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Codacons, è raffica di aumenti dal 1 luglio 

È raffica di aumenti a partire dal 1 luglio 2019: lo denuncia il Codacons che elenca l’uno dopo l’altro i rincari previsti per i prossimi mesi passando dalle bollette di luce ai telefoni, dai titoli di viaggio per il trasporto pubblico fino alla tassa sui rifiuti. 

Insomma si preannunciano mesi difficili per i consumatori. 

Pasqua e Pasquetta, i consigli del Codacons per i consumatori

È arrivata Pasquetta, ma è anche vero che nella giornata di oggi saranno molti i negozi e gli ipermercati aperti. E i consumatori sembrano essere pronti ancora all’acquisto, magari approfittano di qualche offerta. Ma come difendersi dagli eccessi e fare degli acquisti sicuri?

Arrivano dal Codacons una serie di regole che possono anche essere seguite nei giorni a seguire dopo la Pasqua e la Pasquetta. 

Conguaglio, come fare reclamo o conciliazione

Bollette di acqua, luce e gas con gli importi più alti del solito? Una brutta sorpresa che potrebbe spiegarsi con una parola: conguaglio che deriva dalla differenza con cui vengono effettuate le rilevazioni del consumo da parte delle aziende.

Insomma che il conguaglio possa essere più salato della solita bolletta, è cosa nota, ma è anche vero che potremmo anche trovarsi di fronte a un errore se l’importo da pagare è effettivamente più alto dei consumi. In questo caso sono due le strade da seguire: inoltrare il reclamo oppure optare per la conciliazione nel caso in cui l’azienda non accogliesse il reclamo. 

Reclamare é facile: la guida gratuita di Altroconsumo

 Come contestare una bolletta, un estratto conto, un servizio non richiesto? Quante volte ci troviamo a dover pagare quanto in realtà non abbiamo consumato? Come ricorrere contro multe o altre sanzioni che riteniamo ingiuste? Come estinguere un mutuo o un conto, disdire una polizza, recedere da un contratto di cui non desideriamo più far parte? Come sapere se é possibile? Quante volte ci siamo posti almeno una di queste domande e chissà quante altre abbiamo desistito nella nostra idea di fare un reclamo perchè ahimè, la burocrazia purtroppo delle volte spaventa i cittadini e li fa retrocedere nei loro propositi. Non sapendo come procedere con le nostre contestazioni e a chi rivolgere le nostre lamentale solitamente capita che, a sangue freddo e dopo l’iniziale rabbia, ci si rassegni all’ingiustizia subita.

Biglietti del cinema più cari da luglio

 Rincari in vista sui biglietti del cinema. Dal 1° luglio 2011 pagheremo 1 euro in più per l’ingresso in un cinema, almeno fino al 31 dicembre 2013. Ad affermarlo è stato un emendamento al Decreto Milleproroghe approvato di recente, che ha lasciato spazi a non pochi pareri negativi, come era ovvio che fosse, soprattutto a polemiche da parte di associazioni di consumatori e consumatori stessi, che si sono sentiti presi in giro non poco dal Governo in merito alla questione. Quest’ultimo aveva difatti solo poche settimane fa smentito questo aumento, ora, invece, si vede riconfermato. Perchè questo rincaro? Perchè in questi 3 anni si vuole finanziare, come affermato dal ministro della Cultura Sandro Bondi, il cinema stesso, che oggi, evidentemente, si trova in un momento di difficoltà. Ma chi ne fa le spese? Sempre e solo noi consumatori, che contribuiremo a produrre ben 100milioni di euro come entrate, soldi che serviranno ad aiutare il settore cinematografico. E le famiglie già provate dalla crisi?

Pedaggi: 8 mln da restituire ai consumatori, stop aumenti Anas

 Ammonta a circa 8 milioni di euro la somma da restituire agli utenti per le maggiorazioni dei pedaggi dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato. La cifra tiene conto del numero di automobilisti che ogni giorno viaggiano sulle tratte che sono state oggetto di ricorso e degli aumenti medi delle tariffe applicati dal mese di luglio fino al 5 agosto. Il Consiglio di Stato ha confermato il blocco agli aumenti dei pedaggi su autostrade e raccordi autostradali dell’Anas previsto dalla manovra economica.

Estate 2010, i saldi sono alle porte

L’estate è arrivata, secondo il calendario, mentre le condizioni climatiche sembrano preannunciare una stagione tutt’altro che calda.
Gli amanti dello shopping, però, non si faranno certamente scoraggiare da un po’ di pioggia e qualche raffica di vento che negli ultimi tempi stanno accompagnando le nostre giornate, anche perchè il periodo dei saldi si avvicina inesorabilmente.

Mentre in Friuli Venezia Giulia si può acquistare in molti negozi a prezzi scontati già dal 15 giugno, per le altre regioni il primo giorno in cui sarà possibile utilizzare la carta di credito senza prosciugarla sarà il 2 luglio.
Fra le regioni che apriranno questa nuova stagione di grandi saldi ci sono Basilicata, Puglia, Campania, poi il giorno seguente anche in Lazio, Calabria, Sardegna, Veneto e Piemonte si comincerà a vedere la scritta “saldi” nelle vetrine dei negozi.

PattiChiari-Anci: campagna su educazione finanziaria e risparmio

 Una vera e propria campagna di educazione alla gestione del denaro. Si tratta di “Prenditi cura del tuo denaro: mettiamo in Comune l’educazione finanziaria!”, il progetto ideato dalla collaborazione tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Consorzio PattiChiari che, partito dal Comune di Torino per poi proseguire a Verona, Firenze, Lecce e Catania, metterà a disposizione dei cittadini e dei consumatori informazioni semplici e chiare sul tema del bilancio familiare.

Europa, prezzi del latte equi per i consumatori

L’Europa dalla parte del latte. Dei suoi produttori, ma anche dei suoi consumatori. E gli aiuti esistenti per i produttori saranno prorogati almeno fino al prossimo febbraio 2010: questo quanto approvato dai deputati del Parlamento europeo, sostenendo inoltre che le iniziative adottate finora dalla Commissione non sono sufficienti. Con 447 voti favorevoli, 70 contrari e 16 astensioni, i deputati hanno approvato una proposta legislativa in questo senso: aiuti per l’acquisto di burro e di latte in polvere prorogati appunto. La conslusione era prevista per lo scorso agosto. Secondo i deputati, l’aiuto dovrebbe applicarsi anche ai formaggi.

Non solo: il Parlamento ha anche sollecitato altri provvedimenti per rispondere ai problemi, che si protraggono nel tempo, del settore. E richiamano la Commissione europea ad azioni concrete per combattere la crisi.

Crisi? Sì, ma gli italiani non rinunciano alla qualità

Crisi? Ancora, sì. E quando c’è la crisi, si acquista di meno, no? Gli italiani rispondono alla crisi abbassando le quantità comprate, ma non la qualità. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata dall’ISPO, l’Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione di Renato Mannheimer per i vent’anni del Consorzio Melinda. Lo riporta il sito MercatidelContadino.it. Il consumo di alimentari, quindi pane, pasta, carne, pesce, frutta, verdura, ad esempio, cambia nella sua manifestazione. Gli italiani, infatti, scelgono la qualità.

Dai dati raccolti e acquisiti emerge che il 59% prova a spendere meno spendendo meglio, con un occhio di riguardo per la qualità dei prodotti che acquista. Il 31%, invece, va alla ricerca di prodotti anche di qualità inferiore con un prezzo inferiore. L’8% dichiara di non avere specifiche strategie di risparmio.

Pesce, fino al 30% di risparmio con la “filiera corta”

Il pesce? Gli italiani lo consumano sempre meno. Per l’Istat, il pesce è l’unica voce degli acquisti alimentari delle famiglie ad aver subito una drastica riduzione. Un calo del di ben il 10% rispetto all’anno scorso. Ed ecco che il settore prova a correre ai ripari: perché pesci e affini sono alimenti sani, leggeri, e se genuini sono dotati di elementi benefici per la salute. Oltre a far parte, per tradizione, della nostra tavola e in particolar modo della gastronomia estiva. Il Centro Studi di Lega Pesca vede, come è prevedibile, un incremento dei consumi ittici per il periodo estivo.

Per quest’anno i consumi di pesce, nella bella stagione, arriveranno a 150 mila tonnellate, pari, secondo, l’associazione, a 1.032 milioni di euro complessivi. La crisi? Inciderà in particolar modo sulle sorti del ondo della ristorazione. Perché bisogna assicurare le necessità domestiche. Ma? C’è la novità. Padrona incontrastata non è èiù la Gdo (la grande distribuzione organizzata, che gestisce il 68% del mercato. La crisi, e la necessità di risparmio, portano sempre più gli italiani alla filiera corta. Mercati, mercatini, negli ittiturismi, ristoranti dei cuochi-pescatori.