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Risparmiare con il bricolage ed il fai da te

Ci mandi un commento chi non ha mai avuto a che fare nella sua vita con idraulici, imbianchini, falegnami, elettricisti, muratori e sopratutto con le loro tariffe da emiri arabi o peggio. Facciamo un po i conti, dipingere una stanza può costare 400 euro, tirare su un muretto 1000 euro, installare e collegare un lampadario 100 euro, riparare un lavandino gocciolante 80 euro, scartavetrare e riverniciare una persiana 300 euro. Chi come il sottoscritto è un imbranato totale e appunto non è in grado di fare dei semplici lavori di manutenzione in casa può arrivare a spendere intorno ai 1.500-2.000 euro all’anno.

Ma ovviamente con volontà e costanza si può apprendere qualsiasi mestiere, certo sopratutto all’inizio non bisognerà abbattersi ma pian piano i risultati arriveranno. Inoltre è scientificamente provato che il bricolage ed i lavori di casa sono un ottimo antistress, se presi nel verso giusto, aiutano ad uscire dalla routine quotidiana. Se riuscite almeno a distinguere qual’è il manico del cacciavite e come si avvitano le viti, potete consultare uno dei molti siti web dedicati al bricolage e dal fai da te, con delle dettagliate spiegazioni, immagini, consigli per qualsiasi problema domestico.

Sei single? Spendi molto di più per la spesa alimentare

Mi rendo conto che questa notizia che posterò forse non sarà molto utile per risparmiare, ma devo avvisare tutti gli scapoloni d’oro stile George Clooney che per il mangiare spendono ben il 60 per cento in più rispetto a chi vive con un partner. Infatti secondo un analisi Istat, i single spendono come detto il 60 per cento in più, per la spesa alimentare, rispetto alla media delle famiglie italiane. «Le famiglie con un singolo componente spendono in media 299 euro al mese per l’alimentazione – sottolinea la Coldiretti – a fronte dei 187 euro al mese destinati da ogni singola persona di una famiglia-tipo italiana, formata da 2,5 componenti in media».

Secondo l’Istat i nuclei famigiliari composti da una sola persona, ovvero i single, in Italia sono circa 5.977 mila. «Dalle famiglie monocomponente è venuto un importante contributo al boom delle vendite di mini porzioni e piatti pronti – continua Coldiretti – Le verdure in sacchetto registrano un aumento del 4,2% nel 2007, in netta controtendenza rispetto al consumo di verdure in generale.

Pulizia del viso fatta in casa. Scrub e Maschere di bellezza casalinghe per una pelle perfetta

Anche se i soldi non bastano più noi donne non rinunciamo certamente a farci belle: un viso curato, una pelle pulita e luminosa sono indispensabili per sentirci sempre a posto, a nostro agio con noi stesse e con gli altri. Ahinoi, purtroppo non sempre possiamo recarci al centro estetico e regalarci una bella maschera di pulizia o un buon peeling e anche acquistare questi prodotti in farmacia o sanitaria può avere dei costi che incidono sulla spesa. Siamo costrette a fare sempre i conti al centesimo e a qualcosa ci tocca rinunciare. Spesso questo qualcosa è la proprio la cura del nostro corpo e del nostro viso, soprattutto se abbiamo marito e figli e il nostro lavoro lo svolgiamo in casa.

Ma come abbiamo già avuto occasione di dirvi, noi donne siamo sempre piene di risorse e non ci lasciamo certamente intimorire dal caro-vita. Per questo motivo sono sempre più numerose quelle di noi che corrono ai ripari preparando in casa da sè alcuni semplici rimedi per la cura del viso: stando bene attente ad eventuali allergie e intolleranze potete farlo anche voi utilizzando, spesso, anche semplicemente gli ingredienti che si trovano comunemente nelle nostre cucine. Ecco di seguito qualche suggerimento per realizzare una bella pulizia del viso fatta in casa.

Alcuni consigli sul mutuo

Acquistare una casa non è cosa da poco, infatti per far ciò ci vogliono molti soldi ed il modo più facile per ottenerli è sposare il figlio di Berlusconi, ma se non lo conosciamo l’altra alternativa e quella di richiedere un mutuo. Va detto che al giorno d’oggi le operazioni per richiedere una finanziamento di tale portata si sono molto semplificate, ma la concorrenza è cosi alta che non si capisce più nulla, ed orientarsi è veramente un problema. In quanto oltre ai mutui a tasso fisso e variabile, sono nate un infinità di nuove proposte, pensate apposta per venire incontro all’esigenza vostra e delle banche. Si va dal mutuo per lavoratori atipici al mutuo con rata crescente, a quello a rata fissa, o a quello che dura 40 anni e via discorrendo.

Inoltre i requisiti richiesti variano notevolmente da banca a banca (età, impiego, reddito lordo, ecc) ed inoltre si stanno lentamente affermando le banche on-line (Conto Arancio su tutte). Quindi come fare ad orientarsi in questa giungla e al tempo stesso risparmiare? Per nostra fortuna sono nati alcuni siti che offrono la possibilità di effettuare una comparazione tra le varie offerte, e possono anche darci utilissime informazioni e consigli sulle varie decisioni. I più importanti e forse competenti sono mutuionline.it e migliormutuo.it. Comunque ecco alcuni consigli da seguire non dico alla lettera ma quasi:

Risparmiare sui libri recandosi in un luogo sconosciuto: la Biblioteca

I libri sono essenziali per la cultura di ogni persona, sia i più grandi classici sia l’ultimo best-seller in classifica. Anche chi mette piede in libreria una volta ogni tanto si sarà accorto che il prezzo dei libri è aumentato molto ed attualmente il livello dei prezzi è davvero scandaloso, considerando che la cultura e la possibilità di acculturarsi dovrebbe essere gratuita.

Ma c’è una soluzione a tutto ciò, non gratuita perché comunque viene pagata con le nostre tasse, a volte dimenticata ovvero la biblioteca pubblica. Se siamo fortunati all’interno di questa potremo trovare praticamente tutto quello che ci serve, incluse riviste, dvd e cd musicali. La furbata sta nel cercare il libro in questione tra tutte le biblioteche del comune, ma come possiamo fare senza dover girare da un posto all’altro?

Le 10 regole per risparmiare sul conto corrente

Se qualche giorno fa mi avevamo proposto come alternativa al conto corrente il libretto postale, oggi vogliamo elencarvi il decalogo di altroconsumo per arginare le spese del nostro conto corrente bancario. Sono stati controllati i conti correnti più utilizzati per vedere quali sono le operazioni più a rischio di commissioni e balzelli vari. Ma ecco quelle che l’associazione dei consumatori definisce le 10 regole d’oro:

  • Il conto corrente, visti i bassissimi tassi d’interesse applicati, non è più uno strumento di gestione del risparmio. Lasciate sul conto solo le somme necessarie per le spese correnti e investite diversamente i risparmi.
  • Controllate e conservate tutta la documentazione, sia perché solo così vi potete accorgere di eventuali peggioramenti delle condizioni (la Banca è tenuta a informarvi e voi potete recedere dal contratto senza penalità) sia perché fa fede in caso di contestazioni.
  • Controllate l’estratto conto solo attraverso i servizi forniti gratuitamente dalla banca: macchinetta bancomat e invio a casa trimestrale.
  • Le operazioni online, per esempio i bonifici, sono generalmente più economiche di quelle fatte allo sportello, nonché più comode.

Omogeneizzati per bambini. Risparmiate preparandoli in casa

Non sarà certamente il caro-vita a privarci della gioia di diventare madri e, poichè noi donne siamo sempre piene di risorse, ecco alcuni consigli per nutrire il nostro bambino con delle pappine fatte in casa piuttosto che acquistando al supermercato o nei negozi specializzati gli omogeneizzati di frutta, carne o verdura e i brodini vegetali. Basta procurarsi un apparecchio per omogeneizzare, ne esistono moltissimi in commercio anche a partire da 25 euro circa, e ingredienti sani e genuini. Sono molti ormai d’altra parte i pediatri che invitano le mamme a considerare la possibilità di cucinare da sè i pasti per i propri bimbi. E’ un piccolo atto d’amore che non costa molto, soprattutto in termini economici.

Recupererete il costo iniziale dell’omogeneizzatore risparmiando sull’acquisto dei vasetti già pronti. Per preparare un ottimo omogeneizzato di frutta basta lavare bene un frutto (sceglietelo in base all’età del vostro bambino sotto la guida del pediatra) di solito mele, pere o banane, togliergli la buccia e introdurlo dentro l’omogeneizzatore, che si usa come un normale frullatore, tagliato in pezzi non troppo grandi. Ricordatevi però di aggiungere un pò d’acqua. Se decidete di preparare in anticipo la frutta per il pranzo potete aggiungere una goccia di succo di limone per non farla annerire. Chiaramente potete realizzare omogeneizzati con più tipi di frutta contemporaneamente. In alternativa, mele e pere possono essere grattuggiate e la banana schiacciata con una forchetta.

Allo stesso modo potete preparare gli omogeneizzati di verdure: fate cuocere per circa un’ora in un litro di acqua delle verdure scelte, per i primi tempi andranno benissimo carote e patate, scolatele, avendo cura di raccogliere il brodo in un recipiente, e omogeneizzate usando un pò del brodo messo da parte, il resto potete utilizzarlo per fare le pappe al semolino o da aggiungere al passato di verdure. Con un solo gesto, avrete così ottenuto anche il brodo vegetale.

Il mezzo di trasporto definitivo: la bicicletta

Inauguriamo la mattinata con un problema con il quale molti, sottoscritto incluso, devono convivere, sto parlando del traffico. Lo so non è piacevole passare migliaia di minuti incolonnati, muovendosi più lentamente di una tartaruga, stressandosi e compagnia bella, per questo vi voglio proporre un mezzo di trasporto che consentirà di risparmiare sulle spese dell’automobile, ci farà guadagnare in salute e sopratutto ci guadagnerà il pianeta, sto parlando della bicicletta.

In una recente ricerca è stato dimostrato che in diverse città europee il 50 per cento degli spostamenti motorizzati in città lo si fa per coprire una distanza che va dai 3 ai 5 km mentre il 30 percento è inferiore ai due km. Questo vuol dire che moltissime persone potrebbero usare la bicicletta per coprire le corte distanze.

Risparmiare l’acqua: alcuni piccoli accorgimenti per salvaguardare ambiente e portafoglio

L’Italia ha un consumo procapite di acqua pari a 250 litri al giorno, moltissimi dei quali vanno del tutto sprecati. Oltre ad incidere negativamente sull’ambiente, lo spreco di una preziosissima risorsa come l’acqua incide anche sulle nostre tasche, facendo aumentare inutilmente le bollette. Eppure esistono moltissimi semplici espedienti che è possibile adottare per ridurre i consumi e rendere così un favore alla natura e al conto in banca. Forse all’inizio dovrete fare un pò di attenzione ma poi, una volta presa l’abitudine, tutto avverrà in modo automatico.

Avete mai pensato ad esempio di utilizzare dell’acqua riciclata per innaffiare i gerani in balcone? Andrà benissimo quella già utilizzata per lavare le verdure ma non solo, anche l’acqua usata per bollirle, dopo averla fatta raffreddare s’intende, è ideale. Sapevate infatti che le sostanze perse dalla cottura delle verdure e contenute nell’acqua hanno il potere di rinvigorire i vostri fiori? Meglio poi lavare frutta e la verdura dentro un recipiente piuttosto che sotto l’acqua corrente. Sicuramente invece sapete già che è più opportuno usare la lavastoviglie e la lavatrice solo a pieno carico e lavare, quando è possibile, la biancheria a temperature basse.

Se avete l’abitudine di lasciare il rubinetto aperto quando lavate i denti o le mani fate attenzione: non è necessario che l’acqua scorra anche quando non ne avete bisogno. Dopo averla usata per bagnare lo spazzolino o le mani potete richiuderla per riaprirla al momento del “risciacquo”. Stessa cosa vale per la doccia, stando bene attenti a non farvi finire la schiuma sugli occhi, potete chiudere l’acqua mentre vi insaponate.

Risparmiare preparando il pane in casa

E’ universalmente riconosciuto che preparare il pane in casa conviene al nostro portafoglio, è un operazione non molto difficile e che se sappiamo superare i primi ostacoli e fare un po d’esperienza, ci può regalare molte soddisfazioni. Si possono fare innumerevoli tipi di pane anche in casa, dal pane con la farina di frumento a quello integrale a quello al sesamo. Comunque ci sono alcune regole da saper rispettare: la farina di frumento deve costituire metà in peso dei componenti del pane, ad essa si può aggiungere qualsiasi tipologia di farina.
Si possono aggiungere (in proporzione del 10%) anche cereali in seme, come farro, avena, segale, grano saraceno. È possibile anche aggiungere all’impasto, in piccole quantità, cipolle (ottime quelle in pezzettini liofilizzate) e/o porri, melanzane tagliate, olive snocciolate, pezzetti di peperone semi piccante: (sono pani “conditi”, per usi particolari: antipasti, merende, ecc.). Le farine se possibile devono provenire da agricoltura biologica ed essere macinate non troppo tempo prima.

L’acqua del rubinetto da bere, quanto si risparmia

E stancante portare i pacchi di acqua minerale su e giu, compiere il tragitto casa-automobile sopratutto per quelle persone che vivono in palazzi antichi dove magari non c’è l’ascensore. Per non parlare del costo assurdo dell’acqua in bottiglia. Noi di GuadagnoRisparmiando abbiamo preso la calcolatrice ed abbiamo iniziato a fare due conti per vedere quanto si risparmia se si sceglie di bere l’acqua del rubinetto, analisi permettendo. In Italia si consumano circa 190 litri d’acqua minerale a testa in un anno, il doppio rispetto agli altri paesi europee.

Ma torniamo al nostro esempio, diciamo che una famiglia media di quattro persone consuma giornalmente circa 3 litri d’acqua minerale, se non vogliamo contare i rimasugli che spesso vengono buttati. Stiamo parlando di mille litri d’acqua annui cioè una spesa che si aggira intorno ai 300 euro, considerando l’acqua che si acquista l’acqua più economica e sopratutto si evitano gli sprechi.

Dal primo luglio bollette telefoniche in chiaro

Novità in arrivo per le bollette telefoniche, infatti dal primo luglio tutti coloro che ricevono a casa la fatturazione dettagliate delle chiamate troveranno tutti i numeri in chiaro, quindi senza i fastidiosi asterischi. Ad annunciarlo è il presidente dell’Autorità garante per la tutela dei dati personali, Francesco Pizzetti, che nella giornata di ieri ha autorizzato le varie compagnie telefoniche ad emettere fatture dettagliate senza il mascheramento delle ultime tre cifre dei numeri chiamati, come accade attualmente.

Anche se chi vuole potrà ancora ricevere le bollette con le tre ultime cifre oscurate, ma questa sarà una richiesta che andrà fatta espressamente al proprio gestore. Il provvedimento spiega l’Autorità:

tiene conto delle esigenze, più volte manifestate in questi anni da alcuni abbonati, di poter verificare più agevolmente l’esattezza degli addebiti e le chiamate effettuate

. Infatti attualmente si possono conoscere i numeri completi solo per eventuali contestazioni di addebiti.

Ecco alcuni consigli per risparmiare quando si fa la spesa

Oramai tutti coloro che leggono questo blog sanno che per risparmiare al giorno d’oggi servono delle piccole accortezze, e che altrimenti non si va da nessuna parte. Per questo motivo le associazioni dei consumatori si prodigano nel darci dei piccoli consigli per risparmiare quando si fa a fare la spesa. Ma bando alle chiacchiere e vediamo di cosa si tratta:

  • Cercare di fare una lista dettagliata che andrà rispettata assolutamente
  • Non andare al supermercato con altre persone, sopratutto con i bambini, perchè a volte chiedono prodotti non necessari a cui è difficile dire di no
  • Non andate mai al supermercato a stomaco vuoto, il banco della gastronomia può diventare la vostra fine
  • Accertarsi delle offerte promozionali controllando che il prezzo sia effettivamente più basso e che la data di scadenza non sia troppo prossima. Accertarsi che la quantità non sia esagerata rispetto al nostro utilizzo comune.
  • Procurarsi assolutamente un volantino con tutte le offerte promozionali, e se possibile richiedere una carta fedeltà
  • Acquistare delle ricariche per i saponi liquidi o i detersivi
  • Scegliere le confezioni più grandi perché consentono di risparmiare, senza esagerare però

I prezzi di bar ed i ristoranti sono nella media europea

Ristoratori e commercianti non vogliono essere additati come responsabili dell’aumento dei prezzi e dicono che il dato di rincaro è molto più basso di quello registrato a livello europeo. Questa è la conclusione a cui giunge un analisi dell’Ufficio Studi Fipe-Confcommercio sull’inflazione dopo il passaggio all’euro. Il freno inflativo dei prezzi di bar e ristoranti contribuisce invece a tenere l’Italia in linea con la media Ue.

“Il settore dei pubblici esercizi si presta strutturalmente ad essere annoverato su base nazionale fra quelli dove il dato percentuale dei rincari è più alto, invece è molto più basso di quello registrato a livello europeo. Sia nei paesi dell’Unione europea a 27, sia in Eurolandia nei sette anni successivi all’entrata dell’euro, l’inflazione è aumentata nel settore della ristorazione molto di più di quanto non sia cresciuta in Italia. Anzi, la crescita inflativa sotto controllo della ristorazione aiuta l’Italia a rimanere allineata alla media europea”.