Quando i bambini ritornano a scuola, per gli adulti si moltiplicano gli impegni. Anche occuparsi di cosa mangeranno a merenda e a colazione diventa una delle cose da fare sulla lista, ma è possibile risparmiare assicurando snack nutrienti ai propri figli?
Pare proprio di sì, se si scelgono i prodotti giusti e i giusti negozi in cui effettuare gli acquisti alimentari. Ma partiamo dal principio: di cosa hanno bisogno i bimbi quando rientrano nella routine invernale da settembre a giugno? Prima di tutto, di una buona colazione nutriente. Per non fare impazzire mamme e papà, il primo pasto della giornata dovrebbe essere sano, gustoso e veloce da preparare. Via alla classica abbinata latte e cereali, da modificare se il piccolo di casa ha qualche intolleranza o necessita di una sferzata di energia mattutina. Si può aggiungere il cioccolato al latte (vaccino o vegetale che sia) per premiare i bambini che si sono comportati bene o addolcire i primi risvegli per andare a scuola. Tra i cereali, spicca il riso soffiato, leggero e nutriente, da alternare al mais o all’avena. Per un pizzico di dolcezza in più, anche qualche goccia di miele nel latte caldo aiuta a iniziare meglio la giornata. Fette biscottate e marmellata biologica sono un’ottima alternativa, da scegliere però solo se si ha abbastanza tempo. Se è necessario ripiegare sulle merendine confezionate per fare in fretta, è bene sceglierle con cura evitando coloranti, conservanti e additivi dannosi per i più piccini.
Lo snack di metà mattina
In molte scuole, a metà mattina è prevista una pausa per gustare uno snack e staccare da libri e compiti. Se non è la scuola stessa a fornirlo, i genitori devono mettere nello zainetto qualcosa di nutriente e facile da consumare anche per i più piccoli. Perfetti, in questo caso, i cubetti di parmigiano o la frutta già sbucciata e conservata in un porta pranzo ermetico. Da evitare crackers e mottini, che vengono spesso schiacciati dai libri nello zaino e diventano una poltiglia di briciole. Perfette invece le bottigliette d’acqua o di succo di frutta: le prime settimane dell’anno scolastico richiedono particolare idratazione perché le temperature sono ancora alte e spesso i bimbi trascorrono la ricreazione o la pausa tra una lezione e l’altra in cortile. Piccoli panini o tavolette di cioccolato sono snack più sostanziosi, da utilizzare quando dopo la scuola si prevedono ulteriori attività sportive o ricreative.
Come risparmiare sugli alimenti dei bimbi
Sulla salute dei più piccoli non si scherza, quindi scegliere prodotti di qualità inferiore per risparmiare è fuori questione: allora come far sì che gli snack non pesino sulla spesa settimanale di tutta la famiglia? Dedicarsi con attenzione allo studio delle offerte nei supermercati permette di arrivare al giorno della spesa preparati per una missione chiara. Risparmiare sul budget senza privare i bambini dei loro snack preferiti. È possibile guardare online l’anteprima del volantino Decò per farsi un’idea di quali prodotti siano in sconto. Di alcuni di questi, come i cereali, i mottini e il latte a lunga scadenza, si può fare una vera e propria scorta a cui attingere durante le settimane di scuola. Meglio alternare i cibi tra loro, quindi preparare una dispensa fornita e scegliere colazione e snack diversi per ogni giorno della settimana. I genitori più propensi all’organizzazione possono creare una tabella con gli snack da mettere a tavola e nello zainetto per ogni giorno della settimana, in modo da non perdere tempo al mattino. Tutta la preparazione del mondo, poi, può sempre essere flessibile. Se in casa o dai nonni c’è un piccolo frutteto, la frutta fresca può sostituire di volta in volta le merendine confezionate, dando al bimbo alimenti più sani e che non intaccano la spesa familiare.