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Vacanze, le truffe su casa vacanza e carburanti

Agosto, tempo di vacanze, ma anche di illeciti: la maggior parte degli italiani si mette in viaggio per raggiungere l’agognata meta delle villeggiatura, ma le irregolarità sono in agguato soprattutto nell’ambito degli affitti delle case vacanze e del rifornimento di carburanti.

Al centro dell’attenzione e soprattutto delle irregolarità, le classiche truffe nell’erogazione di carburante con tanto di miscelazioni abusive, e  immissioni in consumo in evasione d’accisa.

La benzina rimane alta a causa delle accise ma le nuove normative dovrebbero aumentare la concorrenza

 Rispetto a un anno fa la benzina alla pompa è aumentata come prezzo medio da 1,219 a 1,331 euro al litro, cioè del 9,2%  secondo la rilevazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Malgrado il petrolio continui la sua discesa dai picchi di 140 dollari agli attuali 60 circa, il prezzo alla pompa non segue la stessa dinamica nella discesa e questo come dicono i produttori a causa delle benedette accise sul costo del carburante. L’accisa, però (cioè l’ex imposta di fabbricazione, pagata sempre dal consumatore) è rimasta la stessa in un anno, non è diminuita, malgrado gli aumenti dei prezzi abbiano visto le entrate per l’erario aumentare visibilmente di circa 18 euro ogni 1000 litri di carburante. A parte la solita considerazione che gli industriali sono lesti ad aumentare il prezzo quando quello del barile sale e lenti a diminuirlo quando scende, c’è da domandarsi perché non si fa una compensazione fra l’IVA e l’accisa? L’erario rinunci a qualche cosa a favore degli automobilisti. Occore infatti ricordare che se il consumatore potesse comprare la benzina senza IVA e senza accisa la pagherebbe 0,545 euro al litro (compreso il compenso al benzinaio). Ecco perchè nel nostro paese la benzina ha i prezzi fra i più cari al mondo.

5 idee per risparmiare davvero sulla benzina.

Gli americani, mai come adesso, si lamentano del prezzo della benzina, che negli States ha quasi superato la soglia dei 4$ al gallone (3,8 l) ovvero circa 0,67€/litro. Che cosa dovremmo dire allora noi europei e soprattutto noi italiani che la benzina la paghiamo in media 1,54€/litro?  Poiché non possiamo trasferirci tutti in massa negli U.S.A. per fare rifornimento, dobbiamo arrangiarci e mentre aspettiamo di capire se le manovre del governo avranno l’effetto sperato possiamo fare qualcosa per sottrarci al giogo dei petrolieri. Ecco a voi 5 metodi d sicuri per risparmiare sulla benzina. Alcuni  e mettono in discussione le nostre stesse abitudini di occidentali viziati e non piaceranno a chi vuole risparmiare continuando a bruciare impunemente carburante inutile. Ma se non vogliamo ricominciare ad andare in calesse come durante la crisi di metà anni settanta dobbiamo essere disposti anche a cambiare, in piccola parte, la nostra mentalità.

Istat: inflazione record dal agosto ’96

Inflazione di maggio è salita al 3,6 per cento, acquistando 0,3 punti rispetto ad aprile, affermando cosi un nuovo record storico, che non si registrava dal agosto del 1996. Questo è quello che emerge dalla stima preliminare del’Istat. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra a maggio una variazione del +0,6 per cento su aprile e del +3,7 per cento su maggio 2007 (contro il +3,6 per cento registrato ad aprile 2008).

L’inflazione di fondo si porta al 2,6 per cento, mentre il tasso di inflazione acquisito è del 3 per cento. A maggio gli incrementi tendenziali più elevati si sono avuti per i capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,8 per cento), trasporti (+6,2 per cento), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,7 per cento). In calo comunicazioni (-3,5 per cento) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2 per cento).

C’era una volta l’accisa sui carburanti…c’è nuovamente

E siamo di nuovo qui a dare l’allarme per il prezzo di benzina e gasolio che dopo i record storici degli ultimi giorni, apro parentesi vale la pena chiamarli storici se ogni giorno aumentano? Chiusa parentesi, da giovedì primo maggio scatterà un aumento di ben due centesimi al litro. Questo aumento spingerà la benzina è già sopra quota 1,43 euro al litro e il gasolio ben oltre 1,4 euro al litro. Scade infatti mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008.

La misura – dicono gli esperti – potrebbe essere estesa al prossimo trimestre, ma per farlo servono tempi tecnici: almeno una decina di giorni che, dovrebbero coincidere – tra l’altro – con l’avvicendamento tra il governo uscente e quello entrante. Facendo il conto noi italiani dal primo maggio spenderemo oltre 12 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all’anno scorso e una spesa di quasi 7 euro più per un rifornimento completo di benzina di un’auto di medio-alta cilindrata.

L’Istat: spesa più cara del 4,8%

Inesorabile arriva la conferma dell’Istat, per i prodotti ad altra frequenza d’acquisto cioè alimentari, sigarette, carburanti, giornali, spese al bar, etc. l’inflazione è arrivata al 4.8% rispetto al 2,9% dell’inflazione «complessiva». Tutti questi prodotti che come spiega l’Istat hanno «registrato sistematicamente dal 2002, con l’ingresso dell’euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio». Gennaio, poi, segna un record, con un +4,8% che è il valore più alto degli ultimi 11 anni.

In dettaglio, in testa alla classifica troviamo il pane (+12,3% rispetto a dodici mesi prima), la pasta (+10%), latticini (+6,7%). E i rialzi sono superiori alla media anche per il caffè e il cappuccino (+3,7% le consumazioni al bar), per le pizzerie (+3,6%), per le sigarette (+4,1% l’indice dei tabacchi). Ovviamente a questi dati c’è stata la reazione delle varie associazioni dei consumatori che hanno addirittura definito il dato dell’Istat sottostimato.