bollette

L’Authority chiede controlli periodici sui contatori

Per i contatori del gas è necessario definire delle verifiche obbligatorie, fissare una scadenza di vita e stabilire dei parametri standard che garantiscano agli utenti di pagare effettivamente in base ai consumi. Sono queste le richieste della segnalazione fatta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas al parlamento ed al governo in tema di verifiche sui misuratori del gas, che punta a “mettere in evidenza la necessità di iniziative a tutela dei consumatori finali”.

Queste misure vengono prese dopo lo scandalo dei contatori truccati di cui vi parlavo in questo articolo. Oltre all’obbligo dei controlli, l’Authority ritiene necessario fissare termini di scadenza massima per la vita dei contatori, che oggi, invece, non sono determinati. Va inoltre armonizzata la normativa sugli enti responsabili delle verifiche e sulla disciplina fiscale, per far sì che il cliente paghi in base all’energia effettivamente consumata.

Tariffa bioraria? Occhio all’inganno

Il concetto della tariffa bioraria è abbastanza semplice, concentrare il più possibile l’utilizzo dell’energia elettrica in quella fascia dove si paga di meno. Quindi le tariffe biorarie differenziano il prezzo dell’energia elettrica a seconda del momento di consumo, uno maggiore fra le 8 e le 19 ed uno più basso tra le 19 e le 8 del mattino. Ma spiega il segretario nazionali di CODICI che questa scelta non è più vantaggiosa come quando fu introdotta.

“I motivi sono semplici – dice Ivano Giacomelli, Segretario nazionale del CODICI – la tariffa bioraria è già di per se di difficile applicazione, infatti per far si che si possa risparmiare gli utenti dovrebbero riuscire a spostare il 70 per cento del loro consumo di energia nella fascia a prezzo più basso, una soglia decisamente troppo alta”.

Previsti ulteriori aumenti per Luce e Gas

Una brutta notizia per noi risparmiatori, a causa del caro-petrolio sono previsti aumento per le bollette di luce e gas. L’aumento previsto è del +3,9% per l’elettricità e un +4,1% per il gas. È quanto prevede Nomisma Energia per il prossimo trimestre aprile-giugno 2008. Se queste stime troveranno conferma nel aggiornamento trimestrale dell’Authority previsto per fine mese, la spesa per le famiglie italiane aumenterà di 57 euro all’anno: il costo della luce salirebbe infatti di oltre 17 euro l’anno mentre quella per il gas di quasi 40 euro.

Davide Tabarelli, esperto per Nomisma Digitale dice che:«Nei prossimi tre mesi sulle tariffe elettriche si attende un incremento del 3,9%. Un aumento che per una famiglia tipo, con 225 chilowattora consumati in un mese ed una potenza impegnata per 3 chilowatt, si traduce in una maggiore spesa annua di 17,3 euro su base annua. Sul fronte del gas, invece, l’atteso incremento è più consistente e si aggira sul +4,1%».

Numerazioni speciali: Al via le richieste di risarcimento per i consumatori

Parte oggi la class action di altroconsumo contro i servizi a valore aggiuntivo mai utilizzati. Sto parlando dei vari 899, dialer, numerazioni satellitari, servizi a valore aggiunto non richiesti, connessioni a Internet mai effettuate. Questo fenomeno tutto italiano, tartassa i consumatori, e vanno ad appesantire illecitamente le bollette telefoniche.

Molte associazioni dei consumatori se ne sono occupate in questi anni segnalando le truffe alla Polizia Postale e alle Procure e cercando di risolvere stra giudizialmente con Telecom Italia le questioni che venivano sottoposte dai consumatori. Proprio recentemente Telecom Italia, in seguito alle contestazioni indirizzatele dall’Autorità per le Comunicazioni, ha deciso di pagare oltre 6 milioni di Euro per evitare sanzioni ben più pesanti. Anche l’Antitrust si è mossa, aprendo un fascicolo per pratiche commerciali scorrette con una prima misura cautelare sugli illeciti relativi alle numerazioni satellitari.

Gas ed elettricità in arrivo bonus fino a 120 euro

Proprio qualche giorno fa vi avevo parlato dei nuovi aumenti sulle bollette energetiche e su quelle del gas, sono in arrivo delle tariffe sociali per a sostegno delle famiglie con dei redditi bassi. Questa tariffa potrà arrivare fino a 120 euro per i nuclei familiari più numerosi. Lo annuncia l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, che ci tiene a precisare  che il bonus riguarderà i clienti in condizioni di disagio economico e i malati che utilizzano apparecchiature salvavita ad alto consumo di energia elettrica.

Questo meccanismo dovrebbe riguardare circa 5 milioni di famiglie italiane. Anche se per poter vedere questo bonus dovremo aspettare qualche mese ma non vi preoccupate, infatti, spiega l’Authority, il bonus per il 2008 potrà essere corrisposto retroattivamente con decorrenza dal primo gennaio di quest’anno.

Il nuovo service pack di Windows Vista ci farà risparmiare energia

Seppur criticato tecnicamente il nuovo Service Pack per Windows Vista, che dovrebbe uscire ad Aprile in Italia, permetterà di risparmiare sul consumo di energia elettrica. Il primo miglioramento riguarda il comparto tecnico e rende possibile la disabilitazione del Vsynk cioè la sincronizzazione verticale tra il segnale della scheda video e il monitor, questa funzione richiede un gran flusso di informazioni verso il processore e tranne che nei giochi 3D e qualche altra applicazione è praticamente inutile, con il SP1 si potrà disabilitare questa funzione quando non è necessaria.

Il secondo accorgimento è valido per i sistemi dotati di dispositivi HD Audio, i quali precedentemente erano sempre in funzione mentre dopo l’installazione del service pack saranno disabilitati se non utilizzati per 30 secondi, dando cosi un pò di tregua alla CPU ed eventualmente anche alla batteria.

Bollette bloccate: tardivo l’intervento dell’Antitrust

Giudizio positivo dell’Audiconsum sul comportamento dell’Antitrust riguardo  la “faccenda” dei distacchi per le bollette telefoniche contestate, della quale vi avevo parlato in questo articolo. Anche se comunque vengono mosse varie critiche all’Autority, che ha impiegato molto tempo per prendere una decisione in merito. Infatti Audiconsum afferma che solo dopo anni di denunce per i distacchi che la Telecom effettuava, anche in presenza di bollette telefoniche contestate, l’Antitrust ha obbligato l’ex monopolista a non distaccare più le linee telefoniche degli utenti.

Si tratta delle bollette con prefissi 008818 (numeri satellitari) e numeri a valore aggiunto come l’199, 899, 892, 178, ecc. che arrivano a costare anche 15,00 euro al minuto, con guadagni stratosferici per i gestori incriminati: GLOBAL STAR EUROPE, CSINFO, EUTELIA, KARUPA, 10993 SRL, TELEUNIT, VOICEPLUS e ELSACOM (quest’ultima per altro di proprietà della società pubblica Finmeccanica).

L’Antitrust blocca i distacchi per le chiamate satellitari non pagate

L’Antitrust ha deciso che Telecom Italia deve sospendere «i distacchi della linea nei confronti dei clienti che non pagano le chiamate satellitari fatturate in bolletta, su richiesta di Elsacom, e che gli utenti affermano di non avere mai effettuato». Questo in breve il comunicato dell’Authority, viene spiegato che la decisione è stata presa in seguito ai risultati delle ispezioni condotte nei confronti di Telecom Italia, Globalstar Europe, Elsacom, Csinfo, Eutelia, Karupa, 10993 Srl, Teleunit e Voiceplus.

Per le presunte chiamate satellitari addebitate ai consumatori, i quali hanno denunciato il fatto dopo centinaia di segnalazioni tra fine 2007 e inizio 2008, inoltre sembra possibile che la società Elsacom in molti casi abbia chiesto a Telecom Italia la fatturazione come satellitari di normali telefonate terrestri. L’indagine, inoltre, è volta ad accertare che all’origine della fatturazione non ci sia l’installazione, da parte di società non riconducibili a Telecom, di dialer sull’hardware dell’ignaro utente.

I trasformatori: un consumo inutile

Tutti gli apparecchi che hanno un trasformatore consumano corrente elettrica anche quando sono spenti. Come ad esempio i faretti alogeni, il caricabatterie del telefonino (senza che il telefonino sia attaccato in carica), Il computer laptop lasciato spento sulla scrivania. Molti apparecchi sono semplici e trasparenti, sinceri. La lavatrice o l’asciugacapelli, o funzionano o sono spenti. Altri invece, “succhiano” energia in sordina. È difficile stimare questo consumo nascosto. Ma è comunque un consumo rilevante.

E soprattutto a differenza dello stand-by – quello del trasformatore è un consumo inutile. Infatti il dispositivo di stand-by ha una sua piccola utilità. Mantiene l’apparecchio nello stato di pronta accensione. Diverso il caso dei trasformatori. Perché consumano in modo invisibile, questo è difficile da individuare e come detto inutile.

Possibili nuovi aumenti per “luce” e gas: circa 50 euro a famiglia

Si profilano nuovi aumenti delle bollette di luce e gas per le famiglie italiane. Dal primo aprile 2008, secondo le stime del Rie (Ricerche industriali ed energetiche) le tariffe dell’elettricità dovrebbero aumentare del 3%, cioè 13 euro annui, e quelle del gas del 3,9% (39 euro). In totale, quindi, l’aggravio previsto per una famiglia media sarà di 52 euro su base annua. La famiglia presa in esame è quella che consuma in media 2.700 kWh di elettricità e 1.400 metri cubi di gas l’anno.

La decisione finale sugli aumenti spetta comunque all’Autorità per l’energia e il gas ed è prevista per la fine del mese di marzo. Per Adusbef e Federconsumatori l’esborso per luce e gas potrà arrivare a fine anno, tenendo conto di futuri aumenti previsti dal Rie a oltre 230 euro annui. «È una cifra insopportabile per le famiglie italiane a cui bisogna dare risposte – dicono i rappresentanti dei consumatori – innanzitutto accelerando un serio piano energetico basato su una politica del risparmio e di investimenti in fonti di energia alternativa a partire dal fotovoltaico ed accelerando con grandissima determinazione la costruzione di impianti di rigasificazione».

I contatori del gas? Sono truccati

Appaiono vecchi e malconci. Ma sono cosi vecchi e tanto malconci che distorcono i dati che registrano. Ovviamente tutto a danno dei consumatori. Questo emerge dall’analisi di un perito che per conto della procura di Milano ha dovuto metterli alla prova. Un campione piccolo, ma tuttavia significativo da poter trarre conclusioni su scala nazionale. I dati emersi sono spaventosi, infatti si ipotizza che le bollette di milioni di famiglie, negli ultimi anni, sarebbero salite vertiginosamente non solo per colpa del caro petrolio, ma anche per una truffa fatta e finita. Un rincaro “illecito” che in media si aggirerebbe intorno al 10%, ma che si spinge fino a picchi del 15%. La stima è di 500 milioni di metri cubi di gas pagati, ma mai erogati. E’ stata aperta un inchiesta dopo il deposito della perizia sono coinvolte due società controllate dall’Eni, Snam Rete Gas e Italgas, società di fatto riconducibili al ministero del Tesoro, ovvero a chi in teoria dovrebbe tutelare i cittadini. E inoltre: l’Aem, la municipalizzata del comune di Milano, di recente convolata a nozze con l’Asm di Brescia, e la Arcalgas. Il numero uno dell’Eni, Paolo Scaroni, della Snam Rete Gas, Carlo Malacarne e dell’Italgas, Giovanni Locanto, insieme con l’amministratore delegato dell’Aem, Giuliano Zuccoli, e altri sette manager sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

“Dall’esame dei valori dell’errore riscontrati nei misuratori – si legge-sottoposti a collaudo/verifica metrologica si evidenzia che: i misuratori con membrane naturali denunciano una deriva positiva di oltre il 6% medio con punte del 15% e i misuratori con membrane sintetiche mantengono valori di errore nei limiti tollerabili”. Tuttavia per capirci qualcosa di più è necessario imprimere questo passo: “Tutti i misuratori del campione, costruiti con membrane di materiale non sintetico, conteggiano al cliente finale un volume di gas maggiore di quello effettivamente erogato e le differenze in taluni casi sono di entità rilevante”. Questo è dovuto al fatto che le membrane naturali nel tempo hanno perso la loro elasticità, “impedendo al misuratore di conteggiare l’effettivo volume ciclico. In Italia i contatori con membrane naturali si stimano intorno ai 5 milioni. La perizia ha preso a campione 55 contatori per uso domestico. Un numero esiguo, certo, ma, sostiene l’accusa, ben rappresentativo di quella che è la realtà su tutto il territorio. Alcuni non potevano essere nemmeno analizzati.

Enel blocca il prezzo della bolletta

Chi sceglierà come fornitore d’energia Enel, non avrà sorprese in bolletta per i prossimi due anni. Infatti Enel Energia, propone un’offerta per le utenze domestiche che “congela” il prezzo dell’energia elettrica e del gas per ben due anni. L’offerta si chiama EnergiaPura ed è nata come risposta a tutti i consumatori che vogliono ripararsi dall’aumento costante del prezzo delle bollette. Inoltre le famiglie avranno comunque la possibilità di scegliere anche l’offerta Bioraria che permette di risparmiare a tutti coloro i quali si trovano prevalentemente a casa la sera (dalle 19 alle 8 nei giorni feriali) oppure nel week end e nei giorni festivi. Per poter aderire l’offerta abbiamo tempo fino alla fine di aprile.

Alla convenienza economica e alla sicurezza del prezzo (si ricorda però che per ottenere un risparmio significativo in bolletta, si dovrà avere almeno il 67% dei consumi nella fascia a minor costo quindi quella notturna o festiva), si aggiunge così la semplicità di avere un unico fornitore, un unico Contact Center e, in seguito, se si vuole, un’unica bolletta, inviabile anche via web.

Piccoli suggerimenti per risparmiare sulla spesa

Purtroppo con la crisi finanziaria che c’è in atto da qualche anno in tutto il globo, non passa giorno senza che si senta di qualche aumento. Oggi aumentano le bollette, oggi le tasse, oggi il pane, oggi la frutta e molte famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Oggi vi darò qualche piccolo suggerimento per risparmiare e non prendere “fregature” quando si fa la spesa.

Innanzitutto scegliete negozi che effettuano i prezzi più bassi, perché su uno stesso prodotto non tutti i supermercati applicano lo stesso prezzo, quindi girate un pò nei supermarket della vostra zona, per trovare quello più conveniente, che non sempre è l’ipermercato di turno. Inutile andare però troppo lontano perché poi quello che si risparmia sulla spesa lo si consuma di benzina. Molti negozi, regalano delle carte fedeltà(come ad esempio la coop che ogni settimana offre degli sconti su determinati prodotti) che spesso ci permettono di accedere a sconti speciali. Vi consiglio di “prendere” tutte le carte possibili, è vero che sarà una noia portarle tutte dietro ma almeno risparmierete.

10 consigli per risparmiare sul conto corrente bancario

Ormai quasi il 90% degli italiani possiede almeno un conto corrente, sul quale generalmente accredita il proprio stipendio e attraverso cui paga bollette e spese varie; per manutenere e gestire questi conti con i relativi servizi, le banche, come è ovvio che sia, fanno pagare prezzi piuttosto salati; infatti in Italia gli istituti di credito rappresentano ancora una “casta” e la tanto auspicata liberalizzazione del mercato risulta molto più lenta rispetto agli altri paesi europei.

 

Con il decreto Bersani di pochi mesi fa sono stati aboliti i costi di chiusura dei conti correnti, ma la strada è ancora lunga per arrivare ad ottenere la gestione dei propri soldi totalmente gratuita. Per questo motivo, è necessario stare molto attenti ai cosiddetti “costi nascosti“, ossia tutte quelle gabelle imposte dalla banca per certe operazioni, in grado di far lievitare le spese in maniera invisibile ma inesorabile. Ecco 10 consigli per difendersi e per risparmiare un po’ di soldi alla fine dell’anno:

  1. Evitate di lasciare sul conto corrente somme superiori ai 2.000 euro; i tassi d’interesse applicati sono veramente ridicoli.
  2. Controllate l’estratto conto attraverso internet, evitando i servizi a pagamento come la spedizione a casa.