bolletta

Le giornate del sole ovvero essere sensibilizzati al risparmio energetico

Risparmiare tagliando la bolletta energetica, dati anche i recenti aumenti, ma senza rinunciare ai comfort della vita moderna, questo l’obbiettivo della missione che il camion Enel.si in partenza da Milano per le “Giornate del sole”, con la collaborazione di Cittadinanzattiva, Legambiente, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, si prefigge.

Il camion farà sosta in altre nove città italiane ovvero: Torino, Genova, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Napoli, Palermo e Siracusa, con altrettante iniziative. Al consumatore verranno distribuite due guide pratiche, la prima sull’efficienza e risparmio energetico, l’altra sul fotovoltaico e solare termico. Entrando maggiormente nel dettaglio la prima spiega come utilizzare l’energia in modo più razionale (con suggerimenti utili riguardanti acqua, elettrodomestici, etichette di consumo, illuminazione e riscaldamento) per contribuire al miglior equilibrio del sistema elettrico nazionale e dell’ambiente, ottenendone peraltro anche un beneficio in bolletta.

Nuovi aumenti per luce e gas, meno male che c’è l’euro

Se ieri c’eravamo occupati degli ultimi rincari della benzina oggi un altra brutta notizia, rincari in arrivo per quanto riguarda luce e gas. L’allarme questa volta viene lanciato dal centro studi del Rie (Ricerche industriali ed energetiche), a quanto pare da luglio sulle famiglie potrebbe abbattersi una nuova stangata, infatti i continui aumenti del greggio porteranno rincari nell’ordine del 3,9 per cento per il metano e del 2,5 per cento per l’energia elettrica.

Per dirla in euro, si parla di ben 51 euro in più a bolletta. Facciamo un esempio, una famiglia consuma circa 1.400 metri cubi di gas all’anno, il rincaro sarà di 40 euro in più. Mentre per quanto riguarda l’energia elettrica, se consideriamo un consumo di 2.700 Kw/h, si avrà un rincaro più limitato, “solamente” 11 euro.

Riutilizzare la carta: In arrivo quella che si cancella 100 volte, ideata da Xerox

Potrebbe presto essere in arrivo nei nostri uffici e nelle nostre case la carta cancellabile e riscrivibile ideata dalla Xerox Corporation, l’azienda statunitense leader nella produzione di stampanti e fotocopiatrici. Si tratta di un normale foglio bianco sul quale il testo stampato resterà impresso per 24 ore per poi cancellarsi in modo graduale e completo fino a renderlo nuovamente bianco e riutilizzabile fino a 100 volte. La carta cancellabile è stata messa a punto dal laboratorio Xerox Research Centre of Canada in collaborazione con un team di esperti della prestigiosa Palo Alto Research in California.

A permettere la “magia” un particolare composto chimico, che la casa madre non ha finora svelato, del quale la carta è impregnata ma che mostra tutta la sua efficacia (diversamente sarebbe stato troppo bello per essere vero!) solo se si utilizza l’apposita stampante sempre di produzione Xerox. Si tratta comunque di una speciale stampante laser che naturalmente non ha bisogno di cartucce di ricambio e che, oltre ad essere indispensabile per la stampa, permetterà di cancellare lo stampato e riutilizzare il foglio non appena se ne presenta il bisogno.

Ecco come risparmiare sulla doccia ovvero la navy shower

In queste calde domeniche, si torna dal mare, tutti belli pieni di sabbia e di sale, non c’è davvero niente di meglio di una doccia rilassante. Ma la bolletta dell’acqua costa parecchio. Ecco perchè vi voglio dare alcuni consigli su come fare la doccia risparmiando. Questi sono tratti dal navy shower, un metodo utilizzato appunto dalla marina militare, e che permette di avere un consistente risparmio in termini di acqua ed energia.

Ecco gli step da seguire:

  • Aprite l’acqua
  • Iniziate, pulendo immediatamente il corpo
  • Spegnete l’acqua
  • Insaponatevi per benino
  • Accendete nuovamente l’acqua e toglietevi il sapone

Piatti pronti fai da te: piccola guida per congelare al meglio i cibi

Sempre più spesso noi donne ci ritroviamo costrette a sottrarre tempo alla cucina, divise come siamo tra lavoro e faccende domestiche (che non mancano di essere affar nostro anche quando lavoriamo fuori di casa). Per questo motivo ricorriamo sempre più spesso all’acquisto di cibi precotti congelati. Questi alimenti, seppure deliziosi, incidono notevolmente sulla spesa e, spesso, hanno dei costi proibitivi soprattutto per chi, oltre ad essere una lavoratrice, è anche mamma e moglie. E tuttavia risparmiare tempo è importante per noi quanto risparmiare denaro. L’unica soluzione è rappresentata in questo caso dal provvedere noi stesse alla preparazione di alimenti da congelare in modo tale da poterli trasformare in deliziose pietanze da portare a tavola in pochissimo tempo.

Basta prendersi qualche ora di tempo e osservare alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali: anzitutto il nostro congelatore deve essere in grado di raggiungere una temperatura di almeno -20 gradi. Gli alimenti da congelare (carne, pesce, ma anche pane, verdura e ortaggi) devono essere il più possibile freschi e vanno adeguatamente preparati. Per la conservazione potrete utilizzare contenitori in plastica o in alluminio che devono essere rigorosamente ermetici in modo che gli alimenti, una volta dentro il freezer, non vengano in contatto gli uni con gli altri.

Ricordatevi di applicare su ogni contenitore un’etichetta che indichi il contenuto e la data del congelamento e fate attenzione a non riempire completamente i recipienti in cui congelerete i liquidi. I cibi solidi crudi (pesce, carne, pane) possono anche essere conservati in appositi sacchetti o avvolti in fogli di alluminio o cellophane. Mentre per i cibi precotti vanno bene le vaschette in alluminio disponibili in diverse dimensioni (esistono le monoporzioni) ma che non sono adatte per essere introdotte nel forno a microonde.

Rimborsi IVA. Il 30 Aprile scade il termine per il primo trimestre

Scade Mercoledì 30 Aprile il termine per poter richiedere il rimborso infrannuale dell’IVA per il primo trimestre del 2008. Dopo questa scadenza non sarà più possibile richiedere il rimborso dell’Imposta sul Valore Aggiunto presentando il nuovo Modello TR in formato cartaceo direttamente o inviandolo per posta a mezzo raccomandata (in questo caso fa fede il timbro postale) all’Agenzia delle Entrate.

Entrerà infatti in vigore dal secondo semestre 2008 (scadenza 31 Luglio) l’obbligo di invio telematico della domanda, che potrà anche essere effettuato presso CAF e professionisti abilitati. Potrete scaricare gratuitamente il modello, e trovare ulteriori informazioni in proposito, nonchè le istruzioni per la compilazione, sul sito dell’Agenzia delle Entrate e su quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo modello è valido anche per le richieste di compensazione.

Possono fare domanda di rimborso, o di compensazione, dell’IVA i contribuenti che nel primo trimestre 2008 hanno maturato i seguenti requisiti:

Aliquota media: che hanno cioè effettuato operazioni soggette ad IVA con aliquota che maggiorata del 10% risulta inferiore a quella sugli acquisti (non vanno considerati i beni ammortizzabili);

Esportatori abituali: si tratta dei contribuenti che hanno effettuato operazioni non imponibili per un ammontare superiore al 25% del volume d’affari;

I contribuenti che hanno effettuato acquisti e importazioni di beni non ammortizzabili per più di due terzi del totale degli acquisti e delle importazioni di beni e servizi imponibili effettuati nel periodo;

Con l’Eni si possono rateizzare le bollette! Lo sapevate?

Brutte notizie per l’Eni, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha multato la società per 3,24 milioni di euro con la motivazione di: «violazione di garanzie in materia di tutela commerciale dei consumatori». La sanzione in particolare riguarda la mancata informazione, ai clienti interessanti della possibilità di rateizzare la bolletta del gas. L’Eni, precisa una nota dell’Authority, «non ha rispettato le disposizioni dell’Autorità che richiedono, per tutte le imprese, una preventiva individuazione delle bollette rateizzabili tra quelle emesse».

La decisione di sanzionare l’azienda è stata presa al termine di un’istruttoria formalein base alla quale è stata accertata l’inosservanza dell’art. 10.2 della delibera n. 229/01, che impone l’obbligo di informare specificatamente i singoli clienti, circa la concreta possibilità di rateizzare i pagamenti, utilizzando proprio le bollette relative agli stessi pagamenti rateizzabili. Quest’obbligo informativo, osserva l’Autorità, «assume particolare rilievo soprattutto nei frequenti casi di letture a conguaglio del contatore, spesso causa di importi particolarmente elevati».

Come risparmiare sull’energia elettrica: il corretto uso dello scaldabagno

Lo scaldabagno è un elettrodomestico pratico da installare e dai costi iniziali piuttosto ridotti, acquistarne uno costa infatti molto meno che far installare una caldaia a gas o un impianto di pannelli solari termici, tuttavia è fra quelli che incidono maggiormente sul consumo domestico di energia elettrica facendo levitare notevolemente la bolletta. Sapevate infatti che la gran parte del consumo di energia elettrica della vostra casa dipende dall’utilizzo degli elettrodomestici e non dall’illuminazione come si crede comunemente? Di questa energia ben il 20% è consumata dallo scaldabagno, seguito dal frigorifero col suo bel 18%. Se proprio non potete fare a meno di fare ricorso allo scaldabagno elettrico, perchè non potete sostenere la spesa necessaria per un impianto a risparmio energetico, o perchè la zona dove abitate non è servita dalla rete del gas seguono per voi alcuni semplici consigli per ottimizzarne l’uso e ridurre l’importo della bolletta.

Vediamo come:

Anzitutto quando comprate uno scaldabagno fate attenzione che la sua capacità sia proporzionata alle vostre esigenze, vale a dire se vivete soli o la vostra famiglia non è troppo numerosa non sceglietene uno troppo grande: maggiore è la quantità di acqua da scaldare, maggiore è la quantità di energia elettrica consumata. In linea di massima tenete conto del fatto che il consumo medio di acqua calda per un single o una coppia si aggira intorno ai 60lt, mentre per una famiglia di 4 persone questo si aggira intorno ai 150 litri. Sempre al momento dell’acquisto assicuratevi che le pareti interne dell’apparecchio siano ben isolate: come è possibile accorgersene? Semplice. Tra due scaldabagni con la stessa capacità ha un isolamento termico migliore quello più grande.

Addebiti illegittimi in bolletta. Adiconsum contro Telecom

Sapevate che ogni bimestre Telecom fa pagare a noi le spese di spedizione della bolletta? Si, se siete tra quelli che ispezionano minuziosamente tutte le voci della fattura alla ricerca disperata del perchè, anche stavolta, è un salasso. Quello che forse non sapete però è che l’addebito delle spese di spedizione in bolletta è un atto illegittimo, in quanto vietato per legge. Non dobbiamo essere noi a pagare le spese di spedizione ma la stessa Telecom. A stabilirlo il DPR 663/72 (articolo 21, comma 8 ) che istituisce e disciplina l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). A confermarlo diverse sentenze in favore dei cittadini emesse in tutta Italia (solo per fare qualche esempio: del 2002 quella del giudice di pace di Bologna, del 2004 quella del giudice di pace di Cosenza, del Febbraio 2008 quella del tribunale di secondo grado a Messina).

Inoltre la stessa Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha riconosciuto come illegittimo il comportamento di Telecom. E Telecom che fa? Niente. Non si decide ancora ad adeguarsi alla normativa vigente. Da qui l’iniziativa di Adiconsum verso il colosso delle comunicazioni perchè cessi finalmente di addebitarci costi non dovuti in una bolletta già troppo salata per le nostre tasche. Grazie all’iniziativa dell’Associazione difesa dei consumatori sarà possibile partecipare ad un’azione collettiva di difesa e tutela dei cittadini (cioè noi) e richiedere il rimborso delle spese non dovute.

Risparmiare sul gas e rispettare l’ambiente con la caldaia a condensazione

Il gas costa parecchio e a meno che non siete miliardari ogni volta ognuno di noi deve sempre ridurre al minimo il consumo sopratutto del riscaldamento. Per chi utilizza la caldaia come fonte primaria di calore, ho buone notizie, infatti nella Finanziaria 2008 c’è una detrazione del 55 per cento in tre anni sull’acquisto di una caldaia a condensazione. Ma cosa sono e come si differenziano dalle caldaie normali?

Le caldaie a condensazione sono caldaie ecologicamente e tecnologicamente più avanzate. Infatti questa caldaia permette di recuperare una parte del calore che normalmente viene disperso nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, tutto ciò permette un migliore sfruttamento del gas combustibile e di conseguenza un migliore rendimento che si traduce in una riduzione dei consumi.

Quanto consuma la televisione

Ma quanto costa utilizzare il televisore dal momento in cui attacchiamo la spina? A questa domanda ha tentato di dare una risposta AF Digitale. Dai risultati di laboratorio esce un quadro disomogeneo tra i diversi prodotti sul mercato, con costi annui di gestione per la sola energia elettrica che, nei casi peggiori, possono superare i 100 euro e che molto spesso sono sopra i 50 euro, ma che nei casi virtuosi possono anche dimezzarsi.

Secondo i risultati inoltre in stand-by la televisione ha un consumo che va da 1 a 4 watt, televisione intendo plasma o lcd, infatti le vecchie tv a tubo catodico hanno un consumo in stand-by di 9 watt. Per chi volesse fare due conti, tanto per avere un ordine di grandezza, il costo dell’energia elettrica consumata, ipotizzando di tenere il tv per tutto l’anno in stand-by, è di circa 1,40 euro per ogni watt impegnato.

Partono gli sgravi fiscali per le case ad efficienza energetica

In giornata sono stati firmati i decreti della Finanziaria 2008 che sanciscono che da qui al 2010 ci siano sgravi fiscali per tutte quelle famiglie che migliorano l’efficienza energetica della propria casa. Lo annuncia in una nota il ministero dello Sviluppo economico affermando che:

“la politica di risparmio energetico, già avviata con azioni concrete nel 2007, è stata quest’anno confermata ed estesa attraverso incentivi ad hoc rivolti alla riqualificazione degli edifici esistenti e alla sostituzione dei motori elettrici con altri a più alta efficienza energetica. In merito agli edifici, l’azione del Governo può essere sintetizzata così: chi investe per rendere energeticamente più efficiente la propria abitazione paga meno tasse e riduce la propria bolletta energetica. Infatti, da qui al 2010, nella dichiarazione annuale dei redditi (in pratica fino a quella che faremo a maggio 2011) si potrà detrarre il 55 per cento di tutte le spese sostenute per risparmiare energia nella propria abitazione e fino a 200 euro se si acquista un frigorifero ad alta efficienza”.

Detrarre l’Iva dai cellulari e non solo

Il dubbio è sempre quello cioè se siamo lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e più in generale chi lavora con la partita Iva, come fare per scaricare quest’ultima e le tasse sulle spese relativa ai telefoni cellulari? L’Iva relativa all’acquisto, al noleggio ed alle spese di gestione dei telefoni cellulari, in generale, è detraibile al 50%.

Stessa cosa dicasi per l’Iva eventualmente indicata sulla bolletta del nostro operatore telefonico. Da gennaio 2008 l’Iva relativa ai costi del cellulare è detraibile in proporzione all’utilizzo del bene nell’attività di impresa o nella professione. Quindi, se c’è un esclusivo uso aziendale o professionale si potrebbe detrarre anche il 100% di Iva. Il condizionale, però, è d’obbligo.

I consigli dell’Adiconsum per evitare le truffe

Come oramai tutti sanno lasciare i propri dati sensibili online può risultare molto rischioso, infatti tutte le truffe, le furbizie ed i raggiri si sono adeguati alle nuove tecnologie. Nel settore del credito i tentativi di frode creditizia sono stati stimati nel 2006 in circa 17mila, ma se poi a questi aggiungiamo i dati sugli acquisti on line e soprattutto sulla telefonia le vittime si aggirano attorno a 300mila. Almeno a quanto dice l’Adiconsum che per evitare queste truffe ha realizzato una guida, appunto, per evitare e prevenire il rischio.

Per l’associazione il numero di vittime maggiore è nel settore della telefonia con addebiti di servizi non richiesti, in particolare per quanto riguarda quelli a valore aggiunto. Segue poi internet ed i relativi gli acquisti on line. Ma i più pesanti riguardano le frodi nel settore del credito, che nel 2006 sono costate circa 80milioni di euro per un importo medio dei casi denunciati di 5.300 euro. Per questo secondo l’Adiconsum è d’obbligo tenere a mente dei consigli basilari: