coldiretti

Consumi, il decalogo anti spreco a tavola della Coldiretti

Arriva direttamente dalla Coldiretti il decalogo antispreco a tavola per imparare a risparmiare e alimentari in modo sostenibile: il decalogo stilato in occasione della della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio in realtà sarebbero da tenere in considerazione tutti i giorni. 

A pesare sugli sprechi sono soprattutto gli sprechi domestici che rappresentano il 54% del totale e sono addirittura superiore a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di 16 miliardi che finiscono nella spazzatura ogni anno. 

Ma come evitare gli sprechi a tavola? 

Coldiretti, guida al riciclo degli avanzi di Natale

Santo Stefano all’insegna del riciclo in cucina: circa l’88% degli italiani porta in tavole gli avanzi delle tavola imbandite   per il cenone e i pranzi di Natale all’insegna del riciclo e del risparmio, ma anche per evitare sprechi alimentari.

Questa la tendenza che si conferma anche per il Natale 2017 secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ arrivata proprio in occasione del giorno di Santo Stefano.

Secondo la ricerca, al 7% delle famiglie non avanza nulla, il 2% dona gli avanzi in beneficenza e l’1% getta nei bidone gli avanzi. 

La vita da single costa il 66% in più: 4 consigli utili per risparmiare

La vita da single è nettamente più cara, secondo l’ultima indagine della Coldiretti. Si stima che una persona che vive da sola in casa spenda il 66% in più rispetto a una famiglia tradizionale. Tante le spese che la persona single deve sobbarcarsi da sola. E allora come fare per risparmiare? Vediamo i 4 consigli più utili.

Natale 2012: più soldi per la spesa alimentare

 Ogni famiglia spenderà 197 euro per imbandire la tavola di Natale e di Capodanno, una spesa che, rapportata a quella degli scorsi anni, conferma un positivo aumento del 2,1%, sicuramente una novità, considerati i tempi di crisi economica.

Spesa settimanale: Coldiretti spiega come risparmiare

 Alla ricerca continua di una strategia per risparmiare, gli italiani hanno cambiato il loro modo di fare la spesa: addio all’acquisto di prodotti di marca e allo shopping sfrenato, la spesa alimentare oggi è un evento che va programmato nei minimi dettagli. Per aiutarci a risparmiare, Coldiretti ha stilato una lista di suggerimenti utili da applicare subito per risparmiare ben il 50% sulla spesa totale.

Arance gratis con Campagna Amica il 6 e 7 aprile 2012

 Arance siciliane gratis e tantissima salute saranno disponibili per tutti gli italiani grazie al progetto lanciato da Coldiretti e Unaproa (Unione nazionale tra le organizzazioni di produttori ortofrutticoli agrumari e di frutta in guscio) e realizzato in accordo con l’assessorato regionale alle ERisorse agricole. Le arance saranno offerte in tutte le botteghe Campagna amica nei giorni di oggi e domani.

Coldiretti: a scuola merenda frutta gratis

 Saranno distribuiti ben 7,4 milioni di kg di frutta e verdura nel nuovo anno scolastico a 1.340.000 bambini in 8400 scuole primarie. L’iniziativa, lanciata da Coldiretti, vuole incentivarne il consumo e educare ad assumere abitudini alimentari corrette. Inziare dall’età scolare é fondamentale per affermare un’abitudine salutare come quella del concumo quotidiano di frutta e verdura.

In vigore la prima legge sui cibi a km 0

L’Unione Europea ha dato il via libera alla prima legge sui cibi a chilometri zero, approvata dalla regione Veneto su iniziativa della Coldiretti; come ben sappiamo, purtroppo, l’aumento del carburante incide molto sulla spesa alimentare. Perché? Basti pensare che ogni pasto percorre circa 1900 km prima di arrivare sulle nostre tavole. Ora, con questa legge potranno arrivare sulle nostre tavole prodotti locali che quindi non devono percorrere lunghe tratte (con mezzi che oltretutto inquinano e parecchio l’ambiente).

Coldiretti sottolinea come per la prima volta questo testo definisce anche le caratteristiche principali dei prodotti a “km 0”. Eccole:

stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria

Coldiretti quindi sottolinea come questa norma tuteli sia le nostre tasche che l’ambiente (nel nostro paese l’86% dei trasporti commerciali avviene su strada).

Natale 2009 alla riscoperta della tradizione culinaria

 Cosa si mangerà il giorno di Natale? Coldiretti ha stimato che nove italiani su dieci trascorreranno sia la vigilia che il giorno di Natale a casa con parenti ed amici con una spesa media stimata intorno a euro 120 per famiglia. I cibi maggiormente consumati e acquistati saranno quelli della tradizione e quindi ad esempio il cappone in Piemonte oppure il pandolce, tipico della Liguria. Crisi sì ma gli italiani non vogliono comunque sia rinunciare alla qualità, come dimostra il fatto che spenderanno circa 2,8 miliardi di euro a tavola per il Natale. Cibo che per la stragrande maggioranza degli italiani viene acquistato appunto tenendo anzitutto conto del rapporto qualità/prezzo.

Natale in agriturismo

Oramai siamo agli sgoccioli e se ancora non avete deciso dove e come trascorrere il giorno di Natale direi che è il caso di muoversi. Intanto vi suggerisco un’idea: l’agriturismo. Ve ne parlo perché secondo Coldiretti saranno ben 120 mila gli italiani che trascorreranno il 25 dicembre in un agriturismo con un aumento rispetto allo scorso del 20%. Coldiretti è giunta a questa stima grazie alle indicazioni dell’associazione agrituristica Terranostra. Ebbene sì, sembra proprio che in un periodo di crisi l’agriturismo resista ancora ed anzi, abbia visto un picco nelle richieste.

Forse, gli italiani proprio a causa della “turbolenza economica” sono alla ricerca, almeno per un giorno all’anno, di un posto che sia in grado di infondere pace e tranquillità. Terranostra precisa anche che la qualità più apprezzata da chi si reca in un agriturismo è la capacità di mantenere intatta la tradizione enogastromica ma è andata in crescendo anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.

Natale 2009: 3 italiani su 4 puntano al Made in Italy

 Secondo un’indagine Coldiretti 3 italiani su quattro a Natale pensano di acquistare prodotti Made in Italy; purtroppo però, come denunciato anche dal presidente della Coldiretti Sergio Marini, solo un prodotto su tre di quelli venduti all’interno della GDO è realizzato con prodotti agricoli italiani, ma nessuno ne è a conoscenza.

Proprio per questo motivo, come vi ho già illustrato in questo articolo si è impegnata nella realizzazione una filiera agricola tutta italiana. Diciamo che il rischio di comprare un falso prodotto italiano potrebbe essere evitato se tutti i prodotti avessero la corretta etichettatura; sotto questo punto di vista, Coldiretti è riuscita ad ottenere una vittoria. Infatti, vi è obbligo di specificare

varietà, qualità e provenienza per l’ortofrutta fresca, le uova, il miele, il latte fresco, il pollo, la passata di pomodoro e dal 1°luglio i luglio è arrivato anche l’obbligo di indicare l’origine delle olive impiegate nell’extravergine

La spesa? Per Coldiretti meglio se dall’agricoltore

Qualche giorno fa a Roma nella sede dell’antico mercato ebraico del pesce, in via San Teodoro al numero 74 è avvenuta l’inaugurazione del primo mercato degli agricoltori di Roma, il “Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo“. Proprio in questa occasione Coldiretti/Swg ha reso noti i risultati di un’indagine che ha svelato come nel corso del 2009, due italiani su tre si sono recati a fare la spesa direttamente dal produttore almeno qualche volta e l’11% lo ha fatto regolarmente.

Coldiretti sottolinea come

L’ acquisto diretto dal produttore è l’unica forma di distribuzione commerciale che ha registrato una crescita battendo nell’alimentare negozi, hard discount e ipermercati anche grazie alla moltiplicazione delle aziende agricole e dei mercati degli agricoltori dove acquistare direttamente

Perchè si preferisce acquistare direttamente dall’agricoltore? Secondo il 63% degli intervistati per la genuinità, per il 39% è invece una questione di gusto e per il 28% perchè si risparmia. Pensate poi che il 44% dei consumatori non effettua acquisti direttamente dal consumatore perchè non sanno a chi potersi rivolgere.