Le carte revolving, o carte di debito, possono essere considerate delle carte di credito un po’ particolari “grazie” alle quali è possibile effettuare acquisti immediatamente e pagare successivamente in “comode” rate mensili. Fin qui, virgolette a parte, tutto bene se non fosse che il tasso di interessi applicato alle singole rate e, soprattutto, agli interessi di mora nei casi di mancato pagamento supera spesso le soglie dell’usura stabilite dalla Banca d’Italia.
D’altra parte già da tempo le associazioni dei consumatori mettono in guardia la cittadinanza circa le carte revolving e gli interessi con le stesse applicati e da un’indagine della Procura della Repubblica di Trani è emerso che questi, in alcuni casi sono giunti, in caso di ritardo nel pagamento, fino al 54,21 %, ossia più del doppio dei limiti consentiti dalla legge per il credito finalizzato all’acquisto rateale per tali tipologie di prestiti, che è del 25,68 %. Limiti oltre i quali si sconfina nell’usura.