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Un fondo europeo per aiutare le banche

La crisi mondiale sembra non aver  risparmiato davvero nessuno, nemmeno le banche. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, per far fronte all’emergenza che ha colpito vari istituti di credito,  ha proposto l’istituzione di un fondo privato da 20 miliardi di euro, finalizzato a salvare le banche europee attualmente in difficoltà e sostenuto da grandi istituti bancari. Il fondo interverrebbe solo con il nulla osta delle autorità europee, provvedendo con determinate garanzie al sostegno di quelle banche in crisi permettendo loro di emettere obbligazioni bancarie garantite: le prime venti banche internazionali europee potrebbero, in pochi anni, risollevare le sorti di molto istituti di credito. Il compito di controllare il sistema spetta alle Banche nazionali, che normalmente sostengono il mercato nei momenti di assenza o ingolfo de flussi finanziari.

Mutui, Supermoney boccia la piccola banca

 Dall’ultima ricerca di Supermoney, il primo sito web italiano riservato al confronto dei prezzi,  accendere un mutuo presso una piccola banca, una popolare o una cassa di risparmio, può costare più di 180 euro al mese in più e il 30% in più sul rimborso totale. L’analisi, che ha descritto dettagliatamente lo stato dei mutui casa in Italia fa emergere la maggiore convenienza  delle offerte delle banche online e dei grandi istituti bancari.

Bankitalia, ecco l’arbitro del risparmio

Arriva l’arbitro del risparmio. Una vera e propria rivoluzione per chi ha perso dei soldi in seguito ad un comportamento scorretto di un operatore finanziario. Ed ecco la notizia: dal prossimo ottobre ci sarà un nuovo organismo tutto nuovo al posto dell’Ombudsman dell’Abi. Organismo assai criticato perché deputato a decidere sugli errori delle banche ma nominato dallo stesso mondo bancario. Il suo raggio d’azione non comprenderà solo le banche ma anche l’operato, ad esempio, di Poste italiane per quanto concerne Bancoposta.

Un’attività di monitoraggio sui crediti al consumo, carte di pagamento comunque ogni operazione o forma di investimento. Il nuovo “arbitro” si occuperà delle controversie per operazioni fino a 100mila euro, iniziate a partire dal 1° gennaio 2007. L’Arbitro può occuparsi di casi che non siano stati, ovviamente, già sottoposti all’operato dell’autorità giudiziaria. Si tratterà di un organismo giudicante assolutamente sopra le parti.

Meno retribuzioni meno risparmi: divergenze Nord Sud

 Il primo rapporto su «Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane» presentato a Roma, da Unioncamere, in collaborazione con OD&M Consulting e GI Group afferma ancora una volta le divergenze tra Nord e Sud in fatto di retribuzione.

In Italia, quasi 10 milioni di lavoratori dipendenti percepisce uno stipendio inferiore ai 23mila euro l’anno (al Sud). In media, nel 2007, comprendendo straordinari, premi di produttività e ogni altro elemento variabile della retribuzione, si è raggiunto un salario medio di 26.500 euro, che scende a poco più di 21mila euro per le professione meno qualificate e sale, fino ad arrivare a 28.800 euro lordi annui per le professioni tecniche. Pare non possano lamentarsi gli intellettuali, coloro che lavorano in ambito scientifico e ad alta specializzazione, i quali arrrivano a percepire 41mila euro. Permane la differenza tra uomini e donne con uno scarto del 16% tra Nord e Sud. Una donna prende circa 4.000 euro in meno rispetto ai proprio colleghi e al Sud il suo stipendio è inferriore del 16,3% rispetto al Nord-Ovest.

Con Bpm nasce il mutuo indicizzato al tasso Bce

Il mutuo con rate indicizzate al tasso ufficiale della Banca centrale europea anziché al l’Euribor è da lunedì scorso realtà: si chiama «Euromutuo» e lo ha presentato Bpm, con tempismo perfetto rispetto alle poloitica monetarie della Banca centrale europea. L’esempio di Bpm – che ha raccolto la proposta formulata da Lorenzo Bini Smaghi, membro del direttivo Bce, in un’intervista su «Il Sole 24 Ore» – sarà presto seguito da altre banche, con grande soddisfazione di molte associazione dei conusmatori che da anni volevano una misura del gener per calmierare l’effetto degli spread che ogn Banca adottava, rendendo difficile per gli utenti sapersi districare nella giugla scelta dell’offerta della Banache oggi sul mercato. Ma l’offerta della banca milanese a ben guardare potrebbe non essere il mutuo più conveniente come potrebbe sembrare ad un primo sguardo.

Esiste un cartello delle banche per i finanziamenti sul fotovoltaico?

Se qualcuno ha pensato in questo periodo all’idea di farsi finanziare l’installazione di un impianto fotovoltaico, visto i grossi incentivi ed aiuti promessi, dovrà guardarsi molto bene dalle offerte di banche ed istituti finaziari. La pubblicità, infatti, è invitante non c’è che dire e tutti gli istituti sembrano molto favorevoli a finanziare un investimento, che non dimentichiamolo, grazie agli incentivi garantiti dallo Stato, si ripaga da solo, ma se si va ad analizzare le singole proposte un po’ più nel dettaglio, si vede che forse questi finanziamenti, di agevolato hanno poco o niente e che soprattutto non agevolano affatto chi vuole investire in questo settore. Le banche, infatti, propongono tassi di interesse più o meno a livello di mercato (euribor + uno spread che è variabile ma non scende quasi mai al di sotto dell’1%), anche se mascherati con qualche tecnicismo bancario poco noto ai più, che promette un investimento a “costo zero” per un impianto fotovoltaico, omettendo di dire però che il costo, o meglio il rischio zero è soprattutto per gli istituti di credito. Perché la banca, infatti, potrebbe anche finanziare l’intero importo, a patto però che il ricavato (per l’energia prodotta e remunerata dal Conto) venga fatto affluire direttamente alla banca, in tutto o in parte.

Carte prepagate e revolving tutta una truffa!

Attenzione alle truffe e agli alti costi che si celano dietro carte prepagate e revolving, questo in sostanza la denuncia dell’associazione Altroconsumo, che continua dicendo: “si rivelano essere veri e propri prestiti da rimborsare a rate con tassi di interesse alti”, tutta questo nell’ambito della campagna “Più informati, meno spennati“. L’associazione ha fatto un confronto delle condizioni economiche e giuridiche delle carte prepagate, carte revolving e carte di credito più diffuse. Stando ai risultati le carte prepagate sono molto care e poco sicure.

Infatti possiamo leggere nella nota che le banche: “applicano alte commissioni sui costi di ricarica e di prelevamento di contante, in più, in caso di smarrimento o furto della carta, la responsabilità ricade in molti casi tutta sul titolare”. Le prepagate risultano invece vantaggiose per chi fa acquisti on line se non è titolare di una carta di credito e per i giovani che vanno all’estero. Per quanto riguarda le carte revolving, queste sono veri e propri finanziamenti con tassi di interesse altissimi e sono quindi da evitare.

Analizziamo l’accordo Governo-Banche sui mutui

E’ stato definito l’accordo tra il Ministero dell’Economia e l’Associazione Bancaria Italiana per quanto concerne la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati sull’abitazione principale, prima del 29 maggio 2008. Questo testo permetterà dal primo gennaio di alleggerire il conto, anche se molti sostengono che le brutte sorprese potrebbero arrivare a fine prestito.

Infatti come possiamo leggere il decreto consentirà di riportare la rata ai valori del 2006. Ma ovviamente noi risparmiatori non avremo nessun regalo dalle banche infatti in sostanza non ci sarà un abbassamento dell’importo dovuto ma semplicemente un allungamento del periodo di rateizzazione. Il conto salato quindi sarà alla fine, infatti differenza della rata uscita a spese della banca dovrà ritornare indietro.

Quest’estate in vacanza? Si, con Mastercard (e non solo)

E’ tempo di vacanze, e figurarsi se gli italiani anche in questo periodo di crisi economica rinunciano a queste. Si andrà in vacanza in tutti i modi possibili, infatti è in aumento il ricorso alla rata per pagare viaggi in aereo e hotel.

Questo quanto emerge da uno studio della UniCredit Consumer Financing, la società del Gruppo specializzata in credito al consumo di Unicredit Group, che ha condotto una ricerca sui propri clienti per capire in quale modo vengono utilizzate le carte di credito.

Banca Mediolanum taglia il tasso d’interesse sui mutui per vecchi e nuovi clienti

Dopo che ieri abbiamo segnalato l’eliminazione del fondo di solidarietà sui mutui oggi porto buone notizie per tutti i clienti di Banca Mediolanum, infatti a partire dal prossimo 1 settembre verrà ridotto il tasso d’interesse sui mutui in portafoglio ai propri clienti. Il taglio verrà effettuato sia per i vecchi clienti che per i nuovi e si attesterà intorno allo 0,64 per cento.

Complessivamente l’iniziativa porterà un risparmio di circa 65 milioni di euro per i clienti mutuatari. Questo taglio netto dello spread sarà fatto per allinearsi al prezzo delle banche online che è attualmente il migliore del mercato. Ne consegue quindi una riduzione dal 1,09 al 0,79 per cento (per mutui fino all’80% del valore della casa) il differenziale attualmente applicato al tasso Euribor.

Cancellato il fondo di solidarietà sui mutui, lo conoscevate?

Dobbiamo dire addio al fondo di solidarietà per far fronte al caro mutuo, infatti il nuovo Governo ha cancellato l’attesa sovvenzione prevista da questa Finanziaria e approvata dal Parlamento, per tutti coloro che non riuscivano a far fronte al caro mutuo.

Infatti questi soggetti potevano chiedere alla propria banca di sospendere per un massimo di tre anni il pagamento delle rate. Il taglio – da circa 20 milioni di euro – è la conseguenza dell’adozione della misura sulla rinegoziazione dei mutui contenuta nel decreto fiscale.

Si abbatano i costi sui conti corrente in Italia o sarà una direttiva UE a farlo

Abbattere i prezzi al dettaglio e facilitare la mobilità dei consumatori da un istituto all’altro, questa la prima richiesta che fa la commissaria UE alla concorrenza, Neelie Kroes, pronta a usare l’arma della direttiva, se non s’interverrà autonomamente nel settore bancario. Richiesta che arriva durante il dibattito al Parlamento europeo che ha approvato una relazione sulla concorrenza nel settore dei servizi bancari al dettaglio, firmata dall’eurodeputato del Pd, Gianni Pittella, ed approvata quasi all’unanimità: 562 sì e 16 no.

Il testo chiede alle banche di potenziare “il livello di mobilità dei consumatori”, di eliminare “qualsiasi vincolo contrattuale non necessario”, di “migliorare le procedure per la chiusura di un conto corrente”. Un altra proposta interessante è la creazione di un motore di ricerca europeo che permetta al consumatore di scegliere il meglio il prodotto adatto alle sue esigenze.

Mutui: In Italia quelli più cari

I mutui costano molto caro alle famiglie italiane, che sono le più esposte in Europa al rischio tassi d’interesse. Questo quanto emerge dalla Relazione Annuale della Banca d’Italia che sottolinea come, sebbene la qualità del credito bancario resti elevata, si riscontrino comunque più ritardi nel pagare le rate dei mutui a tasso variabile rispetto a quelli a tasso fisso. Negli ultimi due anni, si legge, il peso dei nuovi prestiti a tasso variabile sul totale dei nuovi finanziamenti alle famiglie per acquisto di case è diminuito di 37 punti percentuali, convergendo al valore medio dell’area euro.

“Tuttavia – avverte Bankitalia – l’elevata quota di finanziamenti a tasso variabile erogata negli anni passati fa sì che l’esposizione delle famiglie italiane ai rischi derivanti dalle variazioni dei tassi di mercato rimanga più alta rispetto alla media europea”. Inoltre lo scorso anno il tasso di interesse sulle nuove erogazioni di mutui a tasso variabile è cresciuto fino ad arrivare al 5,5 per cento, In Italia, si legge ancora, il costo dei mutui, sia a tasso variabile, sia fisso, è maggiore che nel resto dell’area euro, anche se per quelli a tasso fisso il differenziale si è ridotto a fine 2007 di 7 decimi di punto grazie alla maggior concorrenza.

Più trasparenza da parte delle banche

Le banche italiane seguiranno le regole delle autorità e daranno il via ad un confronto con i consumatori per dare maggiore trasparenza sulle commissioni di massimo scoperto. Lo afferma il presidente dell’Associazione bancaria, Corrado Faissola, rispondendo al governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che lo aveva definito un “istituto poco difendibile sul piano della trasparenza”.

“Sul massimo scoperto – ha detto Faissola – seguiremo le indicazioni che ci ha dato Draghi e ci confronteremo con le autorità, dalla Banca d’Italia all’Antitrust”. Faissola non ha poi escluso la possibilità di incontrare “eventualmente” le associazioni “che rappresentano gli interessi di coloro che pagano queste commissioni di scoperto” al fine di “dare maggiore trasparenza anche in questo campo al comportamento delle banche”.