Bruciore? Pesantezza? Qual’è il problema che affligge il vostro stomaco? Sono circa 15 milioni gli italiani che accusano problemi, praticamente uno su quattro. Le donne sono le più colpite, a differenza degli uomini, che sembrano avere uno stomaco più forte in tal senso. Le donne sono infatti il doppio degli uomini e l’avanzare dell’età non riduce questo gap. Il termine mal di stomaco si usa spesso per indicare diversi tipi di disturbo, che hanno tra loro in comune una localizzazione nella parte superiore dell’addome, un termiche che però può nascondere molti significati, il male all’addome infatti può celare una semplice indigestione, un’ulcera, una gastrite oppure problemi più gravi. Fortunatamente infatti molte volte dietro la sindrome dispeptica non c’è nulla di serio, è però consigliabile sottoporsi ad un accertamento, soprattutto se il problema persiste.
Il mal di stomaco non è quindi una malattia, ma un insieme di sintomi come il gonfiore e la nausea. Sintomi di cui va compresa la causa, un disturbo comune dove la sintomatologia può essere diversa a seconda dei casi. Per affrontare questo fenomeno che interessa una vasta porzione di popolazione, Apoteca Natura e la Società italiana di medicina generale (Simg) hanno lanciato un’iniziativa di informazione e prevenzione dal titolo “Stomaco e intestino al centro della tua salute”. Circa 500 farmacie italiane che offriranno gratuitamente un test online che consentirà, individuando le abitudini alimentari e le condizioni gastrointestinali degli internauti, di individuare i rimedi per ognuno di loro.
In base ai risultati del test on line il farmacista potrà comprendere se indirizzare la persona dal medico o, più semplicemente, indicare al soggetto un comportamento da seguire per evitare i disturbi. Il test potrà essere fatto dal primo novembre, online sul sito apotecanatura.it, una volta eseguito, i risultati saranno disponibili presso la farmacia più vicina a noi, presso la quale potremo recarci per conoscere il comportamento che il farmacista ci consiglia di tenere.