caro vita

Caro vita: gli aumenti del 2013

 Come ogni anno, anche il 2013 non ci ha risparmiato qualche spiacevole aumento, un evento che si ripete ogni anno e che sicuramente avrà molta influenza sul potere di acquisto degli italiani. Come gestire dunque gli aumenti senza che questi mettano in difficoltà, per l’ennesima volta, gli italiani? Adiconsum ha tracciato una lista degli aumenti che dovremo fronteggiare con qualche piccolo suggerimento da non sottovalutare.

Offerta risparmio 2009, a Milano fino al 24 Ottobre

Torna anche quest’autunno “Offerta risparmio” l’iniziativa promossa dal comune di Milano, con la collaborazione di Assofood e Consorzio Comeric finalizzata a combattere il caro-vita fissando il tetto massimo dei prezzi di 43 generi alimentari  e per la casa di prima necessità presso i mercati comunali coperti e in due superspacci.

L’iniziativa si protrarrà fino al prossimo 24 Ottobre 2009 e sarà ripetuta a Dicembre, quando gli italiani saranno alle prese con la tradizionale, irrinunciabile emoraggia di denaro natalizia. Gli sconti si aggirano intorno al 27%: un litro d’olio costerà al massimo 3.50 euro, 250 grammi di caffè 1.15 euro e un kg di carne bovina non più di 5.90 euro.

Di seguito l’elenco degli esercizi commerciali aderenti e di alcuni dei prodotti in vendita a prezzi calmierati:

“Oibò”, a Bologna continua la campagna per il contenimento dei prezzi

Se arrivare a fine mese per le famiglie italiane non è mai stato semplice, adesso, con l’ombra della crisi economica che si allunga sempre più minacciosa sulle nostre vite, è davvero diventato un’impresa titanica. Gruppi di acquisto solidale, farmer market, prodotti alla spinacampagne di contenimento prezzi sono forse tra i più preziosi strumenti di cui i consumatori attualmente dispongono per arginare le trappole che quotidianamente il caro vita tende loro.

Per questo motivo noi di Guadagnorisparmiando riteniamo doveroso segnalare ciascuna di queste iniziative man mano che fioriscono qua è là nel paese. Oggi vogliamo infatti parlarvi di “Oibò, Bologna costa meno” la campagna di contenimento prezzi promossa dal comune di Bologna, in collaborazione con le associazioni produttive, di categoria e sindacati, nell’ambito della quale è stata varata l’iniziativa “Il quadrilatero parte in quarta”.

Grazie a quest’ultima i consumatori bolognesi potranno godere di forti sconti sulla spesa alimentare, ma non solo, durante l’ultima settimana, la quarta appunto, di ogni mese.

Caro vita: in arrivo una nuova stangata

Siete appena tornati dalle ferie e vi siete già fiondati sul web alla ricerca di un buon modo per riportare in positivo il bilancio familiare messo a dura prova dal caro vacanze?

Allora avete fatto bene a venirci a trovare, anche perchè cattive notizie attendono i consumatori italiani al loro rientro a casa. Secondo le stime di Adusbef e Federconsumatori infatti è in arrivo una nuova stangata sui prezzi di luce, acqua, gas, riscaldameno, nettezza urbana, assicurazione auto, alimentari, spese bancarie e, naturalmente, testi scolastici. Tutte voci di spesa per le quali spenderemo almeno 600 euro in più rispetto allo scorso anno.

I rincari riguarderanno in particolare le spese per il riscaldamento (+175/180 euro l’anno) e i generi alimentari (+120 euro l’anno). A cui andranno ad aggiungersi, a partire dal primo ottobre, i rincari sulle bollette di luce e gas, che ammonteranno rispettivamente a 20 e 70 euro l’anno.

“Arrivederci penne”? I rincari e la dieta degli italiani

“Arrivederci penne? L’aumento dei prezzi ha effetto sulla dieta degli italiani”. Così la prima pagina del Wall Street Journal Europe, e a ritenere più che giustificato l’allarme del prestigioso quotidiano economico è la Coldiretti che, in occasione dell’apertura del vertice romano della Fao, sottolinea come i rincari relativi a pasta, pane, frutta e verdura stiano rendendo estremamente difficoltoso a milioni di italiani continuare ad alimentarsi correttamente seguendo la tradizionale dieta mediterranea.

Il consumo di questi prodotti è infatti crollato nel nostro paese con il -5,5% per il pane, -2,5% per la pasta, -5,5% per le verdure, avvicinando, commenta il prestigioso quotidiano, le abitudini alimentari degli italiani meno abbienti a quelle statunitensi caratterizzate dal consumo di cibo scadente ricco di grassi e sale. Non a caso l’obesità, che oltreoceano rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria, è sempre più diffusa anche nel paesi del bacino mediterraneo.

Festa della donna: Milano capitale del caro-divertimento

 

Festa delle donne mai cosi salata, almeno questo è quello che emerge dall’osservatorio Codici, infatti bisogna essere pronti ad un esborso che può arrivare ai 130 euro. Ma procediamo per gradi, per la cena, il pasto minimo rilevato a Napoli costa sui 15 euro, che possono diventare 50 nei locali più in del milanese, la più cara rispetto a Napoli e Roma.

 

Per il dopo cena, il prezzo d’ingresso ad un locale può variare dai 15 euro ai 30 (costo uguale da nord a sud). “Inoltre – dice l’inchiesta Codici – c”è da considerare l’eventualità, quella più classica e ricercata, di voler assistere ad uno spettacolo “esclusivo” per donne il cui costo è garantito da un minimo di 25 euro di Napoli a un massimo di 50 euro di Milano e Roma. In alcuni locali, però, se si desidera stare sedute, un tavolo può costare anche 150 euro a persona”.