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Fiat panda clonata a prezzi ridotti: via libera ai cinesi

 Si chiama Peri la fotocopia della famosissima e apprezzata city car torinese. Nata più di due anni fa, la produce Great Wall che, fra l’altro, si sta organizzando alla grande per sbarcare in Italia con una fitta rete di concessionarie. Quali sono quindi le differenze con la nostrana Panda? La Peri, ha le stesse dimensioni ma propulsori diversi e costa solo 4.000 euro, la metà della somma necessaria per acquistare la vettura italiana.

Fiat ovviamente si è organizzata ed ha aperto a suo tempo una battaglia legale contro la Casa cinese per il reato di plagio, ma Great Wall, pur avendo collezionato una miriade di denunce per casi analoghi, ha sempre vinto le sue battaglie legali.

Anche stavolta Great Wall l’ha fatta franca, così mentre il tribunale di Torino aveva punito il costruttore asiatico vietando l’importazione in Europa della loro vettura e infliggendo una multa alla Great Wall di 15.000 euro per ogni “Peri” importata in Europa, diversamente è avvenuto in Cina: la giustizia ha scagionato il gruppo automobilistico Great Wall Motors.

Costa solo 10,58 € al massimo recedere da Skytv

 Buone notizie per i consumatori che per qualsiasi mnotivi non vogliono più avvalersi del contratto della pay tv: recedere in qualsiasi momento da SKY, infatti, che prima era considerato da molti una vera e propria impresa ora è diventato un operazione più semplice e snella e sopratutto costa al massimo € 10.48.
Si conclude così una vicenda iniziata nel 2007 da una denuncia di Adiconsum all’Agcom che chiedeva la corretta applicazione della Legge Bersani da parte di Sky. Dopo la delibera n. 484/08/CONS, pubblicata il 29 luglio 2008 dall’Autorità delle Comunicazioni, SKY si oppose al TAR del Lazio chiedendo la sospensione della decisione che gli imponeva di ridurre, considerevolmente, i costi di recesso. Il 16 ottobre 2008 il TAR ha respinto la richiesta di SKY, perché la ricorrente non ha fatto corretta applicazione della legge 40 (Bersani).

La coop lancia la campagna “Risparmia le energie”

 1.500 famiglie italiane accompagnate e assistite per un anno nel mondo della vita sostenibile: dai comportamenti di acquisto alle abitudini quotidiane di vita. E’ «Risparmia le energie», il progetto oggi presentato da ANCC-Coop a Roma che vede la grande distribuzione impegnata in una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione ai consumatori. E’ un’iniziativa realizzata con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, del Cncu (Consiglio nazionale consumatori e utenti); e sostenuta da Wwf, Greenpeace e Legambiente. La campagna  coinvolge un campione totale di 5mila persone distribuite sull’intero territorio nazionale, tutti soci Coop. Alle famiglie saranno distribuiti materiali informativi, come un kit di materiali e testi come lampade a basso impatto e guide al risparmio energetico. Inoltre 250 tutor, che hanno seguito un percorso formativo ad hoc, assisteranno le persone coinvolte nella campagna risolvendo i loro dubbi e incertezze. Loris Ferini, responsabile politiche sociali Ancc-Coop, definisce il progetto come una “piccola rivoluzione energetica tra le mura domestiche”, spiegando l’importanza di coinvolgere in modo diretto le famiglie.

Piccoli accorgimenti per un grande risparmio sulla bolletta dell’acqua

 L’acqua è un bene di cui non possiamo fare a meno. Ci sono parti del mondo dove avere un pò d’acqua potabile rappresenta una vera e propria benedizione. Per noi popoli “sviluppati”, usufruire di questo servizio è solamente una normale abitudine. Eppure, con alcuni piccoli accorgimenti potremmo risparmiare un pò di soldini sulle nostre bollette e, di questi tempi, fa comodo a tutti.

* L’acqua piovana può essere raccolta e incanalata dalla grondaia verso il proprio giardino o in cisterne di raccolta per consentire un utilizzo successivo.

* Le piante del terrazzo possono essere annaffiate anche tramite l’acqua già utilizzata per lavare la frutta e la verdura dopo averla raccolta in una bacinella.

Sul sito di Altroconsumo ora il consumatore ha il mezzo per una vera comparazione dei prezzi sui prodotti

 Per Altroconsumo la lotta al carovita è da sempre una priorità, sopratutto in momenti difficili come questi, in cui gli aumenti di prezzi, anche dei beni di prima necessità, sembrano essere sempre più indirettamente correlati con la crisi economica. Sul suo sito da pochi giorni, infatti, è attivo un nuovo valido strumento da offrire ai consumatori per poter effettuare una vera comparzione fra i prezzi dei singoli prodotti in commercio nel nostro paese, in una sorta di gioco digitale, infatti vine data la possibilità di operare una scelta giusta ed equilibrata sui costi e benefici di telefoni cellulari, televisori e registratori dvd, facendo un raffronto tra centinaia di modelli. Questo è stato reso possibile grazie ai risultati dei testi comparativi su 400 prodotti,  con oltre 13.000 prezzi rilevati in 350 negozi in 20 città italiane. Lo strumento si chiama My product selector, ed è appunto on-line sul sito di Altroconusmo, a disposizione dei consumatori. Altroconsumo ha trasposto nel data-base, oltre a migliaia di informazioni, il know-how, l’indipendenza, l’obiettività e il rigore di 35 anni di inchieste e test comparativi. Se si conosce il modello si può partire da quello, scoprendone caratteristiche, valutazioni critiche a seguito del test di Altroconsumo.

Un bollino per gli alimenti più salutari

E’ stata proposta l’adozione di un marchio che aiuti a riconoscere gli alimenti salutari e i relativi benefici. Viene copiata un idea direttamente dal Giappone dove gli alimenti che vengono riconosciuti come FOSHU – Foods for Specified Health Use utilizzando uno specifico marchio identificativo. Cinque le categorie di questi alimenti, sono:

– il miglioramento del sistema immunitario,
– il controllo e la prevenzione del diabete e delle malattie cardiache,
– la riduzione del colesterolo,
– l’aiuto alla digestione o l’assorbimento di vitamine e minerali,
– la riduzione dell’invecchiamento.

Ogni quanto cambiate l’olio all’auto? Se ogni 5000Km sbagliate!

Oggi voglio farvi una domanda, ogni quanto cambiate l’olio alla vostra auto? Molti di voi risponderanno ogni 5000 chilometri, questa cifra è frutto di una “moda”, se la possiamo definire cosi, che ogni anno fa spendere ai consumatori euro inutilmente. Inoltre molto spesso quando si va a cambiare l’olio dal meccanico questo stesso mette un adesivo dove possiamo leggere di cambiare olio tra 5000 mila chilometri o tre mesi, questa come detto non è una regola bensì un mito che oggi andremo a sfatare.

Infatti questi 5000 mila chilometri andavano bene molti anni fa, ma oggi, il processo di raffinazione del petrolio è migliorato quindi, anche quando i motori sono nuovi, questo benedetto olio dura molto di più.

Avviata la conciliazione per tutti i clienti Enel

E’ partita la conciliazione per i clienti Enel, La società elettrica e le associazioni dei consumatori hanno siglato un accordo che permetterà di risolvere contenziosi in modo più rapido e gratuitamente, evitando di passare per il solito ricorso. Per controversie relative a fatturati con importi anomali ed elevati rispetto alla media, alla ricostruzione dei consumi per il malfunzionamento del contatore e a sospensione della fornitura o riduzione di potenza per morosità, da oggi l’utente potrà contattare una delle associazioni.

Quindi verrà nominato un conciliatore da Enel e uno dall’associazione per affrontare il caso e individuare una soluzione che l’utente, se soddisfatto, potrà accettare firmando un verbale di accordo. Tutta la procedura potrà avvenire on-line. “Crediamo in questo processo – ha detto durante la presentazione dell’iniziativa, Alessandro Ortis, presidente dell’Authority -. C’è pieno impegno da parte nostra per valorizzare il ruolo dei consumatori, perchè le parti coinvolte nella controversia siano sullo stesso livello”.

Dal primo luglio potrebbero scattare nuovi aumenti per luce e gas

Dato che il prezzo del petrolio continua incessantemente ad aumentare potrebbe scattare un aumento per le bollette della luce e del gas già dal prossimo primo luglio. Gli aumenti previsti sono nell’ordine del 4,6% per il gas e del 2,2% per la luce.

Se la stima, messa a punto da Nomisma Energia per il prossimo trimestre luglio-settembre, trovasse conferma nell’aggiornamento atteso entro fine giugno dall’Authority per l’energia, per le famiglie sarebbe in arrivo una nuova stangata da quasi 57 euro su base annua: le bollette della luce salirebbero infatti di 10,2 euro l’anno mentre quelle del gas subirebbero un rincaro di 46,5 euro.

Calano i consumi dei prodotti petroliferi e non solo

Sicuramente a causa del caro petrolio, i consumi petroliferi a maggio in Italia sono scesi di 3,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nello specifico si registra un calo complessivo per la benzina del 9,1 per cento, per il gasolio la riduzione dei consumi è stata di solo 3,5 punti.

Questo quanto emerge da un comunicato dell’Unione Petrolifera. Inoltre sempre a maggio le le immatricolazioni di autovetture nuove sono scese del 17,6 per cento, con quelle diesel che hanno rappresentato il 51,3 per cento del totale. Nei primi cinque mesi dell’anno i consumi sono stati invece pari a 34 milioni di tonnellate, con una diminuzione dello 0,5 per cento rispetto allo stesso periodo 2007.

Estate più salata per chi sceglie il Sud

Si prospetta un estate salata, e non perché la salinità del mare è aumentata, ma perché sono aumentati i prezzi delle località turistiche. Ad annunciarlo è Federconsumatori, che ha presentato, nella giornata di ieri la “Terza indagine nazionale sui prezzi rilevati nei siti web degli alberghi e delle strutture turistiche nelle località balneari italiane”.

Dalla quale emerge che una notte in albergo, in camera doppia con pensione completa, nella settimana dal 9 al 16 agosto, potrà costare anche fino a 137 euro pro capite nel Sud Italia o nelle Isole. Meno care le permanenze al Nord (73 euro a notte). La media nazionale si attesta sui 97 euro: rispetto al 2007 il costo è aumentato del 4,3 per cento. “L’aumento dei prezzi del 4-5 per cento è troppo alto – ha affermato il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti – incide molto sulla capacità economica delle famiglie e diminuisce il consumo turistico. Il turismo è l’oro nero dell’Italia ed è grave che il consumo interno diminuisca e che si rischi di non riuscire più a intercettare il turismo internazionale”.

Un altro rincaro per la benzina, chi ha il prezzo più alto?

Da tanto che non ne parlavamo, esattamente da fine maggio, si potrebbe definire la quiete prima della tempesta, mi sto riferendo al caro benzina. Infatti nella giornata di ieri benzina e diesel bruciano quindi la soglia degli 1,53 euro e degli 1,54 euro al litro, dopo che il ‘vecchio’ massimo storico di 1,527 euro al litro era toccato lo scorso 28 maggio. Decisivo il rialzo di tre centesimi al litro nei prezzi consigliati da Q8.

Progressi consistenti anche nei listini Shell, in cui la crescita è superiore al centesimo sia per verde che per gasolio. Ma i rialzi riguardano tutte le compagnie, con Erg che ha ritoccato i prezzi di 1 centesimo, Agip, Tamoil ed Esso di 0,6 centesimi, Api-Ip di 0,4 centesimi. Chi ha messo mano in modo meno pesante ai prezzi consigliati per il rifornimento con servizio è Total, che ha alzato solo di due millesimi il costo di verde e gasolio, portandolo a 1,524 euro, il valore più basso sul mercato e condiviso con Agip.

Class action contro Trenitalia per il taglio a sfavore dei pendolari

Non più tardi di ieri vi segnalavo l’ondata di Phishing che sta colpendo Trenitalia, ed oggi altra tegola per l’azienda di Ferrovie. Infatti in un annuncio congiunto Federconsumatori e Adusbeh hanno dichiarato di voler intentare una class action contro le Ferrovie, motivo? Per protestare contro la proposta di tagli dei servizi a danno dei pendolari.

Le due associazioni, nella nota, si riferiscono alla segnalazione dell’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti sul mancato trasferimento di fondi dallo Stato alle Regioni, per la conclusione dei contratti di servizio. Secondo Federconsuumatori e Adusbef, “è evidente che con un’inflazione che va oltre il 3,6 per cento, il costo della benzina a 1,53 euro al litro, uno Stato previdente e responsabile porrebbe il tema dello sviluppo ferroviario, urbano ed interurbano, al centro delle sue strategie economiche e sociali”.