Aumenti indiscriminati per Gpl, a quanto dice il Garante che dopo le segnalazioni dei consumatori ha deciso di avviare un indagine. La bombola del gas finisce nel mirino dell’Autorità per l’energia elettrica. Il Garante ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sui prezzi del Gpl, con particolare riferimento ai costi della materia prima nel mercato per uso domestico, ossia il gas di petrolio liquefatto per usi diversi dall’autotrazione, distribuito in rete, sfuso in serbatoi o venduto in bombole. La decisione come detto nasce dopo che è stato constatato che negli ultimi anni si sono verificati degli aumenti importanti di costo per le famiglie. Suddetti incrementi secondo l’Autorithy potrebbero essere «non imputabili esclusivamente all’aumento delle quotazioni sui mercati internazionali».
Da un prima ricognizione dell’Authority emerge che negli ultimi tre anni il prezzo del Gpl venduto per serbatoi domestici o in bombole è stato sensibilmente superiore a quello del Gpl canalizzato, cioè distribuito in rete. L’intervento – spiega una nota del Garante – fa seguito anche alle numerose segnalazioni dei consumatori pervenute all’Autorità sull’alto livello dei prezzi e la carenza di concorrenza nel mercato libero del Gpl.