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Coldiretti, ridurre i prezzi di almeno il 20 per cento

La metà della spesa delle famiglie italiane è destinata alla casa, alla spesa energetica e all’acquisto di prodotti alimentari. Questi i calcoli della Coldiretti basati su dati Istat. Secondo Coldiretti, a subire maggiormente gli effetti degli aumenti di queste voci sono soprattutto gli anziani over 64 che vivono soli, per i quali abitazione, energia e alimentazione assorbono oltre i 2/3 (67,2 per cento) del totale delle spese mensili, a differenza dei single con meno di 35 anni (21,5 per cento).

In Italia, riferisce l’organizzazione, sono 7,5 milioni gli italiani che secondo l’Istat vivono in situazione di povertà relativa. Segmenti di popolazione più sensibili agli effetti dell’inflazione, dalla quale ci si attende nel 2008 un aumento della spesa. Coldiretti avanza la sua ricetta e alla nuova legislatura chiede di realizzare almeno un farmers market (mercato esclusivo degli agricoltori) per ogni comune italiano, per la vendita diretta e senza intermediazioni dei prodotti.

E-book nelle scuole, arriva l’impegno degli editori

Avevamo già affrontato il problema qualche tempo fa, adesso c’è l’ufficialità dell’impegno degli editori per far arrivare i libri on-line a scuola. Quando ne parlai, molti di voi lettori erano favorevoli all’adozione di questa tipologia di libri, perché portano un risparmio economico, niente costi di stampa, magazzino, trasporto, etc. Non dobbiamo disboscare l’Amazzonia, la cartella nostra o dei nostri figli sarà leggerissima.

Già dai prossimi giorni, gli insegnanti delle scuole secondarie potranno accedere gratuitamente all’intero elenco dei testi in commercio per ogni singola materia, con informazioni su autore, editore, prezzo e recapito dell’editore. Inoltre, a partire dal prossimo anno, gli studenti potranno usare le nuove edizioni multimediali, che consentiranno di contenere i prezzi. Lo comunica in una nota l’Antitrust che ha chiuso l’istruttoria avviata il 13 settembre nei confronti dell’Associazione Italiana Editori.

Tutti aumentano i listini della benzina tranne Agip, che li abbassa

Nuovi rincari per benzina e diesel, che si aggiungono ai rincari che hanno caratterizzato tutta la scorsa settimana. Gli aggiornamenti dei listini sono stati diffusi dal Quotidiano Energia. Diverse compagnie hanno rivisto al rialzo i prezzi consigliati ai gestori, con la benzina che arriva fino alla soglia di 1,46 euro al litro e il gasolio che supera quota 1,43, spingendosi in alcuni casi a sfiorare gli 1,44 euro al litro. Io personalmente ho trovato la verde a 1,45.

Ma c’è anche qualche eccezione: Agip ha infatti ritoccato i prezzi all’ingiù. La settimana cruciale è stata quella appena conclusasi, quando la corsa dei prezzi dei carburanti ha subito una fortissima accelerazione. E questo ha coinciso con i due ponti festivi e con lo scadere dello sconto fiscale di due centesimi sulle accise. Tra il 25 aprile e il 2 maggio la verde ha messo a segno aumenti fino a 4,6 centesimi e il diesel fino a 4 centesimi al litro. La situazione si fa sempre più insostenibile per questo c’è bisogni di trovare ogni metodo possibile ed immaginabile per risparmiare benzina.

Farmaci generici: quanto possiamo risparmiare sull’acquisto di Orudis e Plasil

Nel nostro spazio dedicato ai farmaci generici mettiamo oggi a confronto i farmaci di marca contenenti come principio attivo Metroclopramide cloridrato (uno per tutti, Plasil) e quelli contenenti Ketoprofene (Orudis, Oki, Fastum gel) con i corrispettivi generici. Come sempre indicheremo per ciascuno di essi nome commerciale, casa farmaceutica produttrice e soprattutto prezzi. Questo per darvi l’opportunità di scegliere la soluzione più conveniente per le vostre tasche. Mentre resta sottointeso, ma non ci stancheremo mai di riperterlo, che l’indicazione della terapia più adatta al vostro caso è di esclusiva competenza del vostro medico di fiducia al quale vi esortiamo a rivolgervi sempre e comunque. Allo stesso modo, le indicazioni terapeutiche di ciascun principio che troverete di seguito vengono fornite a scopo puramente informativo.

Il Ketoprofene è un principio attivo indicato per il trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto in corso di affezioni infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico: artrite reumatoide, osteoartrosi, sciatalgie, radicoliti, mialgie, tendiniti, contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari, affezioni flogistiche dolorose in odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia e pneumologia.

Vediamo adesso alcuni farmaci di marca contenenti questo principio attivo:

Orudis Retard prodotto da Sanofi-Synthelabo Spa 30 capsule a rilascio prolungato (200 MG) 11,29 euro;
Orudis 30 capsule (50 MG) 3,35 euro;
Ketartrium 10 supposte da 100 MG prodotto da EsseTi 3,72;
Fastum gel prodotto da A.Menarini Ind.Farm.Riunite Gel 50 G 7,35 euro.

Calcolare la propria spesa direttamente online

Voglio segnalarvi un ottima iniziativa del sito “la grande famiglia” che permette ai consumatori di avere un riferimento sui prezzi medi dei prodotti che usualmente acquistiamo. A seguito dei continui ed interminabili aumenti dei prezzi, si potrà mettere un freno ai prezzi facendo la spesa virtuale da casa.

Partendo dai prezzi medi nazionali segnalati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’associazione ha selezionato i prodotti alimentari più utilizzati, con l’obiettivo di orizzontare i consumatori negli acquisti quotidiani. I prezzi non sono proprio accurati, infatti sono una media tra nord, centro e sud.

Efficenza energetica coincide con più valore dell’immobile

Forse non sapevate che risparmio energetico vuole anche dire valorizzazione immobiliare. Infatti se in passato il mercato immobiliare era caratterizzato da una domanda quantitativa, oggi viene fatta una richiesta qualitativa in tutti i settori.

Il concetto della qualità di un manufatto edilizio riguarda molto da vicino il tema della certificazione energetica: un edificio che è in grado di garantire un elevato livello di comfort, abbattendo nel contempo le dispersioni energetiche, è verosimilmente un manufatto ben costruito, con “buoni” materiali e “a regola d’arte”, ben coibentato e ben progettato.

State pensando di trasferirvi? Evitate Roma, ecco le città più care in termini di affitti

Roma conquista il primato in una classifica non certamente esaltante, infatti è la città con gli affitti più cari d’Italia. In scala mondiale la Capitale è al 29esimo posto, la classifica è stata stilata dalla Camera di Commercio di Milano. Roma guadagna cinque posizioni nel 2007 rispetto al 2006. Milano invece è “solamente” 42esima.

Ma ecco a voi un piccolo confronto tra le due città: un bilocale arredato costava l’anno scorso 800 euro a Roma (contro i 700 del 2006) e 920 a Milano (contro i 900 dell’anno prima), città dove è maggiore la richiesta per le case piccole. Per i trilocali arredati, la capitale è più cara: 1.350 euro contro i 1.200 in media della città lombarda. Quelli non arredati costano più di quelli forniti di mobili: l’affitto mensile raggiunge infatti i 1.400 euro contro i 1.000 di Milano. I costi lievitano rispettivamente a 1.800 euro e 1.350 per un quadrilocale non arredato. A livello europeo la capitale è ottava in Europa, mentre Milano è all’11/o posto.

il Tagesmutter o nido famiglia. Un ottimo metodo per risparmiare un pò sugli asili nido

Se siete mamme lavoratrici e vivete in città come Roma, Trento, Milano e Verona ci sono ottime notizie per voi: anche nel nostro paese, così tristemente distratto rispetto alle esigenze delle donne che pur avendo famiglia non vogliono, o non possono, rinunciare al proprio lavoro, sono arrivati i Tagesmutter (“mamma di giorno”), ovvero gli asili nido domiciliari. Si tratta di una consuetudine piuttosto diffusa nei paesi del Nord-Europa che, oltre a rappresentare un’ottima soluzione per le mamme che non sanno a chi affidare i propri piccoli mentre sono a lavoro, costituisce un’opportunità per le donne in cerca di un’occupazione che permetta loro di conciliare lavoro e famiglia.

I Tagesmutter sono veri e propri asili nido casalinghi dove, dopo aver seguito un breve corso di formazione e una volta ottenuti i permessi necessari, una mamma può occuparsi, in casa propria, di alcuni bambini fra 0 e 3 anni (fino a 5, inclusi i propri figli) a un costo nettamente inferiore rispetto a quello richiesto dai nido privati. A Milano, ad esempio, il costo è di 5,50 euro l’ora, 3 dei quali finanziati dal comune. Le famiglie italiane spendono mediamente 290 euro al mese per mandare i propri figli al nido, data la scarsità di strutture pubbliche disponibili dalle quali rimangono tagliati fuori moltissimi bambini. Molte madri sono costrette così a lasciare il lavoro, dal momento che lo stipendio non basta a volte neppure per coprire la retta mensile (che si aggira anche intorno alle 500 euro in alcune città del Nord-Italia) e il nostro paese certo non si distingue per numero di madri-lavoratrici.

Mutuo a tasso variabile: non conviene cosi tanto

Di recente l’ European Banking Federation ha deciso di lasciare il tasso Euribor invariato al 4,85 per cento, ha infatti comunicato che il tasso interbancario denominato in euro sulla scadenza a tre mesi è stabile, mentre quello a un settimana è salito di un punto base, al 4,27 per cento.

Secondo le associazioni dei consumatori nostrane, con Adusbef e Federconsumatori in testa, si tratta di un dato molto preoccupante se si considera che sono circa tre milioni e 200mila le famiglie che da due anni a questa parte hanno già subito aumenti di 170 euro al mese, dicono le associazioni, pari a oltre 2.000 euro l’anno per via dei rialzi del tasso di sconto effettuato dalla Bce.

Piatti pronti fai da te: piccola guida per congelare al meglio i cibi

Sempre più spesso noi donne ci ritroviamo costrette a sottrarre tempo alla cucina, divise come siamo tra lavoro e faccende domestiche (che non mancano di essere affar nostro anche quando lavoriamo fuori di casa). Per questo motivo ricorriamo sempre più spesso all’acquisto di cibi precotti congelati. Questi alimenti, seppure deliziosi, incidono notevolmente sulla spesa e, spesso, hanno dei costi proibitivi soprattutto per chi, oltre ad essere una lavoratrice, è anche mamma e moglie. E tuttavia risparmiare tempo è importante per noi quanto risparmiare denaro. L’unica soluzione è rappresentata in questo caso dal provvedere noi stesse alla preparazione di alimenti da congelare in modo tale da poterli trasformare in deliziose pietanze da portare a tavola in pochissimo tempo.

Basta prendersi qualche ora di tempo e osservare alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali: anzitutto il nostro congelatore deve essere in grado di raggiungere una temperatura di almeno -20 gradi. Gli alimenti da congelare (carne, pesce, ma anche pane, verdura e ortaggi) devono essere il più possibile freschi e vanno adeguatamente preparati. Per la conservazione potrete utilizzare contenitori in plastica o in alluminio che devono essere rigorosamente ermetici in modo che gli alimenti, una volta dentro il freezer, non vengano in contatto gli uni con gli altri.

Ricordatevi di applicare su ogni contenitore un’etichetta che indichi il contenuto e la data del congelamento e fate attenzione a non riempire completamente i recipienti in cui congelerete i liquidi. I cibi solidi crudi (pesce, carne, pane) possono anche essere conservati in appositi sacchetti o avvolti in fogli di alluminio o cellophane. Mentre per i cibi precotti vanno bene le vaschette in alluminio disponibili in diverse dimensioni (esistono le monoporzioni) ma che non sono adatte per essere introdotte nel forno a microonde.

Risparmiare tempo al casello autostradale con Viacard

Vi sarà capitato molte volte, mentre siete in fila al casello autostradale, di notare che alcune automobili sostano meno di altre al momento di pagare il pedaggio, mentre a voi, fila a parte, sembra sempre di metterci un’eternità. Non pensate di essere maldestri, molto probabilmente il loro occupante è titolare di Viacard, la carta magnetica utile per le aziende, ma anche per privati che viaggiano molto in autostrada. I possessori di Viacard possono pagare il pedaggio usufruendo di porte dedicate, automatizzate o con operatore, e farsi addebitare il pagamento sul conto corrente bancario o postale o mediante carta di credito, senza alcun limite di spesa (l’addebito è mensile e vi verrà rilasciata una fattura con tutti i dettagli sui vostri spostamenti). In alternativa sono disponibili le carte prepagate da 25, 50 e 75 euro (la cosiddetta Viacard a scalare).

E’ possibile richiedere Viacard presso la vostra banca sottoscrivendo un modulo di adesione oppure attraverso la carta di credito contattando direttamente la società che la emette o rivolgendosi ai Punto blu di Autostrade per l’Italia. Per averla basta essere titolari di un conto corrente bancario o postale e dopo la compilazione del modulo di adesione riceverete la vostra tessera direttamente a casa. Il servizio ha un costo annuo di 15,49 euro per una sola card, mentre se intendente chiedere delle tessere in più per lo stesso contratto potrete averle versando una quota aggiuntiva annua di 3,10 euro per ciascuna di esse. Se richiedete la vostra Viacard ad un Punto blu di Autostrade per l’italia dovrete versare però un deposito cauzionale pari a 150 euro che vi verrà rimborsato in caso di risoluzione del contratto. La buona notizia è che Autostrade per l’Italia riconosce su tali depositi un interesse annuo, la cauzione vi verrà quindi restituita insieme agli interessi maturati.

Guida all’acquisto di un condizionatore

Ci avviciniamo sempre più inesorabilmente all’estate, anzi a dirla tutta con le temperature di questi giorni sembra già di essere in estate. Ma questa stagione porta con se anche molto ma molto caldo sopratutto negli ultimi anni quando a causa dell’effetto serra la temperatura media tende ad innalzarsi. Per far fronte all’ondata di caldo, molti ricorrono all’acquisto di un condizionatore, ed ecco perché oggi voglio darvi alcuni consigli per l’acquisto. Innanzitutto se possibile preferite il condizionatore fisso a quello mobile.

Infatti il condizionatore mobile può essere utile solo in un ambiente piccolo, ha un tubo che deve prendere aria dall’esterno e quindi o si lascia la finestra socchiusa o si fa un buco nel vetro e infine sono più rumorosi, ingombrano la stanza e sono anche pesanti da riporre dopo l’uso. D’altra parte però i condizionatori fissi richiedono l’intervento di un tecnico per essere installati, ma altri punti a favore di quest’ultimo, non ingombrano, sono silenziosi, più efficienti e distribuiscono la “frescura” in modo più uniforme.

ICI: non verrà abolita su ville e case di lusso

Mentre il probabile futuro ministro dell’economia Giulio Tremonti assicura all’Associazione dei comuni Italiani (ANCI) che il taglio dell’ICI sulla prima casa, che nelle intenzioni del nuovo governo sarà discusso già nel primo consiglio dei ministri, non inciderà in alcun modo sulle casse dei comuni, sono in arrivo cattive notizie per i proprietari di ville e case di lusso. Secondo quanto riportato dal Sole 24 ore infatti non è previsto l’abbattimento dell’imposta per questa tipologia di immobili. Questo sarebbe il dato emerso dall’incontro avvenuto qualche giorno fa fra Tremonti e il presidente dell’ANCI Leonardo Domenici al quale erano presenti anche Giovanni Collino (di AN) e Massimo Garavaglia (Lega Nord).

Il nascente governo di Centro-Destra si dichiara quindi fermamente intenzionato a mantenere una delle promesse caposaldo della propria campagna elettorale. Questo nonostante le perplessità dei sindacati e l’attesa, forse un pò più tiepida di quanto non si creda, dei cittadini. Sembra infatti che infatti che l’abolizione della tassa sulla casa porterà maggiori benefici alle città del Nord, nelle quali l’ammontare medio dell’ICI è rimasto elevato nonostante gli sconti introdotti dalla finanziaria 2008 (fatta eccezione per Trento e Bolzano, che beneficiano già di detrazioni locali), piuttosto che a quelle del Centro e del Sud Italia per le quali il provvedimento porterà a un risparmio limitato.

Assaggio estivo: 11 milioni gli italiani in viaggio durante il ponte del 25 aprile e del 1 maggio

11 milioni sono gli italiano che approfittando del ponte appena trascorso e di quello del primo maggio, si sono messi, si metteranno in viaggio. Nel prossimo fine settimana andranno in vacanza 5 milioni di italiani. Mentre dal primo al 4 maggio saranno 6 milioni le famiglie in movimento. Il giro di affari per il settore turistico supera i 3,1 miliardi di euro. I dati sono quelli di Telefono Blu che sottolinea la controtendenza rispetto a Pasqua, quando al contrario gli italiani deciso di rimanere a casa.

“Tutte le strutture ricettive si sono attrezzate e molte hanno accolto anche l’invito a contenere o abbassare i prezzi” dichiara l’associazione, “sia nei pacchetti che nelle vendita diretta”. Le note dolenti sono tutte per il prezzo della benzina, che “incide ancora maledettamente”.
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