Chi ha usufruito del pronto soccorso almeno una volta nella vita conosce bene la distinzione: viene assegnato il codice bianco in caso di nessuna urgenza, se il paziente non necessita del pronto soccorso e avrebbe potuto rivolgersi al dottore di famiglia. Codice verde se il paziente riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate. Codice Giallo se abbiamo una compromissione parziale delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, pur non essendoci un immediato pericolo di vita. Infine codice rosso, il più pericoloso, se abbiamo almeno una delle funzioni vitali (coscienza, respirazione, battito cardiaco, stato di shock) compromessa e siamo in immediato pericolo di vita.
La manovra finanziaria é divenuta legge e per i codici bianchi sono previsti 25 euro. Ticket di 10 euro invece nel caso ci dovessimo avvalere di una visita specialistica. Questa manovra però non sta trovando molto favore. Molti sono i “no” per cercare di trovare fonti alternative ed evitare una tassa che tocca le fasce più deboli della popolazione, anziani e malati, con una ripartizione lineare uguale per tutti e che non prevede alcuna forma di proporzionalità con i redditi. Il pagamento è iniziato in diverse regioni fra le quali il Lazio, mentre hanno congelato il provvedimento Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige (solo per i codici bianchi), Emilia Romagna e Sardegna.
Mentre la presidente Polverini ci dice che sta lavorando per aumentare le fasce degli esenti del ticket di 10 euro – ha sottolineato Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato del Lazio – e questo lo abbiamo apprezzato particolarmente, veniamo a conoscenza che la LAIT, azienda della regione che gestisce i sistemi informatici ha già adeguato il sistema per riscuotere i 10 euro in più Quello che sta avvenendo è una cosa gravissima. Gli uffici della regione vanno per conto loro mentre la presidente Polverini cerca di porre rimedio a questa manovra finanziaria iniqua. Chiediamo alla presidente di intervenire immediatamente.
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