Cattive notizie i consumi delle famiglie italiane sono in frenata per il quarto mese consecutivo, come mai verificatosi negli ultimi tre anni: ad evidenziarlo l’indicatore dei consumi di Confcommercio che segnala a febbraio “una flessione con una riduzione dello 0,5 per cento nei confronti dell’analogo mese dello scorso anno”. Inoltre come se non bastasse Confcommercio conferma dunque la forte debolezza della domanda interna e “la concreta possibilità di dinamiche recessive nei prossimi mesi”.
La debolezza della domanda per consumi da parte delle famiglie, si legge, “continua a condizionare le dinamiche produttive interne: e a febbraio, dopo il rimbalzo a gennaio, la produzione industriale è tornata a calare”. “il Paese è ai limiti della recessione – dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – per farlo uscire da questa gravosa situazione e per affrontare seriamente la lotta al carovita è necessaria, in primo luogo, una riduzione generalizzata dei prezzi al consumo, pari al 10-15 per cento, e delle tariffe, che incidono per almeno il 35 per cento sui redditi delle famiglie. Urge un intervento congiunto di governo, parti sociali e imprenditori, mirato anche alla revisione del sistema di credito, per limitare i rischi da sovra indebitamento di famiglie e piccole imprese”.