consumatori

Altro stop per quanto riguarda i consumi delle famiglie

Cattive notizie i consumi delle famiglie italiane sono in frenata per il quarto mese consecutivo, come mai verificatosi negli ultimi tre anni: ad evidenziarlo l’indicatore dei consumi di Confcommercio che segnala a febbraio “una flessione con una riduzione dello 0,5 per cento nei confronti dell’analogo mese dello scorso anno”. Inoltre come se non bastasse Confcommercio conferma dunque la forte debolezza della domanda interna e “la concreta possibilità di dinamiche recessive nei prossimi mesi”.

La debolezza della domanda per consumi da parte delle famiglie, si legge, “continua a condizionare le dinamiche produttive interne: e a febbraio, dopo il rimbalzo a gennaio, la produzione industriale è tornata a calare”. “il Paese è ai limiti della recessione – dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – per farlo uscire da questa gravosa situazione e per affrontare seriamente la lotta al carovita è necessaria, in primo luogo, una riduzione generalizzata dei prezzi al consumo, pari al 10-15 per cento, e delle tariffe, che incidono per almeno il 35 per cento sui redditi delle famiglie. Urge un intervento congiunto di governo, parti sociali e imprenditori, mirato anche alla revisione del sistema di credito, per limitare i rischi da sovra indebitamento di famiglie e piccole imprese”.

Le 10 regole per risparmiare sul conto corrente

Se qualche giorno fa mi avevamo proposto come alternativa al conto corrente il libretto postale, oggi vogliamo elencarvi il decalogo di altroconsumo per arginare le spese del nostro conto corrente bancario. Sono stati controllati i conti correnti più utilizzati per vedere quali sono le operazioni più a rischio di commissioni e balzelli vari. Ma ecco quelle che l’associazione dei consumatori definisce le 10 regole d’oro:

  • Il conto corrente, visti i bassissimi tassi d’interesse applicati, non è più uno strumento di gestione del risparmio. Lasciate sul conto solo le somme necessarie per le spese correnti e investite diversamente i risparmi.
  • Controllate e conservate tutta la documentazione, sia perché solo così vi potete accorgere di eventuali peggioramenti delle condizioni (la Banca è tenuta a informarvi e voi potete recedere dal contratto senza penalità) sia perché fa fede in caso di contestazioni.
  • Controllate l’estratto conto solo attraverso i servizi forniti gratuitamente dalla banca: macchinetta bancomat e invio a casa trimestrale.
  • Le operazioni online, per esempio i bonifici, sono generalmente più economiche di quelle fatte allo sportello, nonché più comode.

Caro Benzina: fate il pieno a Firenze, ma non a Napoli

Paese che vai, caro benzina che trovi, mai detto fu più esatto, infatti è stata stilata la classifica sul costo della benzina al distributore nelle varie città italiane. Napoli si guadagna questo triste primato, mentre Firenze è la città nella quale la benzina costa meno, la differenza tra le due città è abissale, 7 centesimi al litro.

Almeno questo è quanto emerge dal rapporto Figisc-Confcommercio che è stato preceduto da un indagine effettuata lo scorso 19 febbraio su 1.300 impianti di 10 grandi città italiane, facendo la media tra i prezzi massimi e quelli minimi applicati sulla rete. Napoli, Bari e Genova risultano le città più care per chi viaggia in auto: in tutti e tre i casi il prezzo medio della verde viaggia infatti oltre 1,4 euro al litro, ben al di sopra della media delle altre città italiane considerate nell’indagine.

Dal primo maggio forti sconti per i prodotti tipici della spesa italiana

Buone notizie per tutti i consumatori che giornalmente andando a fare la spesa devono fare i conti (parola azzeccatissima) con il caro-prezzi, che da qualche anno travolge tutta l’Italia. Infatti la grande distribuzione lancerà una serie di sconti e promozioni contro il caro prezzi, con innanzitutto una campagna che dal primo maggio prossimo fino a dicembre porterà sugli scaffali un prodotto fortemente scontato, scelto tra tutti quelli che formano la base per la spesa alimentare degli italiani.

“È un segnale molto positivo ed è una via concreta per contrastare il rialzo dell’inflazione”. Così il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, commenta il piano di promozioni. “La grande distribuzione mostra di adottare gli impegni che abbiamo sempre chiesto durante gli incontri con le filiere produttive e distributive per affrontare il nodo del carovita”, sottolinea Lirosi -. L’iniziativa si aggiunge ad altre già partite sia a livello nazionale che locale, ma in più ha dalla sua la forza dell’ampiezza territoriale, perché toccherà 13mila punti vendita, e del numero dei prodotti coinvolti”.

Risparmiare sulle spese di gestione del conto bancario con il Libretto Postale

Un buon risparmiatore si può definire tale se oltre al risparmio cerca anche di guadagnare qualche soldo in più. Un metodo a cui molti fanno ricorso è l’acquisto di azioni o obbligazioni attraverso una banca, e quindi un conto bancario. Ma quest’ultimo costa parecchio, infatti è noto che le banche “mangiano” parecchio su noi poveri consumatori. L’unico modo per poter risolvere questo problema è aprire un libretto postale, o tenere tutti i soldi sotto il materasso.

Se scegliete la prima opzione sappiate che un libretto postale si apre in cinque minuti d’orologio, non ha spese di gestione (ne apertura ne chiusura), è esente dall’imposta di bollo e ovviamente lo potete aprire ed utilizzare da qualsiasi ufficio postale. Al contrario di un conto corrente bancario, per la cui gestione, confconsumatori ha calcolato una spesa media di 130 euro all’anno. Ovviamente i libretti non sono ne pubblicizzati ne tanto meno proposti ai clienti in quanto un libretto è molto meno remunerativo, per la Posta, di servizi come Bancoposta.

Risparmiare viaggiando in autobus con una nuova compagnia low-cost

Oggi ho una bella notizia per tutti coloro che viaggiano spesso rinunciando alle comodità, infatti tutti coloro che hanno l’esigenza di viaggiare su territorio nazionale a basso costo voglio segnalare una nuova compagnia low cost, ma non di aerei bensì di autobus. Sto parlando di Sena che propone infatti biglietti a basso costo, con delle tariffe davvero molto vantaggiose.

Le tratte sono davvero molte e segnalarle tutte è molti difficile, comunque le potete trovare a questa pagina. Le più interessanti senza dubbio sono Roma – Siena – Firenze – Bologna –Milano, incluso le tratte in coincidenza Roma – Milano via Siena e Roma – Bologna via Siena, Toscana – Puglia, Toscana – Riviera Adriatica.

Lampade a basso consumo, facciamo due conti

Lentamente le lampade a risparmio energetico, grazi anche a svariate campagne di sensibilizzazione, si stanno affermando sempre di più, infatti sono molti ormai i consumatori che nelle proprie case utilizzano solamente lampade a basso consumo. Ma purtroppo il principale avversario contro cui combatte chi spinge per l’utilizzo di queste lampada è l’ignoranza delle persone. Quindi oggi su GuadagnoRisparmiando nel nostro piccolo tenteremo di dare alcune delucidazioni sul risparmio che si ha utilizzando lampade a basso consumo.

Le lampade si suddividono in generale: in lampade ad incandescenza, come molti di voi sapranno queste lampade si illuminano grazie al calore che passa attraverso il filamento di tungsteno posto all’interno del bulbo. Dopo circa 1000 ore di utilizzo il filo si spezza. Viene però trasformata in luce solamente il 5 – 10 per cento dell’energia richiesta. Quindi un efficienza luminosa davvero molto bassa. Oltre a questa tipologia di lampade ci sono quelle alogene a tensione di rete, che possono essere considerate come la diretta evoluzione della lampada di tungsteno. Risultano essere inoltre molto più efficienti. L’efficienza energetica rispetto alla lampadina tradizionale è tra il 50-100 per cento, la vita varia dalle 2000 alle 6000 ore.

Ecco alcuni consigli per risparmiare quando si fa la spesa

Oramai tutti coloro che leggono questo blog sanno che per risparmiare al giorno d’oggi servono delle piccole accortezze, e che altrimenti non si va da nessuna parte. Per questo motivo le associazioni dei consumatori si prodigano nel darci dei piccoli consigli per risparmiare quando si fa a fare la spesa. Ma bando alle chiacchiere e vediamo di cosa si tratta:

  • Cercare di fare una lista dettagliata che andrà rispettata assolutamente
  • Non andare al supermercato con altre persone, sopratutto con i bambini, perchè a volte chiedono prodotti non necessari a cui è difficile dire di no
  • Non andate mai al supermercato a stomaco vuoto, il banco della gastronomia può diventare la vostra fine
  • Accertarsi delle offerte promozionali controllando che il prezzo sia effettivamente più basso e che la data di scadenza non sia troppo prossima. Accertarsi che la quantità non sia esagerata rispetto al nostro utilizzo comune.
  • Procurarsi assolutamente un volantino con tutte le offerte promozionali, e se possibile richiedere una carta fedeltà
  • Acquistare delle ricariche per i saponi liquidi o i detersivi
  • Scegliere le confezioni più grandi perché consentono di risparmiare, senza esagerare però

Per le detrazioni sui farmaci basta anche l’autocertificazione

Buone notizie per quanto riguarda la salute nostra e del nostro portafoglio, le spese sanitarie sostenute per l’acquisto di medicinali nel periodo che va dal primo luglio al 31 dicembre 2007 potranno essere certificate, per la deduzione o detrazione Irpef, anche semplicemente tramite uno scontrino non parlante o comunque incompleto. Unica condizione necessaria è che il contribuente lo integri indicando anche su un foglio a parte il codice fiscale dell’acquirente nonché la natura, qualità e quantità dei farmaci acquistati.

Almeno questo quanto emerge dalla circolare n.30/E delle Agenzia delle entrare che cosi chiarisce eventuali dubbi sulla documentazione necessaria per detrarre o dedurre le spese farmaceutiche. Questa nuova modalità di certificazione per le spese medicinali è messa in atto, spiega la circolare, per venire incontro alle difficoltà dei contribuenti non in possesso della documentazione idonea e che quindi rischiano di non poter usufruire dello sconto Irpef.

Istat: aumenti tra i 1000 e i 1700 euro per le famiglie italiane

L’aumento dell’inflazione comporterà per le famiglie italiane un aumento tra i 1000 ed i 1700 euro, almeno stando alle stime delle associazioni dei consumatori. Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi:“i dati forniti dall’Istat sono assolutamente allarmanti, di questo passo, con un’inflazione al 3,3 per cento e con gli incrementi registrati nei settori trasporti e alimentazione da gennaio in poi si rischia una maxi-stangata su base annua pari a 1.200-1.300 euro a famiglia e se si considera la tendenza dell’Istat a sottostimare i rincari – aggiunge – un’inflazione così elevata può voler dire solamente che ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale”.

Secondo l’Adoc invece si profila un aumento di circa 1000 euro a famiglia:“La spirale inflazionistica a cui stiamo assistendo sta erodendo pesantemente i redditi delle famiglie e le loro possibilità di risparmio, è gravissimo che tra i prodotti più soggetti ai rincari ci siano sempre gli alimentari e i carburanti, due beni irrinunciabili e a maggior diffusione d’acquisto”.

Mozzarelle: I commenti delle associazioni dei consumatori

Buone le reazioni delle associazioni dei consumatori all’epilogo sulla vicenda della mozzarella di bufala campana. Il Movimento a difesa del cittadino e Federconsumatori chiedono i nomi delle aziende coinvolte nella vicenda per dare fiducia ai consumatori. “I cittadini – afferma Silvia Biasotto, responsabile del Dipartimento sicurezza alimentare di Mdc – hanno diritto a un’informazione trasparente. Ogni anno il Movimento Difesa del Cittadino presenta ‘Italia a Tavola’, rapporto sulla sicurezza alimentare: dall’indagine – sottolinea – emergono tanti dati di sequestri e di frodi alimentari, ma anche il grande lavoro che tutte le istituzioni e gli organi di polizia svolgono.

Basti pensare che l’Ispettorato per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari negli ultimi 2 anni ha incrementato i controlli di oltre il 50 per cento”. “C’è molta confusione, in questi giorni, intorno all’allarme diossina nella mozzarella di bufala”. Invece chiede Federconsumatori che venga pubblicata la lista dei prodotti interessati dalla contaminazione e che si rendano pubblici i risultati delle analisi svolte e tutt’ora in atto. “Solo così, operando in maniera chiara, si potrà restituire la fiducia ai consumatori, già preoccupati per il loro potere di acquisto”, conclude l’associazione. Invece il Codacons chiede un intervento del governo perché aiuti i produttori di mozzarella di bufala danneggiati da quest’allarme diossina, l’Unione nazionale consumatori ricorda che “il consumatore può scegliere fra diversi tipi di mozzarella, deve solo fare attenzione alle denominazioni”.

Confermato l’aumento di 58 euro a famiglia per luce e gas

Ed arriva inesorabile la conferma, l’aumento delle tariffe che scatterà dal primo aprile fino al trenta giugno 2008 comporterà un aumento di 58 euro a famiglia, a dirlo è l’Autorità per l’energia ed il gas che va cosi a confermare le stime di Nomisma. L’aumento è dovuto ai 18 euro che si spenderanno in più per l’elettricità ed ai 40 euro che si spenderanno in più per il gas. Gli aumenti saranno in media del 4,1 per cento per l’elettricità e 4,2 per cento per il gas, causa di tutti questi aumenti è ovviamente il petrolio, quasi raddoppiato il costo in un anno di produzione.

“E’ molto frustrante essere costretti a registrare aumenti ma, a parte le imposte, il 60% delle nostre bollette di luce e gas, è fortemente condizionato dal costo del petrolio“, spiega il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Alessandro Ortis. “In queste condizioni – prosegue – il caro-greggio travolge purtroppo anche i pur sensibili benefici della continua riduzione delle tariffe dei servizi infrastrutturali da noi amministrate, del contenimento degli oneri di sistema grazie ai provvedimenti adottati e dei primi vantaggi delle liberalizzazioni.

I prezzi di bar ed i ristoranti sono nella media europea

Ristoratori e commercianti non vogliono essere additati come responsabili dell’aumento dei prezzi e dicono che il dato di rincaro è molto più basso di quello registrato a livello europeo. Questa è la conclusione a cui giunge un analisi dell’Ufficio Studi Fipe-Confcommercio sull’inflazione dopo il passaggio all’euro. Il freno inflativo dei prezzi di bar e ristoranti contribuisce invece a tenere l’Italia in linea con la media Ue.

“Il settore dei pubblici esercizi si presta strutturalmente ad essere annoverato su base nazionale fra quelli dove il dato percentuale dei rincari è più alto, invece è molto più basso di quello registrato a livello europeo. Sia nei paesi dell’Unione europea a 27, sia in Eurolandia nei sette anni successivi all’entrata dell’euro, l’inflazione è aumentata nel settore della ristorazione molto di più di quanto non sia cresciuta in Italia. Anzi, la crescita inflativa sotto controllo della ristorazione aiuta l’Italia a rimanere allineata alla media europea”.

I consigli dell’Adiconsum per evitare le truffe

Come oramai tutti sanno lasciare i propri dati sensibili online può risultare molto rischioso, infatti tutte le truffe, le furbizie ed i raggiri si sono adeguati alle nuove tecnologie. Nel settore del credito i tentativi di frode creditizia sono stati stimati nel 2006 in circa 17mila, ma se poi a questi aggiungiamo i dati sugli acquisti on line e soprattutto sulla telefonia le vittime si aggirano attorno a 300mila. Almeno a quanto dice l’Adiconsum che per evitare queste truffe ha realizzato una guida, appunto, per evitare e prevenire il rischio.

Per l’associazione il numero di vittime maggiore è nel settore della telefonia con addebiti di servizi non richiesti, in particolare per quanto riguarda quelli a valore aggiunto. Segue poi internet ed i relativi gli acquisti on line. Ma i più pesanti riguardano le frodi nel settore del credito, che nel 2006 sono costate circa 80milioni di euro per un importo medio dei casi denunciati di 5.300 euro. Per questo secondo l’Adiconsum è d’obbligo tenere a mente dei consigli basilari: