasciare il lavoro, dal momento che lo stipendio non basta a volte neppure per coprire la retta mensile (che si aggira anche intorno alle 500 euro in alcune città del Nord-Italia) e il nostro paese certo non si distingue per numero di madri-lavoratrici.