Sciopero del commercio il prossimo 29 gennaio: la decisione sembra essere ormai presa e confermata. Il motivo? Il decreto “Salva Italia”, parte dei cambimenti che verranno applicati fin da subito e che, in particolare, riguarda la giornata lavorativa durante l’unico giorno di riposo, presto destinato a diventare solo un miraggio: la domenica.
A proclamare e affermare lo sciopero sono state le stesse sigle di categoria che hanno annunciato la giornata di stop con il seguente comunicato ufficiale (qui la fonte):
Proclamato da FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL regionali per domenica 29 gennaio uno sciopero dell’intera giornata con presidi e volantinaggi nei centri storici e davanti i maggiori centri commerciali. Una protesta indetta dai sindacati contro la legge nazionale che liberalizza gli orari e le aperture domenicali definita dai sindacati “un inganno per i consumatori ed una mortificazione per i lavoratori”. Lo è ancor più la forzatura della grande distribuzione di aprire tutte le domeniche, liberalizzando gli orari di apertura e chiusura, in violazione della Legge Regionale (la numero 30) del 27 dicembre 2011 che limita e regolamenta le deroghe domenicali.
Come hanno dichiarato le stesse sigle, il decreto della nuova manovra impedisce a tutti i lavoratori di poter occupare il giorno di riposo con impegni privati e familiari ma anche organizzativi, considerando i faticosi e impegnativi turni di lavoro settimanali.
Lo sciopero avverrà fra qualche giorno con la speranza che, grazie a questo atto di protesta, il governo possa finalmente comprendere le necessità dei lavoratori e delle loro famiglie troppo spesso obbligate a compiere scelte poco educative nell’organizzazione del tempo libero comune domenicale. Quante sono infatti le famiglie che, per stare vicino a un parente di turno, scelgono di recarsi nei centri commerciali invece di poter approfittare di una giornata serena in famiglia. Verrà ascoltata la protesta dei negozianti e delle commesse?
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