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Benzina: arriva il decreto taglia tasse

E’ in arrivo il decreto per la sterilizzazione dell’Iva sui carburanti che dovrebbe comportare una riduzione del prezzo al consumo fino a due centesimi a litro. Il provvedimento è prossimo dicono fonti del ministero dello Sviluppo economico, forse anche in giornata potrebbe essere firmato. Si tratta di una misura, prevista dalla Finanziaria 2008, che attraverso un decreto Economia-Sviluppo economico permette di recuperare, almeno in parte, attraverso l’accisa, il maggior gettito Iva derivante dall’aumento dei prezzi industriali della materia prima.

Ben venga, sostiene Federconsumatori questo decreto che dovrebbe alleggerire l’incidenza dei rincari del petrolio sul prezzo dei carburanti ma, “a nostro parere, ci sono ancora molte altre operazioni che è necessario mettere in campo per alleviare la pesante e preoccupante situazione in cui versa il settore dell’energia e in particolare dei carburanti”. Nello specifico dei carburanti – continua Federconsumatori – è necessario “operare un vero e proprio processo di liberalizzazione del sistema della distribuzione, facendo in modo che ogni distributore possa comprare direttamente dal mercato almeno il 50 per cento dei carburanti che eroga e non, come oggi, vincolando completamente l’erogazione alla compagnia di bandiera di appartenenza”. Così facendo, secondo l’associazione, vi potrebbe essere un abbattimento molto forte dei costi e quindi dei prezzi dei carburanti, almeno per 6-7 centesimi al litro.

Numerazioni speciali: Al via le richieste di risarcimento per i consumatori

Parte oggi la class action di altroconsumo contro i servizi a valore aggiuntivo mai utilizzati. Sto parlando dei vari 899, dialer, numerazioni satellitari, servizi a valore aggiunto non richiesti, connessioni a Internet mai effettuate. Questo fenomeno tutto italiano, tartassa i consumatori, e vanno ad appesantire illecitamente le bollette telefoniche.

Molte associazioni dei consumatori se ne sono occupate in questi anni segnalando le truffe alla Polizia Postale e alle Procure e cercando di risolvere stra giudizialmente con Telecom Italia le questioni che venivano sottoposte dai consumatori. Proprio recentemente Telecom Italia, in seguito alle contestazioni indirizzatele dall’Autorità per le Comunicazioni, ha deciso di pagare oltre 6 milioni di Euro per evitare sanzioni ben più pesanti. Anche l’Antitrust si è mossa, aprendo un fascicolo per pratiche commerciali scorrette con una prima misura cautelare sugli illeciti relativi alle numerazioni satellitari.

Aumenti per la festa delle donne

Qualche giorno fa avevamo parlato delle varie iniziative gratuite dedicate alla donna in occasione della festa della donna del 8 marzo. Oggi invece una nota negativa, cioè rincari, fino al 20 per cento per il prezzo di un ramoscello di mimosa.

“Il carovita non risparmia neanche l’8 marzo – dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – un ramoscello di mimosa costa in media 1 euro in più rispetto all’anno scorso, un composizione può essere acquistata anche alla cifra di 25 euro. Chi vorrà festeggiare andando a cena deve essere pronto a spendere almeno 30 euro, a persona, per il menu, quasi il 15 per cento in più del 2007. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo, il conto sale in media di 15 euro, raggiungendo anche quota 50 euro”.

I consumatori contro l’addebito per SkyLife

C’eravamo già occupati della questione SkyLife, che da oggi si paga a meno che il cliente non disdica l’invio di questa rivista. Il Movimento Consumatori ha richiesto al Tribunale di Roma di inibire con urgenza i gravi comportamenti posti in essere da SKY che, proprio in questi giorni, addebiterà a tutti i propri abbonati, oltre 4 milioni in Italia, importi non dovuti per ricevere la rivista SkyLife.

In una lettera inclusa nel magazine di gennaio e febbraio inviata agli abbonati, che appare quindi in posizione poco visibile, l’emittente televisiva del gruppo di Murdoch comunicava che dal 1° marzo 2008 la rivista, in passato inclusa nel pacchetto abbonamento, avrebbe comportato un costo di 0,40 o 0,90 euro a numero per tutti i consumatori che semplicemente decidevano di non disdire il servizio, il meccanismo del silenzio assenso.

Parte la campagna “Diritti sui Binari” contro la disastrosa situazione delle ferrovie italiane

Parte oggi la campagna “Diritti sui Binari” promossa da MovimentoConsumatori e contro i disservizi ferroviari e per la tutela dei diritti dei viaggiatori in treno. Prima tappa, Roma in piazza dei Cinquecento. Il presidio di MC, che sarà caratterizzato da un treno gonfiabile lungo circa 6 metri, inizierà il 4 e finirà il 6 marzo compreso: dalle ore 8.00 alle ore 18.00 operatori dell’associazione saranno a disposizione per fornire materiale informativo sulla campagna e sulle attività del Movimento Consumatori.

A questo evento seguiranno, a partire da maggio 2008, altre 10 tappe in 9 città italiane: Bari, Napoli, Palermo, Padova, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, per concludere con l’ultimo presidio di nuovo a Roma. Lo scopo principale è quello di dare maggiore visibilità sul tema dei diritti dei viaggiatori in treno. “La qualità del servizio – afferma Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori – è oramai inaccettabile e i vertici aziendali, pur presi da mille problemi interni, non riescono a dare alcuna garanzia anche di un minimo miglioramento delle condizioni di viaggio: tuttavia, stanno cercando di avvicinare le tariffe italiane a quelle più alte europee, ma senza adeguare di pari passo il servizio”.

Gli aumenti di Pasqua, occhio alle uova

La Pasqua è alle porte, e come al solito i prodotti che vengono consumati tipicamente in questo periodo subiscono notevoli aumenti. Inanzitutto consiglio di vedere sempre l’etichetta controllando:

  • la data di scadenza
  • gli ingredienti
  • valori nutrizionali
  • le soprese dentro l’uovo di pasqua devono avere il marcio CE

L’aviaria? Una truffa da 18 miliardi di euro

L’Influenza aviaria è una malattia infettiva contagiosa altamente diffusiva, dovuta ad un virus influenzale (orthomyxovirus H5N1), che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici, con sintomi che possono essere inapparenti o lievi (virus a bassa patogenicità), oppure gravi e sistemici con interessamento degli apparati respiratorio, digerente e nervoso ed alta mortalità (virus ad alta patogenicità).

Il virus può trasmettersi all’uomo. E proprio per quest’ultima frase qualche anno fa si scatenò il caos più totale infatti secondo l’Oms ci dovevano essere 16 milioni di infettati, 2 milioni di ricoveri e 150mila morti. A livello mondiale si prevedevano 150 milioni di morti. Invece dal 2003 l’aviaria ha contagiato 369 persone uccidendone 234, la maggior parte in Vietnam, Indonesia, Egitto, Thailandia e Cina, in luoghi ove la continuita’ fisica con gli animali era, ed e’, piuttosto stretta.

Trovare la polizza assicurativa online risparmiando fino al 50%

Qual’è l’assicurazione più vantaggiosa? Sono sicuro che questa è una domanda che si pongono milioni e milioni d’italiani, ma si sà, trovare la tariffa migliore senza cadere in trabocchetti non è facile. Per questo un aiuto viene da internet che si sta trasformando in una risorsa per l’utente alle prese con l RC auto. «Sul mercato assicurativo italiano esistono enormi possibilità di risparmio che i consumatori ancora non percepiscono. I premi assicurativi, a parità di profilo, risultano molto variabili e comparare le offerte è un’attività complessa che assorbe molto tempo», dice Yashish Dahiya, Ceo di First Europa, broker assicurativo internazionale e indipendente appena sbarcato sul mercato italiano.

Sul sito firsteuropa la società offre un servizio gratuito di comparazione ed eventuale acquisto di polizze assicurative. Per fare un esempio, un giovane single a caccia di un’assicurazione per la sua nuova auto di media cilindrata, sul sito di First Europa troverà già pronte le tariffe di diverse compagnie. Quanto costano? Si parte dai 404 euro e si sale fino a 800. Significa un buon risparmio del 50%.

Bilancio positivo per le liberalizzazioni

Ottime le stime sugli effetti delle liberalizzazioni. Finora, secondo la stima del ministero dello Sviluppo economico guidato da Pier Luigi Bersani, i principali provvedimenti delle cosiddette “lenzuolate” hanno portato a un risparmio per le famiglie tra 2,4 e 2,8 miliardi di euro. La stima tiene conto degli interventi effettuati su medicinali, telefonia mobile, tariffe aeree, cancellazione delle ipoteche, trasferimento di proprietà di automobili.

Dei tre pacchetti-Bersani solo i primi due sono andati in porto, mentre il terzo si è arenato al Senato prima dello scioglimento anticipato delle Camere. «Condividiamo l’analisi dei risparmi che hanno avuto luogo con i processi di liberalizzazione » hanno dichiarato Adusbef e Federconsumatori. Anche se, aggiungono, «vi sono ancora ombre, dovute all’arroganza di banche e assicurazioni, che testardamente non applicano in toto le normative definite da quei processi.

Latte: intesa con i produttori per il contenimento del prezzo

Se il mese scorso vi avevo indicato come risparmiare sul latte saltando tutta la distribuzione, oggi ho una bella notizia per tutti i consumatori. Infatti Mercoledì c’è stato un incontro tra Mister prezzi, Antonio Lirosi, col le associazioni d’industriali e commercianti. A conclusione Mister Prezzi ha detto:”Il contesto internazionale continua ad essere preoccupante – ha detto Lirosi – ma, per quanto riguarda l’Italia, abbiamo ottenuto oggi la disponibilità delle associazioni a sensibilizzare i propri associati al fine di contenere i prezzi al consumo”.

Il Garante ha quindi sottolineato che, in base alle rilevazioni, il prezzo al consumo del latte attualmente in Italia oscilla tra 1-1,10 euro e 1,60-1,70 euro. “L’esistenza di questa diversità è un bene – ha sottolineato il Garante – perché dimostra che il mercato è concorrenziale”. Lirosi ha comunque annunciato una verifica dei prezzi per il prossimo aprile. Buone le reazioni da parte delle associazioni dei consumatori, che ora si attendono un calo del prezzo, Federconsumatori ha inoltre monitorato il costo di un litro di latte fresco nelle diverse città italiane.

Un asso nella manica per il consumatore: la fiducia

La fiducia dei consumatori italiani è risalita a febbraio dopo il brusco crollo di gennaio, anche se la situazione non è delle migliori infatti circa il 10% degli intervistati non ha risposto alle domande dell’Isae relativa al clima di fiducia. Questa è la percentuale d’incertezza più alta da “quando l’inchiesta viene condotta con tecnica telefonica (gennaio 1995)”.

Quindi come detto l’indice di febbraio risale di qualche punto, anche se continuano a deteriorarsi i giudizi e le previsioni sulla situazione finanziaria della famiglia. Questa può essere definita reticenza, infatti gli italiani stanno imparando a gestire le emozioni, infatti oramai anche l’ottimismo e il pessimismo hanno un valore sul mercato, mostrando sfiducia si produce allarme per la crescita economica, le associazioni dei consumatori alzano barriere di protezione, i politici si lambiccano per rifocillare i nostri redditi, le Banche Centrali mettono liquidità nel sistema.

L’Istat: spesa più cara del 4,8%

Inesorabile arriva la conferma dell’Istat, per i prodotti ad altra frequenza d’acquisto cioè alimentari, sigarette, carburanti, giornali, spese al bar, etc. l’inflazione è arrivata al 4.8% rispetto al 2,9% dell’inflazione «complessiva». Tutti questi prodotti che come spiega l’Istat hanno «registrato sistematicamente dal 2002, con l’ingresso dell’euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio». Gennaio, poi, segna un record, con un +4,8% che è il valore più alto degli ultimi 11 anni.

In dettaglio, in testa alla classifica troviamo il pane (+12,3% rispetto a dodici mesi prima), la pasta (+10%), latticini (+6,7%). E i rialzi sono superiori alla media anche per il caffè e il cappuccino (+3,7% le consumazioni al bar), per le pizzerie (+3,6%), per le sigarette (+4,1% l’indice dei tabacchi). Ovviamente a questi dati c’è stata la reazione delle varie associazioni dei consumatori che hanno addirittura definito il dato dell’Istat sottostimato.

Arriva il tetto di spesa anche per i libri delle superiori, intanto si propongono libri low-cost

E’tempo di risparmio anche per la scuola, è più precisamente per quanto riguarda i libri scolastici, le associazione dei consumatori dicono che per il prossimo anno si prevedono stangate, e l’Antitrust ha in corso intanto un’indagine su eventuali speculazioni. Per raffreddare le acque, qualche giorno fa, il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha firmato un decreto che prevede un tetto di spesa anche per i libri degli istituti superiori. «L’altro giorno ho firmato il decreto per le superiori – spiega Fioroni – e la prossima settimana darò le indicazioni sui singoli tetti di spesa, anno per anno. Abbiamo fatto un lavoro analitico e indicato le cifre per i diversi indirizzi». Gli insegnanti dovranno tenerne conto e cercare di adottare i libri senza sforare. Lo scopo è quello di evitare «speculazioni» a danno delle famiglie e il rialzo ingiustificato dei cartellini. Intatto per quanto riguarda l’anno in corso al classico la media è stata di 550-700 euro per il primo anno. Lo scientifico non si è discostato di molto. Negli istituti tecnici, dove i testi costano un po’ meno, sono stati raggiunti gli stessi livelli per la numerosità delle materie.

Ma viene da chiedersi, i professori rispetteranno questi ”tetti”? «La scelta del testo è legata alla libertà di insegnamento, un principio inviolabile, sancito dalla Costituzione, un principio che non può essere discusso», spiega Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Mi auguro che gli accertamenti dell’Antitrust arrivino in tempo – afferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons – perché il cartello degli editori c’è, eccome. L’anno scorso gli aumenti hanno toccato anche il 10%». «Non è vero che ci siano stati cartelli – sostiene Ethel Serravalle, consulente dell’Aie, l’Associazione nazionale degli editori – Eppoi quest’anno gli editori hanno fatto una serie di proposte tra cui quella dei libri integrati, ridotti, con l’uso del digitale. Insomma, eserciziari o parti interattive potranno stare su Cd».

Risparmiare sulla benzina è possibile riorganizzando la distribuzione

Interessante l’inchiesta di Federconsumatori sui possibili risparmi derivanti da una riorganizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, l’aumento complessivo da febbraio 2007 a febbraio 2008 è stato di ben 18 centesimi a litro ciò equivale a 216 euro per i pieni di benzina. Per questo motivo è necessaria la riorganizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti, rinnovandolo seguendo, a detta di Federconsumatori, queste linee guida:

  • Riorganizzazione e razionalizzazione dell’intera rete, superando le concentrazioni di distributori in un’unica piazza
  •  Apertura negli ipermercati di distributori di carburante. Con risparmi pari a 7 – 8 centesimi.
  • Eliminazione dei vari concorsi, ed eventuali gadget, comporterebbe un risparmo di 1,5 centesimi.
  • Arricchire tutti i punti di rifornimento del sistema self-service ed innovarlo attraverso il mantenimento del prezzo relativo dopo l’orario di chiusura con il sistema di tele-controllo. Ci sarebbe in questo modo un risparmio di circa 3 centesimi al litro
  • Modernizzare tutti i distributori con le gradualità necessarie, da vendite solo oil a vendite oil-non-oil . Risparmi prevedibili attorno a 6-7 centesimi.