In questi giorni si è parlato tanto del caso diossina per i prodotti tedeschi contaminati, che sembra comunque non siano arrivati in Italia, ma i timori ci sono, e sono tanti, e così dall’Aduc arriva una guida all’acquisto consapevole per riconoscere un prodotto fondamentale come le uova. L’Aduc, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, ha voluto mettere a punto una guida per informare noi consumatori su ciò che comperiamo. Cominciamo col dire che ciascun uovo ha un codice, e deve averlo a causa dell’etichettatura obbligatoria sui prodotti di genere alimentare. Ma in realtà qual è il significato di questo codice quasi incomprensibile? Un esempio di codice fornitoci proprio dall’Aduc può essere 2 IT 573 FC 001. Come leggerlo?
Partiamo dal numero 2, che indica il tipo di allevamento ( 0 per quello biologico, 1 all’aperto, 2 a terra e 3 in gabbia), IT e’ il Paese di produzione, in questo caso l’Italia, mentre per la Germania il codice identificativo è DE. Al numero 573 corrisponde il codice Istat del Comune di produzione, FC, invece è la Provincia di produzione, mentre 001 è il codice dell’allevamento. Infine si trova, generalmente, la data di scadenza dell’uovo. Certo, probabilmente per essere più tranquilli ed eliminare il rischio di uova alla diossina, basterebbe non comperare le uova che riportino il codice DE (Deutschland, Germania). Il pericolo, comunque, di incorrere in uova alla diossina non sussiste più di tanto, perchè il 99% delle uova che consumiamo sono prodotte in Italia, quindi il rischio di contaminazione è quasi inesistente.
Appunto, quasi! Comperare il prodotto made in Italy dovrebbe essere quindi più sicuro, anche se quante volte si è sentito parlare di prodotti nostrani per niente sicuri? In questo caso specifico delle uova alla diossina, ovvio, si predilige il prodotto di casa propria, ma stiamo sempre in allerta. Sempre l’ Aduc, poi, sottolinea come però il pericolo della diossina coinvolga, più che le uova, i prodotti derivati da queste, come dolci o biscotti. In questo caso, per ridurre il rischio, o si comprano solo biscotti biologici oppure a denominazione, cioè prodotti che costano di più ma che, in teoria, sono più sicuri. E voi, amici, di Guadagnorisparmiando, siete mai stati vittime di prodotti guasti o nocivi per la salute, come ad esempio le mozzarelle blu? Credete che il prodotto italiano sia più sicuro? Attendiamo le vostre preziose testimonianze.