carburante

Come risparmiare sulla benzina, i consigli del Codacons

Dati gli ultimi aumenti del costo del petrolio e i conseguenti, ed a volte, ingiustificati aumenti della benzina, il Codacons ha lanciato la campagna per una autoriduzione dei consumi di carburante. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons: “Di fronte ai continui aumenti dei prezzi alla pompa agli automobilisti non resta altro da fare se non ridurre i consumi di benzina e gasolio, al fine di limitare il più possibile la spesa per il pieno. Proprio per questo proponiamo agli automobilisti italiani di autoridursi i consumi, così da risparmiare fino al 15 per cento sulla spesa per il carburante, anche senza lasciare l’automobile a casa”.

Ecco quindi una guida realizzata dalla stessa associazione dei consumatori per tutti gli automobilisti italiani.

Biodiesel: l’UE da il suo ok agli sgravi fiscali

La commissione europea ha dato il suo bene placito per la creazione in Italia, di sgravi fiscali per favorire la produzione e il successivo impiego del biodiesel. Il provvedimento italiano modifica e concede una proroga ad un regime già approvato e che introduce l’obbligatorietà per la fornitura di biocarburanti.

“La coesistenza tra obbligo di fornitura e sgravio fiscale – commenta la Commissione – rappresenta una novità e non è possibile prevedere in questa fase in che modo inciderà sul mercato. Ma nonostante tutto non esistono rischi di sovra-compensazione, in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà solo ad una percentuale di biodiesel e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione”.

L’Italia deferita in merito a restrizioni sull’apertura di nuove stazioni di servizio

Qualche giorno fà, avevo fatto una riflessione, sul risparmio che si poteva avere se si riorganizzava il sistema di distribuzione in Italia, ieri la commissione europea ha deferito l’Italia alla corte di giustizia per le restrizioni nazionali imposte all’apertura di stazioni di servizio per la vendita di carburante.

Secondo la Commissione, le disposizioni italiane sono in contrasto con l’articolo 43 del Trattato che prevede la liberta di stabilimento all´interno dell´Unione europea. Le norme in oggetto, vengono imposte sia a livello statale che a livello regionale e ciò rende impossibile o per lo meno estremamente difficile l´ingresso sul mercato italiano di nuovi concorrenti provenienti da altri Stati membri dell’Ue.

Risparmiare sulla benzina è possibile riorganizzando la distribuzione

Interessante l’inchiesta di Federconsumatori sui possibili risparmi derivanti da una riorganizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, l’aumento complessivo da febbraio 2007 a febbraio 2008 è stato di ben 18 centesimi a litro ciò equivale a 216 euro per i pieni di benzina. Per questo motivo è necessaria la riorganizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti, rinnovandolo seguendo, a detta di Federconsumatori, queste linee guida:

  • Riorganizzazione e razionalizzazione dell’intera rete, superando le concentrazioni di distributori in un’unica piazza
  •  Apertura negli ipermercati di distributori di carburante. Con risparmi pari a 7 – 8 centesimi.
  • Eliminazione dei vari concorsi, ed eventuali gadget, comporterebbe un risparmo di 1,5 centesimi.
  • Arricchire tutti i punti di rifornimento del sistema self-service ed innovarlo attraverso il mantenimento del prezzo relativo dopo l’orario di chiusura con il sistema di tele-controllo. Ci sarebbe in questo modo un risparmio di circa 3 centesimi al litro
  • Modernizzare tutti i distributori con le gradualità necessarie, da vendite solo oil a vendite oil-non-oil . Risparmi prevedibili attorno a 6-7 centesimi.

I contatori del gas? Sono truccati

Appaiono vecchi e malconci. Ma sono cosi vecchi e tanto malconci che distorcono i dati che registrano. Ovviamente tutto a danno dei consumatori. Questo emerge dall’analisi di un perito che per conto della procura di Milano ha dovuto metterli alla prova. Un campione piccolo, ma tuttavia significativo da poter trarre conclusioni su scala nazionale. I dati emersi sono spaventosi, infatti si ipotizza che le bollette di milioni di famiglie, negli ultimi anni, sarebbero salite vertiginosamente non solo per colpa del caro petrolio, ma anche per una truffa fatta e finita. Un rincaro “illecito” che in media si aggirerebbe intorno al 10%, ma che si spinge fino a picchi del 15%. La stima è di 500 milioni di metri cubi di gas pagati, ma mai erogati. E’ stata aperta un inchiesta dopo il deposito della perizia sono coinvolte due società controllate dall’Eni, Snam Rete Gas e Italgas, società di fatto riconducibili al ministero del Tesoro, ovvero a chi in teoria dovrebbe tutelare i cittadini. E inoltre: l’Aem, la municipalizzata del comune di Milano, di recente convolata a nozze con l’Asm di Brescia, e la Arcalgas. Il numero uno dell’Eni, Paolo Scaroni, della Snam Rete Gas, Carlo Malacarne e dell’Italgas, Giovanni Locanto, insieme con l’amministratore delegato dell’Aem, Giuliano Zuccoli, e altri sette manager sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

“Dall’esame dei valori dell’errore riscontrati nei misuratori – si legge-sottoposti a collaudo/verifica metrologica si evidenzia che: i misuratori con membrane naturali denunciano una deriva positiva di oltre il 6% medio con punte del 15% e i misuratori con membrane sintetiche mantengono valori di errore nei limiti tollerabili”. Tuttavia per capirci qualcosa di più è necessario imprimere questo passo: “Tutti i misuratori del campione, costruiti con membrane di materiale non sintetico, conteggiano al cliente finale un volume di gas maggiore di quello effettivamente erogato e le differenze in taluni casi sono di entità rilevante”. Questo è dovuto al fatto che le membrane naturali nel tempo hanno perso la loro elasticità, “impedendo al misuratore di conteggiare l’effettivo volume ciclico. In Italia i contatori con membrane naturali si stimano intorno ai 5 milioni. La perizia ha preso a campione 55 contatori per uso domestico. Un numero esiguo, certo, ma, sostiene l’accusa, ben rappresentativo di quella che è la realtà su tutto il territorio. Alcuni non potevano essere nemmeno analizzati.

La benzina conviene al supermercato

Il prezzo della benzina in questi anni è in costante crescita, con conseguenze pesanti per le tasche di noi risparmiatori, ma un po’ di sollievo arriva con i nuovi accordi tra le grosse catene di distribuzione e le compagnie petrolifere. In Francia i supermercati Auchan realizzano il 10% del fatturato sui carburanti. L’obiettivo del gruppo è quello di avere un distributore in ciascuno dei 43 suoi ipermercati presenti in Italia. Agip starebbe inoltre pianificando l’apertura di mini-supermercati nelle stazioni di servizio.

Non è certo la prima iniziativa di questo tipo a sbarcare su suolo italiano se consideriamo i precursori Carrefour e Conad. Fu proprio di Conad il primo discount di carburante con risparmi fino a 5 euro a pieno. Ma la Conad ha fatto di più, promuovendo punti di distribuzione carburante completamente svincolati dalle compagnie petrolifere italiane.

Risparmiare sul carburante con Iadi

Iadi è un servizio telefonico, che sfrutta gli Sms del cellulare per risparmiare sul pieno di carburante: infatti gli automobilisti possono inviare un sms al numero 48472, ricevendo una lista dei quattro distributori più convenienti, che si trovano nelle sue vicinanze. Il sistema, è stato ideato dall’italiana «Imin holding», comunica in pochi secondi una classifica dei gestori più economici, garantendo un risparmio dai 3,5 ai 7 centesimi di euro al litro (fino a 3,5 euro per un rifornimento da 50 litri).

L’automobilista nel messaggio che invia deve scrivere il tipo di carburante che cerca (benzina, diesel o gpl, con l’eventuale aggiunta della marca preferita), indicando il luogo e l’indirizzo da cui sta inviando l’sms. L’utente, se sta viaggiando in autostrada, deve invece digitare il nome del casello d’entrata e d’uscita. Il servizio costa tra i 26 e i 28 centesimi di euro, secondo il tipo di operatore telefonico. Un prezzo tutto sommato accettabile se bisognare fare un pieno, o se viene richiesta la lista dei distributori più economici nella zona in cui abitiamo.

Incentivi per la conversione della auto a gas

Ahimè con la nuova finanziaria(di cui vi avevo elencato i vantaggi in questo articolo) non ci sono più gli incentivi per la rottamazione dell’auto, ma non tutto è perduto. Un nuovo tipo d’incentivi si appresta ad entrare in vigore per tutti gli automobilisti, e i quali incentivi strizzano anche un occhio all’ambiente: infatti vengono riconfermati i bonus per il passaggio da impianti a carburante a quelli a metano.

Ben 1.500 Euro per chi acquista un’auto nuova, omologata a gas dal costruttore, invece 650 euro sono previsti per la conversione delle auto immatricolate da meno di 3 anni e 350 per euro zero e uno. Questa è un ottima notizia per moltissimi automobilisti infatti, nel nostro Paese sono ben più di 1.500.000 – ed in forte crescita – le automobili a gas, invece in tutta Europa si superano già i 12 milioni, con Polonia, Germania, Olanda e Gran Bretagna al primo posto in questo settore.

Trovare il benzinaio più economico con PienoRisparmio

Pienorisparmio è un servizio gratuito offerto da HT&T agli utenti del web ed ai consumatori in generale, grazie all’integrazione con GoogleMaps possiamo trovare i benzinai della nostra zona, che applicano il prezzo più basso sulla benzina. Si potrebbe definirlo una sorta di servizio web 2.0, infatti è anche possibile modificare personalmente i prezzi. Oltre a segnalare le stazioni di carburante come detto, ci da notizie sulle stazioni di metano, GPL e sugli autovelox.

Ma andiamo a vedere più nel dettaglio come funziona e come possiamo risparmiare. Innanzitutto scegliamo la provincia sulla quale vogliamo effettuare la ricerca, specificando eventualmente il raggio massimo di ricerca in chilometri per circoscrivere l’area geografica. Il sistema propone le stazioni di rifornimento presenti nel database.

7 Consigli per risparmiare negli acquisti e prevenire guasti alla nostra auto

Si dice che un grammi di prevenzione vale un kg di cura, ecco perché vi voglio segnalare 7 “parti” della vostra auto da controllare per risparmiare soldi. Sono cose molto ovvie in realtà, ma forse per questo spesso vengono ignorate.

1. LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO DEL MOTORE E ANTIGELO

Quanto spesso: Controllate due volte all’anno, prima dell’estate e dell’inverno; se il refrigerante ha una tonalità marrone o tendendte al ruggine, bisogna cambiarlo.
Prevenzione: Controllo gratuito e con una spesa di 10-20 euro potete avere il top. Se non si utilizza il liquido di raffreddamento, si potrebbe danneggiare il motore.
Cura: Senza liquido di raffreddamento, si può danneggiare la pompa d’acqua (da 50 a 100euro) ed, eventualmente, il tuo motore.

2. OLIO

Quanto spesso: Bisogna controllarlo mensilmente; e cambiare ogni 5000-10000 chilometri.
Prevenzione: Controllo gratuito e con 20euro lo potete cambiare voi stessi. Cura: Non cambiare l’olio può invalidare la garanzia. Aumenta l’usura e si accorcia la vita del motore. Per riparare dovreste spendere una cifra dai 1000 ai 3000euro, più la manodopera.

3. FILTRO ARIA

Quanto spesso: Controllo mensile; bisogna cambiarlo quando meno del 50% della luce di una lampadina da 100watt passa attraverso il filtro.
Prevenzione: Gratuito da controllare; può costarvi dai 15 ai 25euro.
Cura: aumento del 10% nel consumo di carburante. Quindi fatevi voi due conti.

I 10 segreti per ridurre il consumo di benzina

Vi abbiamo già spiegato come trovare il distributore di benzina con il miglior prezzo, ma oggi vogliamo andare oltre.

Vi siete mai chiesti come mai ci sono persone che fanno rifornimento più frequentemente di altre, a parità di chilometri percorsi e di tipologia di auto? Il consumo di un automobile, purtroppo, non si può limitare a quanto dichiarato dalla casa madre, perchè spesso questi valori sbandierati nei listini fanno riferimento a test svolti nelle migliori condizioni possibili.
Diversa è la situazione dell’automobilista su strada, alle prese con tutta una serie di fattori determinanti per il maggior consumo di carburante della vettura.

Se il prezzo del petrolio continua a salire inesorabilmente, proviamo almeno a limitare i danni seguendo alcuni semplici accorgimenti. Vediamo quali:

Prezzi della benzina, come trovare il distributore meno caro

Il caro-benzina sta uccidendo economicamente gli automobilisti italiani.
Con il petrolio alle stelle, il prezzo del carburante continua a salire vertiginosamente, senza che lo Stato, visti i lauti introiti che percepisce con Iva ed accise, intervenga.

Noi consumatori possiamo fare ben poco, se non privilegiare il rifornimento da quelle compagnie petrolifere che applicano il prezzo più basso ed evitare di cadere nella trappola dei bollini, che promettono regali del valore di pochi euro a fronte di una spesa di centinaia di euro.

Ovviamente non possiamo passare la giornata a girare per la città in cerca del distributore più economico, proprio perchè sarebbe a sua volta antieconomico in termini di tempo e consumi.