Grazie alle nuove macchine fotografiche digitali, con risoluzioni d’immagine sempre maggiori, cresce la necessità di poter modificare, ritagliare e ritoccare le foto che scattiamo. Purtroppo i software che permettono di compiere tali operazioni non costano poco, prendesi come esempio uno fra i più noti: Adobe Photoshop, il cui prezzo può superare i 1000€. Molti utilizzano le copie trial (di prova) che vengono rilasciate sul web e su cd/dvd di riviste informatiche, ma le funzioni ed opzioni disponibili sono ridotte rispetto all’originale, e anche di molto. Come fare allora? Semplice, utilizzando un’alternativa open source come the GIMP.
The GIMP, GNU Image Manipulation Program, è un’applicazione completamente gratuita, la potete trovare sul sito GIMP Italia. Molto usata per operazioni come rimozione di particolari indesiderati, modifica di colori e dimensioni delle immagini, combinazione di diverse foto, creazione di loghi e conversione fra diversi formati d’immagine. Punto forte del software è l’alto numero di plugin e programmi di supporto disponibili. Anche The GIMP ha però un piccolo tallone d’Achille: solamente 8 bit a disposizione per canale, che non sempre sono sufficienti nella grafica RGB (Red Green Blue). Per la maggior parte degli utilizzi professionali le opzioni e le caratteristiche di The GIMP saranno comunque più che sufficienti.
Molte macchine fotografiche digitali permettono anche di riprendere video con audio, in vari formati che possono essere: MOV, AVI, MPEG (dipende dal vostro modello). Molto spesso succede che anche in essi le immagini possano non essere nitide, presentino soggetti con una retroilluminazione troppo alta, il colore sia poco intenso, ecc. Che software open source usare in questo caso?
CinePaint, un’applicazione che deriva dal sovracitato Gimp. Anch’essa completamente gratuita, la si può scaricare dal web. Permette di modificare professionalmente, con un’ottima renderizzazione, le immagini dei vostri filmati e di ritoccare gli sfondi utilizzando il frame -by-frame (fotogramma per fotogramma). Punto forte del programma è il numero di bit a disposizione per canale, da un minimo di 8 ad un massimo di 32 che ne permette l’applicazione su file di immagini ad alte definizioni come DPX, OpernEXR e 16 bit TIFF. Lo si può utilizzare anche sulle foto dato che supporta file JPEG, PNG, TIGG, TGA e tanti altri.
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