La nuova manovra varata dal Governo sta già facendo discutere e tra gli argomenti più gettonati v’è senza alcun dubbio quello del ticket sanitario: l’introduzione del superticket comporta un pagamento di 10 euro per le prestazioni diagnostiche e 25 euro per i codici bianchi di pronto soccorso.
Alcune regioni hanno già adottato il nuovo ticket, vedi Basilicata, Liguria, Lazio, Puglia e Lombardia, ma le altre regioni stanno cercando di trovare delle soluzioni alternative per far sì che le nuove tasse non pesino troppo sui cittadini: Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Umbria Veneto, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Campania e Calabria.
Il Ministro della Salute, Fazio, si è rivolto alle regioni contrarie al ticket, spiegando che possono rinunciarvi “purché adottino altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie equivalenti“. Il provvedimento, nonostante le “soluzioni alternative” sembra già fare acqua da tutte le parti. Fazio ha proposto due alternative: seguire il modello della Lombardia, che calcola il costo della prestazione; la seconda alternativa segue il concetto di “appropriatezza”, quindi eliminare gli sprechi causati da prestazioni non necessarie.
Ma sembra proprio che queste misure non comportino grandi cambiamenti e lasciano il Paese, ancora una volta, insoddisfatto.