Arrivano feedback di INPS che non lasciano presagire nulla di buono
Non ci sono buone notizie per tutti coloro che speravano di poter usufruire del bonus asilo nido 2022, almeno per quanto riguarda chi si è mosso tardi e che, allo stato attuale vede la propria domanda accolta con riserva. A quanto pare, infatti, i fondi sono finiti e al momento non si ha la minima garanzia sul fatto che la situazione possa sbloccarsi a breve termine. A meno che non ci siano improbabili rinunce di massa da parte di chi ha visto accettata la propria richiesta.
Il punto della situazione per chi non ha visto accettata la domanda per il bonus asilo nido 2022
Dunque, ogni discorso verrà rinviato al 2023, anche perché la legge dovrebbe essere confermata pur con qualche modifica rispetto a quanto stabilito nei mesi scorsi. E così, capita di imbattersi in dure prese di posizione come quella che segue da parte degli utenti che al momento non hanno la minima certezza di poter rientrare nel discorso, pur rispettando i requisiti richiesti dalla legge in termini di ISEE.:
“Il bonus nido va rifondato, è una vergogna che i fondi siano finiti, i fondi devono andare a chi lavora, perché per produrre non sta a casa con i propri figli, dare questo contributo in base al l’ISEE e senza il vincolo del lavoro di entrambi i genitori è una stupidata, marito e moglie che lavorano devono pagare per avere il figlio al nido mentre in una famiglia mono reddito l’altro genitore ha la mattinata libera per andare al bar invece di stare a casa a crescere il proprio figlio“.
A tal proposito, da INPS arrivano solo feedback di questo tipo: “Comprendiamo il suo sfogo, ma questi sono aspetti che gestisce il governo in carica. Se ci sarà un nuovo stanziamento, lo comunicheremo”. Al di là del discorso del bonus asilo nido, occorre qualche chiarimento sul congedo parentale, giunto ugualmente da INPS:
“Il congedo parentale retribuito al 30% è per tutti i figli fino ai 12 anni ed è un diritto di tutti i genitori. Il tetto di sei mesi di astensione dal lavoro è rimasto invariato. Un genitore ha diritto a massimo sei mesi, l’altro genitore può richiedere i restanti tre. Ci spiace se non ha ricevuto risposta, ma come immaginerà riceviamo migliaia di domande ogni giorno e non è sempre semplice rispondere a tutti“.
Insomma, tanti punti da chiarire a fine 2022, andando al di là del bonus asilo nido di cui tanto si parla in questa fase.