
Ultimi giorni per la detrazione sul risparmio energetico

Ogni attrezzatura deve soddisfare due requisiti fondamentali: resistere a temperature che possono arrivare sino a 90-100 gradi e non essere attaccabile dalla soda (dunque niente rame, ferro, alluminio, stagno, plastiche molli o rivestimenti anti-aderenti).
Si dice che un grammi di prevenzione vale un kg di cura, ecco perché vi voglio segnalare 7 “parti” della vostra auto da controllare per risparmiare soldi. Sono cose molto ovvie in realtà, ma forse per questo spesso vengono ignorate.
1. LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO DEL MOTORE E ANTIGELO
Quanto spesso: Controllate due volte all’anno, prima dell’estate e dell’inverno; se il refrigerante ha una tonalità marrone o tendendte al ruggine, bisogna cambiarlo.
Prevenzione: Controllo gratuito e con una spesa di 10-20 euro potete avere il top. Se non si utilizza il liquido di raffreddamento, si potrebbe danneggiare il motore.
Cura: Senza liquido di raffreddamento, si può danneggiare la pompa d’acqua (da 50 a 100euro) ed, eventualmente, il tuo motore.
2. OLIO
Quanto spesso: Bisogna controllarlo mensilmente; e cambiare ogni 5000-10000 chilometri.
Prevenzione: Controllo gratuito e con 20euro lo potete cambiare voi stessi. Cura: Non cambiare l’olio può invalidare la garanzia. Aumenta l’usura e si accorcia la vita del motore. Per riparare dovreste spendere una cifra dai 1000 ai 3000euro, più la manodopera.
3. FILTRO ARIA
Quanto spesso: Controllo mensile; bisogna cambiarlo quando meno del 50% della luce di una lampadina da 100watt passa attraverso il filtro.
Prevenzione: Gratuito da controllare; può costarvi dai 15 ai 25euro.
Cura: aumento del 10% nel consumo di carburante. Quindi fatevi voi due conti.
Ormai quasi il 90% degli italiani possiede almeno un conto corrente, sul quale generalmente accredita il proprio stipendio e attraverso cui paga bollette e spese varie; per manutenere e gestire questi conti con i relativi servizi, le banche, come è ovvio che sia, fanno pagare prezzi piuttosto salati; infatti in Italia gli istituti di credito rappresentano ancora una “casta” e la tanto auspicata liberalizzazione del mercato risulta molto più lenta rispetto agli altri paesi europei.
Con il decreto Bersani di pochi mesi fa sono stati aboliti i costi di chiusura dei conti correnti, ma la strada è ancora lunga per arrivare ad ottenere la gestione dei propri soldi totalmente gratuita. Per questo motivo, è necessario stare molto attenti ai cosiddetti “costi nascosti“, ossia tutte quelle gabelle imposte dalla banca per certe operazioni, in grado di far lievitare le spese in maniera invisibile ma inesorabile. Ecco 10 consigli per difendersi e per risparmiare un po’ di soldi alla fine dell’anno: