Chi conosce il proprio fegato? Non tanto perchè non possiamo vederlo, la domanda é più specifica: conosciamo la salute del nostro fegato? L’Associazione Epatologi della Toscana-ONLUS (ET), della quale fanno parte strutture epatologiche di tutta la regione Toscana, organizza due giornate di sensibilizzazione alle malattie di fegato dal titolo “Conosci il tuo fegato?”, probabilmente per aiutarci a dare una risposta.
La manifestazione si svolgerà, con il Patrocinio della Regione Toscana, in una piazza di ogni provincia della regione. l’associazione offrirà una visita gratuita, ovviamente con personale medico e infermieristico specializzato, precisamente la misurazione delle transaminasi. Il prelievo analizzerà sangue capillare ottenuto tramite una piccola puntura ad un dito.
I risultati delle analisi saranno consegnati subito dopo il prelievo, consigliando di riferire i risultati al medico curante. A tutti coloro che si fermeranno saranno distribuiti opuscoli informativi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie del fegato.
La manifestazione, sarà concretizzata con l’allestimento di un gazebo, e si svolgerà nei giorni 10 e 24 aprile (10 aprile: Firenze, Pisa, Livorno, Arezzo, Viareggio, Lucca; 24 aprile: Grosseto, Firenze, Pistoia, Prato, Empoli, Siena).
L’iniziativa arriva in concomitanza di una scoperta relativa proprio alla salute del nostro fegato: una manciata di frutti di bosco al giorno protegge il nostro fegato. È la conclusione cui giunge uno studio finlandese pubblicato sulle pagine del prestigioso European Journal of Clinical Nutrition. Per prevenire malattie infatti, potrebbe esserci d’aiuto un consumo regolare di frutti di bosco, di mirtilli e ribes.
Precisamente, cosa viene in aiuto della nostra salute e del nostro fegato? Mangiando frutti di bosco ogni giorno i livelli dell’enzima ALT (alanina amino transferasi), un marcatore della steatosi epatica non alcolica, si ridurrebbero addirittura del 23 per cento, sicuramente un buon motivo per farci una bella scorpacciata di questi frutti, che ovviamente non devono farsi desiderare molto per essere portati sulle nostre tavole.